Libri di Ángel Ganivet
La conquista del regno dei Maya
Ángel Ganivet
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 235
“La conquista del regno di Maya” narra le avventure di Pio Garcia del Cid, il Robinson Crusoe spagnolo. «Nato», si racconta in apertura, «in una grande città dell'Andalusia dall'unione di una dama provvista di titoli nobiliari con un ricco viticoltore», è inviato all'estero dai genitori per imparare le lingue e stabilire nuovi rapporti commerciali. A Zanzibar, in breve tempo si lascia sedurre dall'idea di esplorare l'interno dell'Africa. Allestisce così una carovana, parte verso il Ruanda, viene fatto prigioniero da una banda di selvaggi (mentre i suoi lo abbandonano senza la minima esitazione), riesce poi a fuggire, trascorre la notte su un baobab, riprende il cammino fino alla sponda di un fiume, trova un ippopotamo bardato come un cavallo e, come Don Chisciotte da Ronzinante, si lascia portare placidamente, senza opporre resistenza. In groppa al pachiderma giunge nel regno di Maya, dove per una serie di coincidenze viene scambiato per il Messia e diventa d'un tratto il sovrano di un popolo di selvaggi. A loro Pio Cid insegnerà la civiltà, deviandone per sempre l'esistenza. Una voce, in sogno, gli dirà: «Erano felici ma bestie; tu li hai resi infelici ma uomini».
L'avvenire della Spagna
Ángel Ganivet, Miguel de Unamuno
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 86
La corrispondenza epistolare tra Ganivet e Unamuno rappresenta una delle testimonianze chiave di ciò che il 1898, o i "98", hanno significato per la cultura spagnola ed europea, ovvero un ulteriore esempio della lunga polemica sul "ser de España" chehe interessò tutto il periodo contemporaneo, tra tradizione e modernità, spagnolizzazione ed europeizzazione, recupero del passato imperiale e sguardo entusiasta verso l'Europa della scienza e della tecnica. Tanto Unamuno quanto Ganivet, sulla scia di ciò che sostenevano in "En torno al casticismo" e nell'"Idearium Español", continuarono ne "L'avvenire della Spagna" a proporre soluzioni, o semplicemente problemi, alla grande preoccupazione che infervorò l'animo del Paese alla vigilia del "desastre".