Libri di Alberto Luchetti
La violenza dell'interpretazione
Piera Aulagnier
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 450
La violenza dell’interpretazione è considerata un’opera magistrale sulla relazione genitori-bambino e per l’analisi e l’originalità di alcuni concetti introdotti nel trattamento delle psicosi. In linea con alcune indicazioni anche di Lacan, dobbiamo considerare come né il bambino né i suoi genitori conoscano cosa desidera quel Sé ancora tutto da formare che è l’infante. Ecco dunque la violenza dell’interpretazione: una proiezione dei propri narcisismi, delle proprie fobie, dei propri desideri. E’ l’equilibrio o meno dell’incontro a condizionare nel bambino, in modo determinante, il processo di differenziazione tra Sé e non-Sé e la possibilità di apertura alla percezione dell’“altro”.
La pianta filosofale. Un erbario intellettuale
Michael Marder
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 344
In questo libro, Michael Marder esamina le specie vegetali ed estrae i principi che hanno alimentato il discorso filosofico per secoli. Scegliendo dodici specie botaniche che corrispondono a dodici filosofi significativi, traccia la storia della filosofia attraverso l’evoluzione del rapporto tra uomo e piante. Utilizzando immagini e metafore vegetali, questo libro apre un percorso attraverso il fitto sottobosco e le intricate radici della filosofia. Dal platano di Platone alle ninfee di Luce Irigaray, dalle pere di Sant’Agostino ai meli di Heidegger, dai tulipani di Kant ai girasoli di Derrida, ci invita a un viaggio accessibile a ogni lettore: un erbario intellettuale che illumina di nuova luce il rapporto tra piante ed esseri umani, offrendo una nuova visione di entrambe le parti coinvolte.
Pratica della democrazia. Servitù volontaria, lavoro ed emancipazione
Christophe Dejours
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 246
La democrazia non è una pratica innata, richiede l’acquisizione di competenze individuali e collettive. Questo apprendimento avviene nella scuola ma soprattutto nel mondo del lavoro, dove si scontra con i limiti indotti dall’organizzazione del lavoro stesso, ma anche con ostacoli di natura psicologica, cioè con le strategie difensive individuali contro la sofferenza indotta da quell’organizzazione, che portano a una distorsione dell’intera personalità svolgendo un ruolo importante nella formazione della “servitù volontaria”. Così il lavoro, anziché principio di apprendimento della democrazia, diventa mediatore nell’apprendimento di abitudini antidemocratiche. Con questo saggio illuminante, Dejours, uno dei più importanti psicoanalisti contemporanei, torna a svelarci la centralità del lavoro per quanto riguarda il funzionamento psichico e la salute mentale.
Vocabolario della psicoanalisi
Jean Laplanche, Jean-Bertrand Pontalis
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 606
L’idea fondatrice di questo Vocabolario della psicoanalisi ha sconcertato più di un lettore disattento, poiché continuamente lo si è chiamato “Dizionario” o “Enciclopedia”. Al di là di una recensione dei “vocaboli” psicoanalitici, l’intento di Jean Laplanche e J.-B. Pontalis è quello di proporre una riflessione sull’insieme dei concetti, dal più semplice al più complesso, che Freud e altri al suo seguito hanno progressivamente elaborato per rendere conto delle scoperte della psicoanalisi. Il commento degli autori ha tentato, a proposito delle nozioni principali ricostruite, di eliminarne o almeno chiarirne le ambiguità, di esplicitarne le eventuali contraddizioni. È raro che queste non sfocino in una problematica suscettibile di essere ritrovata nella stessa esperienza. Il Vocabolario è uno strumento di lavoro, come amava dire Daniel Lagache, che fu all’origine del progetto; nel senso che l’opera invita il lettore a lavorare con Freud, a mettere il pensiero di Freud al lavoro, anziché considerarlo un sistema chiuso.
Problematiche. Volume Vol. 5
Jean Laplanche
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 356
Nei corsi universitari ininterrottamente tenuti dal 1962 al 1992 e riuniti col titolo generale di Problematiche, Jean Laplanche ha ripercorso mediante lo stesso metodo analitico il pensiero freudiano, per delinearne l’esigenza che lo muove, dettata dall’oggetto «inconscio» che ne orienta l’evoluzione. «Nell’approfondire e trasformare il modello del baquet (vasca o tinozza), tratto da L’interpretazione dei sogni di Freud, estendendolo alla cura psicoanalitica, il mio intento è mostrare che la frontiera che quest’ultima traccia non è, come si crede solitamente, quella tra fantasia e realtà, bensì un limite in cui si articolano due campi di eguale realtà: il campo sessuale e il campo adattivo. «Il baquet psicoanalitico, anziché essere il prototipo di una reclusione solipsistica (a due), comprende una doppia apertura. La sua apertura esterna è l’allacciamento tangenziale che stabilisce tra gli interessi della vita quotidiana e la produzione di energia sessuale. Di conseguenza, la seduta e la cura possono essere paragonate ad un vero e proprio acceleratore, ad un ciclotrone di libido. «L’apertura interna è la “trascendenza del transfert”. È la stessa situazione analitica che è transfert, riedizione ma anche rinnovamento della relazione originaria in cui il bambino riceve, dal mondo adulto, dei messaggi carichi di un senso sessuale inconscio. La trascendenza del transfert è innanzitutto la trascendenza del mondo sessuale adulto. Il suo solo destino è di essere a sua volta trasferita fuori della cura».
