Libri di Antonio Varsori
Mogadiscio 1948. Un eccidio di italiani fra decolonizzazione e guerra fredda
Annalisa Urbano, Antonio Varsori
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 291
Il trattato di pace del 1947 aveva previsto la rinuncia dell'Italia alle proprie colonie, che già durante la guerra erano passate sotto l'amministrazione militare britannica. Londra, che mirava a imporre la propria influenza sull'ex impero italiano, in Somalia aveva incoraggiato la nascita di un movimento nazionalista. L'Italia aveva puntato invece al «ritorno in Africa», sostenendo gruppi filo-italiani. Le tensioni si acuirono: 1'11 gennaio 1948, nel corso di incidenti circa cinquanta italiani e una decina di somali vennero uccisi, mentre le autorità britanniche si rivelarono incapaci di mantenere l'ordine. Nonostante la gravità dei fatti e le reazioni immediate, l'eccidio di Mogadiscio sarebbe ben presto caduto nell'oblio. Sulla base di un'ampia documentazione, il volume ricostruisce quella tragica vicenda, inserendola nel contesto degli eventi coevi: dalle elezioni del 18 aprile '48 allo scontro Est-Ovest, alle difficili relazioni italo-britanniche, alla realtà politica e sociale somala, al processo di decolonizzazione.
Politiche sociali ed economia mondiale
Antonio Varsori, Leonardo Becchetti, Paolo Onofri
Libro
editore: Ist. Rezzara
anno edizione: 2007
pagine: 128
L'Italia nella costruzione europea. Un bilancio storico (1957-2007)
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 512
La "scelta europea" ha rappresentato una costante nella politica estera dell'Italia repubblicana facendo registrare una continuità e una profondità superiori alle altre più importanti "scelte" - quella "americana-atlantica" e quella "mediterranea" - che hanno segnato l'azione internazionale del Paese. Col tempo la partecipazione italiana al processo di integrazione ha trasformato un aspetto di politica internazionale in un fenomeno con forti riflessi nell'ambito interno, non solo dal punto di vista politico ed economico, ma anche da quello sociale e culturale. Sebbene esistano studi su aspetti specifici del ruolo italiano nella costruzione europea, manca un'analisi esaustiva, che prenda in considerazione le varie dimensioni in cui si è inserita la scelta europea dell'Italia. Il volume, articolato in cinque parti, affronta i seguenti temi: l'Italia e la dimensione politica internazionale della costruzione europea, il ruolo italiano nelle istituzioni e nelle politiche europee, l'economia italiana e la costruzione europea, l'europeizzazione della politica italiana, l'Italia in Europa nella percezione dei partner europei. Esso raccoglie oltre venti contributi di storici italiani e stranieri. Gran parte degli interventi è il risultato di approfondite ricerche archivistiche e si basa su fonti inedite.
La Cenerentola d'Europa. L'Italia e l'integrazione europea dal 1946 ad oggi
Antonio Varsori
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 473
Il giudizio sulla scelta europea dell'Italia ha spesso oscillato fra retoriche affermazioni circa la fedeltà all'ideale e all'impegno europeisti, e la dura critica o il rammarico per la scarsa influenza esercitata nel processo di integrazione e nei rapporti con le istituzioni e i partner europei. Il volume accantona queste visioni fondate spesso su luoghi comuni. L'autore ha ricostruito, sulla base di una vasta ricerca presso archivi pubblici e privati, in Italia e all'estero, nonché sulla base della produzione storiografica esistente, l'evoluzione della scelta europea dell'Italia, dall'adesione al Piano Marshall sino ai più recenti dibattiti circa la posizione del Paese all'interno dell'Unione europea. Dallo studio condotto emerge un quadro variegato e complesso, fatto di luci e ombre. Accanto a fallimenti e ad ambizioni frustrate si situano successi e risultati. Tutti questi elementi hanno contribuito, non solo a delineare i caratteri dell'azione internazionale dell'Italia, ma anche a determinare le sorti dell'economia, a influenzare profondamente le trasformazioni della società e il dibattito interno fra le forze politiche, sia nell'ambito della "prima" repubblica, sia nel periodo successivo alla crisi dei primi anni '90.
