Libri di Annamaria Monti
Per una storia del diritto commerciale contemporaneo
Annamaria Monti
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2025
pagine: 256
Le pagine del manuale, rivolte agli studenti, illustrano le linee di tendenza del diritto commerciale tra Otto e Novecento. Approfondiscono profili del diritto societario, della concorrenza, delle procedure concorsuali e della storia del pensiero giuridico. Privilegiano lo studio delle circolazioni dei saperi giuridici, quali elementi peculiari dell’evolversi delle normative sul piano europeo. La narrazione prende l’avvio dalla codificazione ottocentesca, per svilupparsi – in prospettiva comparativa e in rapporto all’avvento dell’economia industriale – fino all’approdo, in Italia, del codice civile unico (1942), nel secondo dopoguerra. Il percorso si snoda tra i luoghi istituzionali di discussione, le commissioni legislative, le aule dei tribunali, le università. Le traiettorie personali degli artefici della costruzione dottrinale del diritto commerciale sono immerse nei rispettivi contesti economici, sociali e politici di riferimento.
Early modern European legal history. A textbook
Annamaria Monti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 760
Per una storia del diritto commerciale contemporaneo
Annamaria Monti
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2021
pagine: 235
Le pagine del manuale, rivolte agli studenti, illustrano le linee di tendenza del diritto commerciale tra Otto e Novecento. Approfondiscono profili del diritto societario, della concorrenza, delle procedure concorsuali e della storia del pensiero giuridico. Privilegiano lo studio delle circolazioni dei saperi giuridici, quali elementi peculiari dell’evolversi delle normative sul piano europeo. La narrazione prende l’avvio dalla codificazione ottocentesca, per svilupparsi – in prospettiva comparativa e in rapporto all’avvento dell’economia industriale – fino all’approdo, in Italia, in tarda epoca fascista, del codice civile unico (1942). Il percorso si snoda tra i luoghi istituzionali di discussione, le commissioni legislative, le aule dei tribunali, le università. Le traiettorie personali degli artefici della costruzione dottrinale del diritto commerciale sono immerse nei rispettivi contesti economici, sociali e politici di riferimento.
Costruire le università. Aspetti architettonici e urbanistici, tra ragioni economiche e scelte politiche
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 232
L'insediamento o l'ampliamento di una università in un contesto cittadino è frutto di precise scelte politico-amministrative e comporta esiti di diversa natura che attengono non solo all'assetto urbano, ma anche all'economia e alla società locali. Si tratta di un intervento che presenta connotazioni differenti a seconda del momento storico in cui avviene e della città che ne è protagonista, del suo peculiare sviluppo urbano, del tessuto socio-economico e socio-culturale che la connota, ed è funzione della domanda di saperi e di competenze, che a loro volta danno vita a processi innovativi in grado di influenzare lo sviluppo del mondo economico locale e nazionale. «Tout se tient», dunque: storia della città e storia dell'università vanno in parallelo. L'università trasforma la città e la città trasforma l'università. Così nella Roma degli anni Trenta il regime celebra i suoi fasti con l'erezione della nuova città universitaria e nello stesso periodo a Milano vedono la luce un nuovo Politecnico, una nuova Bocconi, una nuova Cattolica, mentre la Regia individua nella Ca' Granda la futura sede per le Facoltà umanistiche. Quella di Milano è una storia esemplare; storia che, soprattutto nei vent'anni che seguono la nascita della Repubblica, si ripete - sia pure in sedicesimo - in diverse città italiane. Fra queste Messina, Bologna, Trento, Pavia, Urbino, Trieste, Verona sono i luoghi presi in considerazione nei contributi presenti in questo volume.
Angelo Sraffa. Un «antiteorico» del diritto
Annamaria Monti
Libro
editore: EGEA
anno edizione: 2012
pagine: 294
Tra i giuristi del primo Novecento, Angelo Sraffa (1865-1937) occupa una posizione di assoluto rilievo nel panorama italiano e internazionale, non soltanto per gli innovativi studi di diritto societario, fallimentare, della concorrenza e in materia di lavoro, connotati da una particolare sensibilità per i fenomeni economici, ma anche per il forte impegno quale organizzatore di imprese culturali di ampio respiro. Le sue migliori doti di stampo manageriale, sempre sorrette da una vasta e aggiornata cultura storica e letteraria, egli le mette a frutto nei lunghi anni del Rettorato in Bocconi e nella fondazione dell'Università degli Studi di Milano, come pure nella direzione ultratrentennale della Rivista di diritto commerciale e quale direttore di sezione all'Enciclopedia Italiana. Avvocato di successo e professore ordinario di diritto commerciale, amico di Lodovico Mortara, di Alfredo Rocco e di Pietro Bonfante, nel primo Dopoguerra partecipa alle commissioni legislative per la riforma del codice di commercio. Tra diritto e economia, la sua passione civile e il suo magistero scientifico contribuiscono a formare un'intera generazione di "allievi".