Problematiche. Volume Vol. 7
Jean Laplanche
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 150
Nei corsi universitari ininterrottamente tenuti dal 1962 al 1992 e riuniti col titolo generale di Problematiche, Jean Laplanche ha ripercorso mediante lo stesso metodo analitico il pensiero freudiano, per delinearne l'esigenza che lo muove, dettata dall'oggetto "inconscio" che ne orienta l'evoluzione. In quest'ultimo corso e nel saggio "Biologismo e biologia" in appendice, è affrontata la genesi della peculiare sessualità – infantile, pulsionale – che nell'essere umano precede e affianca quella istintuale, a partire dal ritorno freudiano ad una concezione puramente endogena e biologizzante dopo averne scoperto le origini nelle relazioni precoci, nell'intervento dell'altro adulto e della sua sessualità inconscia nello psichismo nascente del bambino. "Denunciare un fuorviamento biologizzante di Freud non significa affatto denunciare la biologia nell'essere umano. Significa al contrario restituirle un posto positivo, e non più mitologico; significa permettere delle ricerche precise sul modo in cui i fantasmi sessuali abitano, deviano e riprendono dalle fondamenta un funzionamento biologico che l'etologia umana comincia a descrivere più chiaramente".
Il disagio della civiltà. Testo tedesco a fronte
Sigmund Freud
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 320
Siamo a cavallo degli anni venti e trenta del Novecento e una feconda intuizione riporta Freud a leggere le dinamiche della società attraverso il prisma delle categorie psicoanalitiche elaborate nei precedenti trent’anni di ricerca, delineando una concezione del vivere comune come sistema che, originato dalla condivisa necessità di contrastare le minacce alla sopravvivenza umana, finisce inevitabilmente per porre limiti importanti alle pulsioni naturali del singolo. L’evolversi e l’articolarsi della civiltà si configurerebbero quindi come un processo di erosione della felicità e della libertà individuali. È sull’equilibrio teso e precario fra necessità confliggenti ma ugualmente ineludibili che si gioca, secondo Freud, il futuro dell’umanità. Questo breve ma decisivo testo appare oggi come il ritratto lucido di un’epoca destinata a chiudersi nella stretta feroce del nazismo e del fascismo, ma anche come una lettura calzante della nostra contemporaneità, sempre più pervasa da inquietudini private e collettive.
Hölderlin e la questione del padre
Jean Laplanche
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 200
La personalità di Hölderlin, poeta-folle, per il suo carattere eccezionale esige che in un unico movimento si comprenda la sua opera e la sua evoluzione verso la follia. In più di un momento si propone ad Hölderlin la via più diretta della psicosi, dell'essere-psicotico, ma il Poeta riapre, apre la questione. Sicuramente è la questione del padre, di cui tenta di raccogliere i frammenti "caduti da un disastro oscuro": un fenomeno non sconosciuto nella schizofrenia. Riapre l'assenza del padre? Sì, ma non per designare in questa assenza l'origine dei suoi mali; bensì per indicare che solo questo "difetto" può "aiutarlo". La poesia e il mito hölderliniani tentano disperatamente di instaurare questa sorta di terzo polo, come carico di una energia negativa. Funzione molto precaria, ma che per un certo tempo mantiene aperto ciò che nella maggior parte degli psicotici si è chiuso in un modo di essere. Hölderlin, poeta perché apre la schizofrenia come questione, apre questa questione perché poeta.
