Libri di C. Fantechi
Un'altra giovinezza
Mircea Eliade
Libro: Libro in brossura
editore: Atlantide (Roma)
anno edizione: 2023
pagine: 144
Taccuino di Talamanca. Ibiza (31 luglio-25 agosto 1966)
Emil M. Cioran
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2011
pagine: 44
Scritto nell'estate del 1966 durante un soggiorno a Ibiza, sull'orlo di un abisso tutt'altro che metaforico, un quaderno di pagine roventi, tra le più intense e radicali mai vergate da Cioran.
Fragmentarium
Mircea Eliade
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2008
pagine: XVII-187
Nel 1939 Mircea Eliade (1907-1986) pubblicava con il titolo "Fragmentarium" una raccolta di articoli, brevi saggi e "frammenti" (appunti, note di lettura, pagine di diario) apparsi a Bucarest su diversi periodici e in particolare sulla rivista "Vremea" tra il 1935 e il 1939. Queste pagine dense di scintillanti riflessioni e sorprendenti argomentazioni offrono ai lettori la possibilità di ripercorrere la gestazione delle linee di pensiero dello studioso romeno che porteranno alle grandi opere della maturità a partire dal "Trattato di storia delle religioni" del 1949. Nel laboratorio eliadiano degli anni '30 sono già individuati gli elementi principali della dialettica del sacro e del profano e gli aspetti "prediscorsivi" delle concezioni metafisiche dei popoli di cultura arcaica espressi attraverso il linguaggio simbolico e vengono analizzate le conseguenze negative della "degradazione del mistero" e della "laicizzazione dell'assoluto", quelle credenze pseudoreligiose moderne che hanno il loro culmine nelle ideologie materialistiche totalizzanti.
Oceanografia
Mircea Eliade
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2007
pagine: XV-240
Nel 1934 Mircea Eliade (1907-1986) pubblicava con il titolo "Oceanografia" una selezione di articoli e saggi apparsi a Bucarest sul giornale "Cuvantul" e sul settimanale "Vremea" nei due anni precedenti, oltre ad alcune note di diario con il titolo "Frammenti". "Questo tentativo di esaminare la vita quotidiana dell'anima, di risolvere di nuovo, con serietà, i problemi semplici - che nessuno prende più in considerazione - perché troppo grandi o troppo semplici - lo chiamo "oceanografia", scrive l'autore nella sua prefazione. Con stile nervoso, paradossale e a volte ironico, il giovane Eliade, ritornato dall'India nell'ambiente culturale vivace e pluralista della Bucarest dell'inizio degli anni '30, in questo libro presenta appunto una "oceanografia dell'anima contemporanea", attraverso una serie di divagazioni filosofiche in cui troviamo, in fase di elaborazione, alcuni dei temi di fondo del futuro grande storico delle religioni, scrittore e uomo di cultura: la critica ai pregiudizi occidentali nei confronti delle tradizioni religiose extraeuropee, la scoperta del simbolo come strumento di conoscenza, l"irriconoscibilità del miracolo", le strutture mitiche del romanzo e del cinema, la libertà personale e l'esperienza vissuta, l'autenticità contrapposta all'originalità quale premessa alla creatività artistica e alla disponibilità della scoperta.
Al culmine della disperazione
Emil M. Cioran
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 146
In questo libro, concepito come una "sfida al mondo", tutto è negazione della misura, violazione del limite, talora sino al paradosso; e tuttavia tra sangue, fuoco, risa demoniache, slanci lirici e interrogativi che sconfinano nell'iperbole, si insinuano osservazioni acutissime, sintesi taglienti che fanno intuire le future folgorazioni: sotto il ribollire di un magma denso di detriti letterari, sotto le esplosioni di un lirismo sfrenato già si colgono un piglio personalissimo, una mano sicura e impietosa.
