Libri di Alessandro Pastore
Il primo paziente. La donazione del corpo in graphic novel
Giuseppe Balestra, Federico Gaddi, Marco Libardi, Alessandro Pastore
Libro: Libro rilegato
editore: Tunué
anno edizione: 2024
pagine: 128
Fin dalla nascita delle prime scuole di medicina e chirurgia, la donazione del corpo è stata la modalità principale per far progredire la formazione e la ricerca. Ad oggi, in Italia, questa è però purtroppo una pratica ancora sconosciuta e poco diffusa. Il primo paziente nasce proprio per rispondere a questa esigenza, all'interno dell'ambizioso progetto di collaborazione interdisciplinare fra il Dipartimento di Medicina e Anatomia, il Dipartimento di Sociologia dell'Università di Bologna e il Dipartimento di progettazione e Arti applicate dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. Attraverso 6 storie collegate tra loro, Il primo paziente vuole raccontare la storia della chirurgia, il valore dei rapporti umani tra professori e studenti, ma anche e soprattutto quanto sia fondamentale il donatore: l'importanza del donare il proprio corpo, le motivazioni che lo spingono a farlo sono il motore della storia, dalla prospettiva più intima e personale alle ragioni mediche e scientifiche. Ogni capitolo è illustrato con il proprio stile peculiare, ognuna legata intimamente ad una parte del nostro corpo, coinvolgono il lettore in una dimensione che stimola l'immaginazione ma che affonda le proprie radici nella realtà. In un rapporto tra nostalgia per il passato e preoccupazione per il presente, Il primo paziente arricchisce e consolida, auspicando una presa di coscienza collettiva che porti speranza al nostro futuro.
Nella Valtellina del tardo Cinquecento. Fede, cultura, società
Alessandro Pastore
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 171
Dopo l'occupazione della Valtellina da parte dei Grigioni, la Riforma protestante fa proseliti tra le comunità del cantone svizzero. Nella valle, spiritualmente dipendente dal vescovo di Como, vi è un attrito fra due poteri: la Valtellina sarà l'unica regione italiana a sperimentare una tolleranza in materia di religione, sia pure continuamente corrosa dalla lotta tra le due parti. Queste si contendono a suon di spada e di denari le anime dei valligiani, con rapimenti, tradimenti, omicidi e un'attività di propaganda dai tratti moderni. Sul rinnovamento religioso incide l'emigrazione degli uomini che portano con sé le loro famiglie o al contrario devono abbandonarle, comprano campi, vendono libri, si radicano nelle borgate montanare della nuova patria. Dagli archivi emerge il mondo contadino, quei "rustici" che parlano una lingua "goffa", si nutrono solo di castagne, grano saraceno e pane di miglio, ma sanno essere consapevoli dell'autonomia delle comunità montanare.
Veleno. Credenze, crimini, saperi nell'Italia moderna
Alessandro Pastore
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 254
Secondo il giudizio comune l'Italia del Rinascimento è un paese di intrighi, complotti e violenze; le sue piccole corti turbolente dove fioriscono le arti, scrisse nell'Ottocento il grande storico Burckhardt, sono abitate da uomini "nei quali la scelleratezza è portata al colmo, e che commettono il delitto per il delitto". L'Italia del Rinascimento è l'Italia dei Borgia "spietati e scellerati", il paese del pugnale e del veleno. Del veleno, soprattutto. Esperto ad un tempo di storia della giustizia e storia della medicina, Pastore nel suo nuovo libro pone dunque sotto la lente questo tema molto italiano, studiandolo nei più diversi aspetti. In primo luogo mette in luce come si sia venuta creando nel corso del tempo questa immagine dell'Italia come terra di avvelenatori poi, uscendo dal mondo delle corti e degli intrighi politici, studia come il delitto di veneficio sia trattato dai giuristi, ne riscontra casi concreti nelle carte dei tribunali, illustra le posizioni e le ricerche della medicina sia sull'identificazione dei veleni sia sulla preparazione degli antidoti.
Le regole dei corpi. Medicina e disciplina nell'Italia moderna
Alessandro Pastore
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2006
pagine: 246
Pratiche di violenza nelle stanze della tortura, perizie di medici e chirurghi sul luogo dell'omicidio, simulazioni di malattie invalidanti per indurre pietà e ottenere ricompense, controlli sugli appestati, sui sospetti reclusi nei lazzaretti, sui mendicanti, sono alcuni dei temi al centro di questo libro. Si tratta di argomenti che possono indurre a prima vista nel lettore disagio e fastidio (quando non un fascino morboso), ma che è utile conoscere per svelare orientamenti e azioni che hanno segnato, nei secoli dell'età moderna, i percorsi seguiti per "disciplinare" il corpo dell'individuo e, nello stesso tempo, il corpo della società. Attraverso queste pagine emerge quindi il tema più generale della stretta interrelazione, che agli occhi degli uomini del tempo correva tra la fisicità dell'individuo e la struttura della società.