L'Italia e la fine della guerra fredda. La politica estera dei governi Andreotti (1989-1992)
Antonio Varsori
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2013
pagine: 269
I due dicasteri presieduti da Giulio Andreotti fra luglio '89 e aprile '92 dovettero confrontarsi con eventi internazionali di grande portata: la caduta del muro di Berlino e la riunificazione tedesca, la guerra del Golfo, l'inizio del conflitto jugoslavo, il crollo del regime comunista albanese e la prima emergenza migratoria, il trattato di Maastricht. II volume, sulla base di una ricca documentazione inedita proveniente dall'archivio Andreotti, mostra come la fine della guerra fredda e il trattato di Maastricht, soprattutto per le sue implicazioni economiche, abbiano avuto un profondo impatto non solo sulla posizione internazionale del paese, ma anche sui suoi equilibri interni, concorrendo in maniera determinante a favorire la crisi del sistema politico italiano e la fine della "prima Repubblica".
Radioso maggio. Come l'Italia entrò in guerra
Antonio Varsori
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 216
Rimasta neutrale nel 1914, il 26 aprile 1915 l'Italia firmava segretamente il patto di Londra impegnandosi a entrare in guerra in cambio di vari vantaggi di carattere territoriale. Ma la maggioranza dell'opinione pubblica italiana si mostrava perplessa se non ostile all'entrata in guerra. In quello che fu poi definito "il radioso maggio", una serie di manifestazioni spesso violente però spazzarono via l'opposizione neutralista, giungendo a minacciare il parlamento, e a determinarne un rapido voltafaccia che si tradusse nel consenso al governo e alla guerra. Basato su un'ampia gamma di fonti italiane e straniere, il volume racconta in maniera puntuale, giorno per giorno, gli eventi che dal 26 aprile al 24 maggio segnarono dal punto di vista interno e internazionale il processo di coinvolgimento del paese nella grande guerra.
Dal Sessantotto al crollo del muro. I movimenti di protesta in Europa a cavallo tra i due blocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 248
Gli anni Sessanta-Ottanta del Novecento sono stati decenni di protesta e di rielaborazione delle culture politiche e sociali in Italia e, più in generale, in Europa. Il vecchio continente, diviso dalla Guerra Fredda, si trovò ad essere unito nella contestazione di forme politiche ritenute obsolete ed oppressive: dalla politica estera al ruolo della famiglia, dall'educazione alla permanenza al potere di una classe dirigente tradizionalista, molti furono gli obiettivi della protesta e non poche furono le sue conseguenze nel plasmare la società. Non solo il Sessantotto dunque, ma un intreccio più complesso di movimenti che percorsero e scossero la società europea e che si svilupparono nel corso di almeno tre decenni. Dieci saggi basati su documentazione d'archivio e due riflessioni di largo respiro che aprono un percorso di ricerca ancora poco battuto, quello della contestazione nell'Italia e nell'Europa della Guerra Fredda, sottolineando insospettabili punti di contatto ed imprevedibili diversità.
Prove tecniche d'integrazione. L'Italia, l'Oece e la ricostruzione economica internazionale (1947-1953)
Roberto Ventresca
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 300
Dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale, i governi centristi della neonata Repubblica promossero il reinserimento dell'Italia all'interno dell'orizzonte capitalistico occidentale e favorirono la sua partecipazione al nascente processo d'integrazione europea. La collocazione internazionale del Paese venne suggellata dall'adesione al Piano Marshall e al suo organo di coordinamento continentale: l'Organizzazione europea per la cooperazione economica (Oece). Attraverso un'indagine basata su fonti italiane, francesi e britanniche, il volume intende ricostruire il ruolo giocato dall'Italia nell'Oece durante gli anni della prima legislatura repubblicana. Quali furono le principali strategie che accompagnarono l'adesione italiana all'Oece? In che termini si articolò il rapporto tra la rappresentanza dell'Italia e quella dei suoi maggiori partner europei, vale a dire Francia e Gran Bretagna? Quale tipo di ricostruzione economica venne favorita dalle classi dirigenti dello Stato nel più ampio contesto della guerra fredda e dell'avvio della cooperazione europea? In che modo i membri della delegazione italiana all'Oece si relazionarono con il governo centrale di Roma? Tornando a riflettere sulle radici della proiezione internazionale dell'Italia postbellica, questo libro si propone dunque di gettare nuova luce sul coinvolgimento del Paese nelle vicende che caratterizzarono la «stabilizzazione» capitalistica dell'Europa occidentale all'indomani del 1945.