Breviario dei vinti II. 70 frammenti inediti
Emil M. Cioran
Libro: Copertina morbida
editore: Voland
anno edizione: 2016
pagine: 107
Ultimo testo redatto in romeno tra il 1941 e il 1944, il "Breviario dei vinti II" è rimasto allo stato di manoscritto finché Cioran fu in vita. Ritrovato tra le carte dell'autore solo dopo la sua morte, è un'opera illuminante per comprendere l'evoluzione interiore dello scrittore: esule nella Parigi dell'occupazione tedesca, impegnato quasi in un corpo a corpo con la lingua materna. Qui, un linguaggio ancora tellurico, a volte oscuro, a volte ravvivato da improvvise accensioni, fornisce il quadro di un pensiero aforistico, sprezzante delle contraddizioni fino all'insolenza, intollerante dei limiti della ragione, fra echi dell'antica scuola cinica e accenti di religiosità che lasciano intravedere i colori della gnosi.
Un'altra giovinezza
Mircea Eliade
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: 160
"Credo non abbia la minima possibilità di farcela. Non ha un solo centimetro di pelle intatto." E invece Dominic Matei, colpito da un fulmine e ridotto a un tizzone ardente la notte di Pasqua del 1938, non solo riesce a sopravvivere, diventa un fenomeno. Il professore rumeno, arrivato a Bucarest per suicidarsi, si ritrova d'un tratto ringiovanito di trent'anni, e affetto da una sensazionale forma di ipermnesia: ricorda tutto, troppo, anzi sa addirittura ciò che ancora deve accadere. La polizia segreta comincia ben presto a diffidare di lui e la Gestapo vuole studiarne le straordinarie facoltà mentali. È solo l'inizio di una serie di paradossali, strabilianti avventure. In pagine visionarie e feroci, venate di grottesca ironia, Mircea Eliade, storico delle religioni, studioso di yoga e sciamanesimo, orchestra una metafora della vita moderna. Mette in scena se stesso: Dominic è un "mutante", ma è prima di tutto un diverso, condannato alla solitudine e all'incomprensione dal peso della sua stessa sapienza. Una storia che ha stregato Francis Ford Coppola, tornato sul set per la prima volta dopo dieci anni per dirigerne la versione cinematografica.
La biblioteca del marajà-Soliloqui
Mircea Eliade
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1997
pagine: 160
Due libri raccolti insieme. Il primo scritto appartiene alla "trilogia indiana", con "India" (1934) e "Diario d'India" (1935). I testi, di carattere prevalentemente diaristico, risalgono al 1928, 1929 e 1933. Il poco più che ventenne Eliade giunge in India passando per l'Egitto, il mar Rosso, Ceylon. Dal cielo del Mediterraneo che risplende su Alessandria e sul Cairo alla desolazione rotta dal "passo ammaliante" dei cammelli, dal campione di umanità che offre la traversata in terza classe all'eden cingalese che stordisce con l'odore "selvaggiamente crudo" delle sue foreste. Nel secondo scritto un pensiero monologante continua a riflettere su questioni religiose o non lontane dalla sfera religiosa: eroismi e ascesi, paradosso e verità.
Diario d'India
Mircea Eliade
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1995
pagine: 216
Alla fine del 1928, Mircea Eliade allora ventunenne, arriva a Calcutta per studiare con il celebre Surendranath Dasgupta. Vi resterà tre anni, durante i quali tiene un diario minuzioso in cui annota episodi della vita quotidiana, soprattutto incontri. Sfilano così una serie di personaggi: il compagno di studi, il suo maestro Dasgupta, una misteriosa e bellissima studiosa indu, il suo vecchio professore di sanscrito, le adolescenti coinquiline della pensione in cui egli abita; ma anche personaggi famosi come Giuseppe Tucci e Tagore. Il diario, nella sua immediatezza, rispecchia con la sua vivacità, le passioni, le aspirazioni, le curiosità di un giovane studente che diventerà poi uno dei massimi orientalisti della nostra epoca.