Alpinismo e storia d'Italia. Dall'unità alla Resistenza
Alessandro Pastore
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 284
Passata l'epoca dei primi pionieri solitari, perlopiù inglesi, che andavano alla scoperta delle Alpi, nel secondo Ottocento l'alpinismo diventa pratica diffusa, sport, modo di fare le vacanze. Dal 1863 il Club Alpino Italiano, fondato da Quintino Sella con un gruppo di amici appassionati di montagna, esprime e istituzionalizza questa nuova attività, sulle prime riservata al ceto aristocratico e borghese ma ben presto allargata a schiere di "alpinisti ciabattoni". Nato con l'Unità, l'alpinismo del CAI accompagna la storia dell'Italia neonata ponendosi come strumento educativo della gioventù, modo di "fare gli italiani". Così nell'evoluzione dell'alpinismo italiano si rispecchiano i miti, i valori, le istanze politiche del paese; e il nesso tra alpinismo e politica risulta fortissimo, non foss'altro perché la Grande Guerra è una guerra di montagna, e l'alpinista si trasforma in alpino, difensore dei patrii confini. Soprattutto nel Ventennio, la passione per la montagna si colora dei miti nazionalisti e patriottici: una "fascistizzazione" poi riscattata dall'"andare in montagna" dei partigiani.
Le regole dei mestieri e delle professioni. Secoli XV-XIX
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2001
pagine: 384
Il medico in tribunale. La perizia medica nella procedura penale d'antico regime (secoli XVI-XVIII)
Alessandro Pastore
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2000
pagine: 251
Attraverso una straordinaria serie di casi, questo libro mette a fuoco il ruolo della perizia medica nelle procedure processuali dei secoli dal XVI al XVIII. Viene passata in rassegna una monumentale quantità di materiali documentari (per lo più inediti) che riguardano diverse realtà regionali italiane (da Bologna a Verona, da Venezia a Lucca) e, nell'ultimo capitolo, la Lombardia svizzera. L'autore riesce a dipanare l'intreccio delle componenti molteplici che diedero origine agli incidenti fortuiti o intenzionali testimoniati dalle carte (violenze, omicidi, aggressioni, "battiture", cadute e infortuni d'ogni genere), con tutte le conseguenze, fisiche e giudiziarie, che ne derivarono agli autori eventuali e alle vittime.
Le Alpi e l'unità nazionale. Trasformazioni e mutamenti
Enrico Camanni, Luigi Gaido, Alessandro Pastore
Libro: Copertina morbida
editore: Museo Naz. della Montagna
anno edizione: 2011
pagine: 120
I villaggi alpini. Le identità alle grandi esposizioni
Luigi Gaido, Silke Haps, Alessandro Pastore
Libro: Copertina morbida
editore: Museo Naz. della Montagna
anno edizione: 2011
pagine: 144
Paolo Zacchia. Alle origini della medicina legale 1584-1659
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 352
La formazione della moderna medicina legale viene ripercorsa in questo volume alla luce della figura di Paolo Zacchia (1584-1659). La sua opera ha esercitato una larga e capillare influenza in Italia e in Europa nell'impostazione della dottrina giuridica e nell'esercizio delle pratiche medico-legali sino alla caduta dell'Antico Regime, ed anche in seguito. Tra le tematiche affrontate da Zacchia e riprese in questo libro incontriamo l'esame peritale delle ferite, il controllo delle patologie dei carcerati, le possessioni diaboliche, le tecniche di accertamento del veneficio, la qualificazione dell'ermafroditismo, il ruolo della tortura nella procedura giudiziaria. A questi nodi problematici si affiancano nuove evidenze documentarie sulla biografia di Zacchia, sulla ricezione nella sua opera dei testi della tradizione classica e sulla fortuna dei suoi scritti nella letteratura scientifica dell'Ottocento. I diversi saggi del volume mostrano efficacemente le forme e le modalità, ora collaborative ora conflittuali, dell'intreccio disciplinare che si costruisce fra la medicina e il diritto. Vengono così proposti in queste pagine nuovi dati e nuove riflessioni sulla storia dei saperi medici, sulla elaborazione del diritto e la sua applicazione nelle aule giudiziarie e sulla storia sociale dei percorsi professionali dal Cinquecento all'Ottocento.