Libri di A. Melis (cur.)
Letterature germaniche medioevali
Jorge L. Borges, M. Esther Vázquez
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2014
pagine: 228
Il culto delle antiche letterature germaniche non solo ha illuminato la vecchiaia di Borges, il suo "occaso", com'egli stesso dichiara nel 1976, ma è circolato capillarmente in tutta la sua opera, nutrendo la riflessione sulla poesia e sul suo destino. Nessuno come Borges avrebbe dunque potuto accompagnarci con tanta sapienza e leggerezza lungo il vertiginoso percorso che da Ulfila, temerario traduttore della Bibbia in visigoto, e dal "Beowulf" conduce ai "Nibelunghi", ai rapidi ed energici poeti dell'Edda, alle minuziose e realistiche saghe islandesi, alle kenningar dei poeti scaldi, sino all'"ingegnosamente ingenuo" "Heimskringla" di Snorri Sturluson, la coscienza del Nord, il quale organizzò i vecchi miti dispersi "con affetto e ironia". E anche in questo libro, che è una storia letteraria e insieme un'affabile antologia e un fascinoso racconto, Borges non cela l'epicentro della sua passione: gli Islandesi, che invano scoprirono l'America e l'arte del romanzo - destino singolare, e in tutto simile ai sogni.
Uomini dell'altro mondo. L'incontro con i popoli americani nella cultura italiana ed europea. Atti del Convegno di Siena 11-13 marzo 1991
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2013
pagine: 225
Le immense domande celesti (1964-1992)
Antonio Cisneros
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2012
pagine: 128
Il volume rappresenta fino ad oggi l'ultima raccolta pubblicata di Antonio Cisneros. Anche in questo libro troviamo, tra l'altro, un commosso omaggio a un amico scomparso prematuramente, lo storico Alberto Flores Galindo, che aveva condiviso con il poeta ansie e aspirazioni. Sono tutti segnali che testimoniano un crescente senso di appartenenza, e che contrastano forse con l'immagine polemica della sua personalità, coltivata per una certa fase dallo stesso Cisneros e sopravvissuta presso chi ama gli schemi semplicistici e rassicuranti. Si tratta di una raccolta particolarmente polifonica, che sembra prefigurare nuovi sviluppi per questo poeta giovane, maturo fin dall'inizio e sempre disposto all'avventura della parola.
Sei problemi per don Isidro Parodi
Jorge L. Borges, Adolfo Bioy Casares
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2012
pagine: 192
Obeso, la testa rasata e gli occhi saggi, don Isidro Parodi prepara, lento ed efficiente, il mate in un piccolo bricco celeste: e intanto invita la pittoresca schiera dei suoi clienti a esporgli con chiarezza i misteri che li affliggono e che lui invariabilmente risolverà lasciandoli di stucco. Enigmi labirintici e inestricabili, di fronte ai quali qualsiasi altro investigatore avrebbe l'accortezza di battere in ritirata: come il caso del talismano di giada trafugato dal tempio della Fata del Terribile Risveglio nello Yunnan e avventurosamente approdato a Buenos Aires, dove gli danno la caccia il mago Tai An, la conturbante Madame Hsin, l'ebanista russo Samuel Nemirovsky e altri non meno improbabili personaggi. Ma a questo punto è forse il caso di precisare un dettaglio piuttosto rilevante: i colloqui fra l'imperturbabile e geniale detective e la sua variopinta clientela hanno luogo nella cella 273 del Penitenziario nazionale, in calle Las Heras. In effetti don Isidro, ex barbiere nel quartiere di Sur, sta scontando ventun anni per l'assassinio di un macellaio, un certo Agustín R. Bonorino - assassinio che ovviamente non ha commesso. Come se non bastasse, a raccontarci le sue fantasmagoriche e sedentarie avventure è il dottor Honorio Bustos Domecq, torrenziale poligrafo clamorosamente inesistente. A muoverne la penna è infatti la beffarda, spumeggiante complicità di due sodali efferatamente ironici, fautrice di parecchi e deplorevoli misfatti letterari, di cui non potremo più fare a meno.
La vita coniugale
Sergio Pitol
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1994
pagine: 143
Divano del Tamarit
Federico García Lorca
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1993
pagine: 132
Il "Divano del Tamarit" appartiene all'ultima grande stagione creativa di Garcia Lorca ed è stato pubblicato dopo la sua morte. Attraverso la libera ripresa di forme poetiche derivate dalla tradizione arabo-andalusa, dall'esperienza generazionale del '27 e dal recupero barocco, il poeta dà espressione a una materia latente in tutta la sua creazione: l'omosessualità, "l'amore oscuro". E' questo il nucleo centrale da cui si irradiano metafore e temi, anche se lo schermo utilizzato è un canzoniere d'amore, in apparenza rivolto a una donna.