Libri di A. Cavarzere
In difesa di Marco Celio (Pro Caelio)
Marco Tullio Cicerone
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1996
pagine: 184
Marco Celio Rufo comparve in tribunale nell'aprile del 56 a.C. sotto il peso di un'accusa gravissima: violenza politica, congiura contro lo stato. Sua principale accusatrice Clodia, donna di spicco nell'ambito dell'alta società romana. Suo difensore Cicerone, allora all'apice della carriera e della fama. In questa orazione, celebre tra le celebri arringhe del grande oratore, Cicerone procede senza curarsi di dimostrare l'innocenza del suo difeso, impegnandosi invece a confutare e distorcere i capi d'accusa e a demolire la figura morale della teste a carico, Clodia. È un'arringa in cui vengono sfruttati tutti i mezzi, astuti falsi capziosi che siano, per ottenere un'assoluzione. E Celio fu assolto; Clodia scomparve dalla scena pubblica di Roma, bollata per sempre dall'impietoso ritratto tracciato da Cicerone. La parola dell'oratore fu, ancora una volta, più forte della verità.
Orizzonti culturali di Cornelio Nepote. Dal Po a Roma. Atti del Convegno (Ostiglia, 27 aprile 2012 - Mantova, 28 aprile 2012)
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2013
pagine: VIII-168
L'idea che ispirò il convegno di cui si presentano qui gli atti e che ora pervade le pagine del volume è quella di riavviare il dibattito critico su un autore come Cornelio Nepote che, sempre un po' sottovalutato dagli studiosi tanto di storia quanto di letteratura, negli ultimi decenni si è visto sempre più emarginato perfino da quel mondo della scuola al quale per secoli era stata sostanzialmente affidata la sua fortuna.
Il Mincio in Arcadia. Scritti di filologia e letteratura latina
Giorgio Bernardi Perini
Libro
editore: Pàtron
anno edizione: 2008
pagine: 514
Il libro degli Epodi. Testo latino a fronte
Quinto Orazio Flacco
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 1997
pagine: 250
Orazio li chiamava i "veloci giambi", questi versi dettati dall'irruenza e dalla follia della giovinezza; e senza dubbio si riflette in essi l'aggressività programmatica della poesia giambica che aveva il suo ispiratore e il suo modello nel poeta greco Archiloco. Ma i temi e i registri stilistici di Orazio sono i più variati: accanto all'invettiva contro i personaggi tipici, come l'usuraio e l'arricchito, contro maghe e matrone invecchiate nel corpo ma non nei desideri, c'è il tema dell'amore e del convito, c'è l'impegno civile e la riflessione sulla società politica. Diciassette componimenti scritti nel decennio fra il 40 e il 30 a.C., dai venticinque ai trentacinque anni, nei quali, dietro il giovanile scontro con la realtà, già si intravede il senso della misura dell'Orazio più noto. Da sempre legati, per consuetudine editoriale, alle celebri "Odi", gli "Epodi" sono qui riproposti nella loro autonomia di opera particolarissima nella produzione oraziana e nell'intera letteratura latina. La traduzione poetica di Fernando Bandini ne coglie pienamente la vivacità, il ritmo, le sfumature, le variazioni di tonalità.
Giuseppe Fraccaroli (1849-1918). Letteratura, filologia e scuola fra Otto e Novecento
Libro
editore: Università degli Studi di Trento
anno edizione: 2000
pagine: 358
Studi sulla Ciris
Franco Munari
Libro
editore: Università degli Studi di Trento
anno edizione: 1998
pagine: 173
Lettere ai familiari. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: 1783
Opera monumentale e di vastissimo respiro, le "Lettere ai familiari" di Cicerone si aprono a partire dal 62 a.C. per arrivare al 43 a.C., pochi mesi prima della morte dell'autore e nel pieno della guerra civile. Una raccolta che costituisce una fonte di documentazione ricchissima e inesauribile sulla vita politica del tempo e sulla personalità dell'autore. I sentimenti, gli umori, i gusti, gli affetti, lo stile di vita di Cicerone ma anche dei suoi corrispondenti trapelano da queste pagine ora dure e taglienti, ora dolci e commoventi. Questa edizione è arricchita da un saggio introduttivo di Emanuele Narducci che affronta la storia della fortuna di queste lettere attraverso i secoli, mentre Alberto Cavarzere le inquadra nella temperie storica e ne affronta le principali problematiche. Entrambi i volumi sono corredati da una nota esplicativa generale e da un apparato di note.