Giovanni Gronchi e la politica estera italiana (1955-1962). Atti del Convegno di studi (Pontedera, 13-14 novembre 2015)
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2017
pagine: 256
La collana La Collana Tommaso Fanfani è stata voluta dalla Fondazione Piaggio per ricordare Questo volume, il secondo della collana, raccoglie gli atti del Convegno di studi che è stato organizzato il 13-14 Novembre 2015 dal Centro "Giovanni Gronchi" per lo studio del movimento cattolico, dal Comune di Pontedera e dalla Fondazione Piaggio e che si è svolto nell'Auditorium della Fondazione Piaggio e presso la Biblioteca comunale di Pontedera.
Realtà e immagine della politica estera italiana. Dal centro-sinistra al pentapartito
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 258
Lo studio della “dimensione internazionale” è un elemento imprescindibile per qualsiasi analisi storica di temi dell’età contemporanea. Eppure, nel caso della storia dell’Italia repubblicana, tale elemento ha suscitato un interesse decisamente minore se paragonato agli aspetti di natura interna, che hanno condizionato – e spesso limitato – in maniera rilevante le scelte internazionali del Paese, a tal punto che la storiografia ha frequentemente descritto l’Italia più come un oggetto che un soggetto di politica estera. Questo volume offre un nuovo approccio allo studio della politica estera italiana dagli anni Sessanta del Novecento alla fine della Guerra fredda, in cui il nesso nazionale/internazionale diviene la direttrice principale lungo la quale ripercorrere e comprendere i decenni cruciali per l’Italia repubblicana. I dieci contributi si propongono di uscire dalla storia diplomatica classica, usando approcci diversi ed esaminando anche attori politici non statuali; in questo modo, forniscono un’analisi innovativa della posizione di Roma nello scenario internazionale, nella continua dicotomia tra ruolo effettivo e percepito dell’Italia, tra aspirazioni e stereotipi, tra realtà e immagine.
Una storia, tante storie. Studi di storia internazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
Nella cornice del Convegno nazionale della Società italiana di storia internazionale (Sisi), studiosi provenienti dai principali Atenei italiani si riuniscono annualmente per riflettere sull'andamento della ricerca, per confrontarsi sui suoi esiti e per immaginare futuri sviluppi. Le relazioni confluite in questa raccolta sono il risultato del convegno ospitato nel giugno 2018 dal Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell'Università degli Studi di Milano e costituiscono una fotografia piuttosto fedele delle molteplici sfaccettature che la Storia internazionale ha assunto nell'accademia italiana, della vastità dei temi al centro dell'interesse della comunità scientifica che si riconosce nella Sisi e delle metodologie che contraddistinguono le diverse branche riunite nella stessa società.
Storia internazionale. Dal 1919 a oggi
Antonio Varsori
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 519
Dalla risistemazione degli assetti europei e internazionali tentata a Versailles alla fine della Grande Guerra al «nuovo disordine internazionale» conseguente alla scomparsa del bipolarismo della guerra fredda, il libro propone una nuova visione della storia delle relazioni internazionali contemporanee. Non più in una prospettiva tradizionale di storia diplomatica, ma secondo un'impostazione più inclusiva, in cui trovano posto gli aspetti economici, sociali e culturali, i processi transnazionali e i forti legami tra politica interna e politica estera. La nuova edizione, oltre a tenere conto di quanto accaduto nel sistema internazionale negli ultimi anni, dispiega un più ricco apparato integrativo e si dota di una versione on line.