Libri di Andreina Lavagetto
Lettere d'amore
Friedrich Hölderlin, Susette Gontard
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 208
Moglie di un banchiere, lei è bella, colta, sensibile. Poeta di grandi speranze, lui è il precettore del figlio. Nel drammatico triangolo amoroso il denaro si oppone all'arte: ma tra il poeta e il banchiere sta una giovane madre perdutamente innamorata. L'amore tra Susette Gontard e Friedrich Hölderlin ha acceso la fantasia di artisti e scrittori: intorno al destino infelice dei due si diffonderà l'aura romantica di un amore tragico perché assoluto. Le lettere di lei saranno pubblicate come "lettere di Diotima", scritte cioè dalla musa ispiratrice e non da una donna in carne e ossa. A lungo banalizzata come una tipica fiaba romantica, la vicenda reale della coppia rivive in questo epistolario, svelando una figura modernissima di donna colta, intelligente e appassionata, che non teme di misurarsi con il suo interlocutore sul piano dei sentimenti oltre che su quello letterario e filosofico.
Estinzione
Thomas Bernhard
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 494
«L’atmosfera è così folta di ossessioni, di fantasmi e di odio, il ritmo è così affannato e trafelato, da suscitare in noi eccitazione e inquietudine. Ogni istante, subiamo una specie di contagio. Così non ci resta che avanzare molto lentamente in questo bellissimo libro: come se prendessimo un veleno, che a dosi più forti potrebbe esserci mortale. Se vogliamo comprendere chi parla, racconta, blatera, insulta, fantastica, divaga, delira nelle cinquecento pagine di Estinzione, dobbiamo immaginare che Franz Josef Murau non è nato, ma è stato gettato nel mondo, come una figura gnostica, dopo aver commesso qualche peccato innominabile ... Come Dostoevskij, al tempo delle Memorie del sottosuolo, Thomas Bernhard pensa che l’artista debba travestirsi da ossesso: soltanto l’ossessione ci consente di distruggere le folte difese che nascondono la verità, e di penetrare là in fondo, nell’abisso, dove vive il segreto. Solo il fuoco, il gelo, la terribile "arte dell’esagerazione", ci permettono di scrivere libri degni di questo nome».
Il pensiero e l’emozione. La rappresentazione del sogno nella letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 272
Il pensiero e l’emozione. La rappresentazione del sogno nella letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 272
"Proponendosi di ragionare sulle relazioni fra esperienza onirica e creatività letteraria, fra riflessione sul sogno e sua rappresentazione poetica, questo libro - come il Colloquio Malatestiano da cui è nato - affronta un argomento di grande ampiezza e tradizione. Senza, oltretutto, porsi confini temporali. Si sono così rese necessarie scelte non facili: ciascuno dei saggi qui raccolti si è trovato dinanzi al compito di interpretare il tema ragionando su autori e opere salienti della Weltliteratur; tenendo conto di teorie del sogno che vanno dall'antichità classica alla contemporaneità; riservando alla psicoanalisi freudiana l'attenzione che le spetta come punto di svolta nella gnoseologia e nell'ermeneutica del sogno; decidendo se privilegiare una singola disciplina o le intersezioni fra campi di indagine; se restare in un'epoca circoscritta o muoversi attraverso i secoli. Si parla, nel volume, solo di grandi scrittori, da Shakespeare a Balzac, da Cervantes a Svevo. Vengono condotte riflessioni su singoli autori o singole opere, ma anche tracciate linee di ragionamento di maggior sviluppo temporale. In comune i saggi hanno l'intento di ravvisare e delineare, entro la filosofia compositiva di uno o più autori, una poetica del sogno, e di riflettere sulle relazioni fra le due sfere. Un'ulteriore analisi, in più di un saggio, è riservata al dialogo che gli scrittori, attraverso la rappresentazione del sogno, instaurano con gli eventi storici del loro tempo, e con il pensiero filosofico, sociale, religioso." (dall'Introduzione di Andreina Lavagetto)
Rinascimento ebraico. Scritti sull'ebraismo e sul sionismo (1899-1923)
Martin Buber
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: LXII
La lunga vita di Martin Buber (Vienna 1878 - Gerusalemme 1965) è segnata da una formidabile presenza in diversi campi del pensare e dell'operare: prima nel Reich guglielmino, nella Germania di Weimar e in quella dei primi cinque anni hitleriani e poi, a partire dal 1938, in Palestina e nello Stato d'Israele è impressionante la capacità e versatilità d'intervento con cui Buber commenta e interpreta, dal punto di vista ebraico, ma non solo, le guerre, le rivoluzioni, le democrazie e i totalitarismi del Novecento. Di grande respiro sono le sue riflessioni sul concetto di nazionalismo, sul rapporto fra etica e politica, fra politica e religione, sul pacifismo, la disobbedienza civile, la pena di morte. E poi la Shoah, la colpa, la responsabilità. Fra l'inizio del secolo e la fine della Grande Guerra Buber disegna in Germania e in Austria un suo netto profilo di interprete dell'ebraismo europeo fino a diventare un'autorità indiscussa (anche se spesso avversata), nonché una figura di culto per la gioventù ebraica di lingua tedesca. Con le sue riscritture delle leggende chassidiche è l'autore più importante nel transito verso Occidente della cultura ebraica dell'Est europeo, di cui promuove l'affermazione letteraria in Germania e nel mondo. Esiste infatti un'intenzione costante nella biografia intellettuale di Buber: recuperare, dell'ebraismo, gli elementi fondanti, costitutivi, distintivi; rinsaldare l'ebraismo nella coscienza della propria specificità e fisionomia.
Estinzione. Uno sfacelo
Thomas Bernhard
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1996
pagine: 494
E' il tentativo di ricostruire un passato al tempo stesso individuale e collettivo, non per conservarlo, bensì per liquidarlo, estinguerlo una volta per sempre. Commedia umana dell'Austria contemporanea, Estinzione è al tempo stesso commedia dell'arte con i suoi personaggi esilaranti, buffoneschi. A spezzare la tensione più intollerabile una comica ambiguità disseminata fra le pieghe del romanzo fa da contravveleno, producendo un amalgama di cupezza ed euforia che è contrassegno inconfondibile di Bernhard.