Il primato dell'altro in psicoanalisi. La rivoluzione copernicana incompiuta
Jean Laplanche
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 588
“Nella successione degli articoli qui raccolti non si troveranno rotture, ma si potrà riconoscere un movimento raffigurabile con una spirale: passare, ciclicamente, sulla verticale di alcuni punti problematici, ad ogni spira prendendo un po’ più di distanza rispetto alla precedente e delineando più nettamente le opzioni e le differenze. È all’interno dell’esperienza inaugurata da Freud, esperienza indissolubilmente clinica e teorica – dirò: filosofica – che si colloca il mio pensiero; non per smussarne gli angoli o perfezionarne i dettagli ma per farlo lavorare e, nel senso pieno della parola, fargli ‘rendere l’anima’.” Seguendo il pensiero freudiano anche nelle sue impasse, nelle sue rimozioni e nei suoi fuorviamenti, affrontando la teoria con lo stesso metodo analitico, tendendone all’estremo alcune articolazioni e seguendone i varchi, esaminando il modo stesso di derivazione di certi concetti, si problematizzano la dottrina ma anche la storia e la clinica psicoanalitiche. Emerge così una nuova tematica, che evidenzia più rigorosamente la genesi, l’energia, le configurazioni e i destini di quell’“inconciliabile”, quell’“altro” che muove l’essere umano e al tempo stesso lo attacca dall’interno, e che costituisce l’oggetto peculiare della psicoanalisi.
Giocare con Winnicott
André Green
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2020
pagine: 136
Il secondo volume della Collana "Psicoanalisi Contemporanea" a cura del Centro Torinese di Psicoanalisi, è la traduzione dell'edizione francese di una serie di conferenze tenute da André Green, tra il 1987 e il 1997, presso la Squiggle Foundation, e raccolte da Jan Abram nel libro André Green at the Squiggle Foundation (Karnac Books, 2000), poi tradotto in francese con il titolo Jouer avec Winnicott (Presses Universitaires de France, 2011). Alberto Lucchetti, nella sua introduzione, sintetizza, citando Green stesso («Ringrazio il cielo di aver conosciuto l'opera di Winnicott!»), il valore attribuito dallo psicoanalista francese alla «creatività analitica» del collega inglese. L'incontro tra il testo inglese (lingua utilizzata originariamente dal francese Green nelle sue conferenze) e la sua successiva traduzione in francese, costituisce un curioso gioco di specchi e una vera e propria «area transizionale... in cui si trova quanto creato e, viceversa, si crea ciò che è trovato... Un'area, appunto, di gioco» (A. Lucchetti). Il pensiero di Green che gioca con Winnicott ci accompagna e ci sostiene nelle inevitabili complessità che caratterizzano funzionamenti psichici, psicosi, stati limite, psicosomatosi, dipendenze, con cui sempre più spesso abbiamo a che fare nel nostro lavoro di analisti. Introduzione di Alberto Luchetti. Postfazione di Jan Abram.
Il pensiero psicoanalitico italiano. Maestri, idee e tendenze dagli anni '20 ad oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 686
Questo libro fornisce una guida comprensiva della psicoanalisi italiana degli ultimi decenni, relativamente agli sviluppi teorici e ai progressi clinici più rilevanti, con particolare enfasi su temi quali il transfert, il trauma, gli stati primitivi della mente e la metapsicologia, sui quali il pensiero psicoanalitico italiano ha dato contributi particolarmente significativi. A una prima sezione introduttiva (“Storia della psicoanalisi in Italia”) che ripercorre la storia del movimento psicoanalitico in Italia e la sua ricerca, seguono quarantuno articoli scelti per illustrare l’originalità del pensiero teorico e clinico italiano. Questi lavori sono raggruppati in cinque ulteriori sezioni tematiche: “Metapsicologia”; “Pratica clinica, teoria della tecnica, fattori terapeutici”; “La persona dell’analista, il controtransfert e la relazione/il campo analitici”; “Trauma, sofferenza psichica, lutto e working-through”; “Preverbale, precoce, fusionale e stati primitivi della mente”. Ogni sezione è preceduta da un commento introduttivo per orientare il lettore in questo affresco del dibattito psicoanalitico italiano, aiutandolo ad addentrarsi in un pensiero e in una esperienza sviluppatisi in maniera diversa dal contesto francese, britannico, nordamericano o sudamericano. È una lettura utile sia per studenti interessati a conoscere i temi della psicoanalisi in Italia, sia per analisti esperti che vogliano approfondire la teoria e la tecnica analitica italiana e alcune importanti sue evoluzioni.
Telepatia
Sigmund Freud
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2016
pagine: 161
Insieme al Mistico e al Femminile, il tema dell'Occulto è uno dei nodi enigmatici dell'eredità freudiana. Freud mantenne viva per anni la curiosità verso la trasmissione di pensiero, fin da quando, nel 1910, dimostrò magistralmente la capacità degli indovini di "leggere" il pensiero inconscio del consultante per offrire previsioni convincenti. Grazie alle sue coraggiose ricerche fu possibile rivelare in seguito la connessione fra trasmissione di pensiero e un nucleo fondante e perturbante della psiche, oltre che con il transfert stesso. Questo volume raccoglie gli scritti sull'argomento dal primo inedito del 1899 a "Sogno e occultismo" del 1932, e traccia il graduale costruirsi del pensiero freudiano su un tema all'epoca assai discusso e che non smette di affascinare anche i contemporanei. Introduzione di Maria Pierri.