Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Vincenzo Filippone-Thaulero

Non è perduto il segno. Scritti letterari

Non è perduto il segno. Scritti letterari

Vincenzo Filippone Thaulero

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2023

pagine: 544

Con il quarto volume dell'Opera omnia di Vincenzo Filippone-Thaulero, "Non è perduto il segno. Scritti letterari", inizia un nuovo capitolo: la pubblicazione delle carte inedite conservate nell'archivio di famiglia. Ci sono voluti anni di studio e di lettura per venire a capo di un patrimonio cartaceo tra i più aggrovigliati. Abbiamo già commentato a sufficienza questa faticosa opera di ricomposizione dei documenti personali del nostro Autore. La sua morte prematura ha lasciato queste carte in uno stato di precaria conservazione, bisognose com'erano di essere riordinate con attenzione, non immaginabile in partenza, tanto da costringere i familiari, in primis la moglie Carla Sabine Kowohl, a lasciare le cose così com'erano subito dopo la scomparsa dello studioso, per riprenderne possesso anni dopo, con la calma di chi ha atteso pazientemente che si placasse la tempesta dell'animo. Nel frattempo qualcuno leggeva queste carte. Ne assaporava la novità e l'ebbrezza di un nuovo cominciamento. Filippone-Thaulero era un giovane intellettuale, un professore universitario conosciuto soprattutto per i suoi studi sociologici, filosofici e religiosi. Gli scritti letterari, le sue "prove" giovanili per così dire, sono state tenute sempre nel segreto, occultate per lungo tempo. Quello che è stato pubblicato appartiene all'altra vita, ad un'altra sequenza temporale, post mortem. Carla Sabine Kowohl è stata testimone del desiderio di Filippone, quand'era in vita, di veder pubblicati i suoi sonetti, i soli ad avere una stesura definitiva. Vi aveva messo tutta la perizia del caso, e si era "sforzato" di perfezionarli nello stile e nella forma espositiva. Ma non aveva detto nulla sulle carte giovanili, che sono numerose per varietà di generi e modelli. Presentazione di Vincenzo Di Marco. Introduzione di Gennaro Savarese. Prefazione di Carla Sabine Kowohl.
28,00

Max Scheler. Rivelazione, religione, visione del mondo

Max Scheler. Rivelazione, religione, visione del mondo

Vincenzo Filippone Thaulero

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2019

pagine: XXXI-486

Con "Max Scheler. Rivelazione, religione, visione del mondo", terzo volume dell’Opera omnia, Vincenzo Filippone-Thaulero ci consegna una sorta di testamento filosofico. Se da un lato riconosce il suo debito nei confronti di uno dei maggiori filosofi del novecento, dall’altro non può fare a meno di prendere le distanze da un pensiero che cerca insistentemente un «fondamento assoluto del mondo» sganciato dalla realtà concreta, finendo per sancire con il «no» ascetico alla vita dell’ultimo periodo la disfatta dell’uomo che aveva puntato tutto sull’autonoma capacità di connettere gli atti spontanei della psiche agli «oggetti» di valore. Molti sono gli ostacoli presenti su questo cammino: il giudizio erroneo sulla rivelazione cristiana fa credere a Scheler che l’impotenza biologica, associata all'impoverimento dei valori sacri, si possa curare con il potenziamento delle facoltà superiori dello spirito rivolte alle essenze metafisiche; l’esperienza religiosa di Dio non può limitarsi alle figure-modello dei Santi che compiono atti personali dotati di valore, ma riguardano tutti gli uomini indistintamente; il persistere del metodo fenomenologico impedisce di «vedere» correttamente il farsi reale di Dio, in molti casi ridotto ad un modello esemplare assiologico, astratto e lontano. Il chiarimento teoretico offerto da Filippone-Thaulero si inserisce nel progetto di una riforma complessiva della conoscenza filosofica, a partire dalla stessa esperienza religiosa di Dio, che non riguarda la semplicità dei sentimenti naturali. Se è vero che «ogni sapere su Dio proviene da Dio», va ripensata la stessa relazione tra l’uomo e l’apertura del Darsi-Origine. La conoscenza autentica si riconosce dalla con-sistenza della risposta umana all’abbandono immacolato di Dio. Dalla cui fonte è istituita la libertà profetica del mondo rivolto al «nuovo». Presentazione di Vincenzo Di Marco. Introduzione di Giovanni Ferretti.
28,00

L'arte di fronte all'Origine

L'arte di fronte all'Origine

Vincenzo Filippone-Thaulero

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2018

pagine: 120

"L'arte di fronte all'Origine" raccoglie una serie di frammenti risalenti ai corsi di Estetica che Vincenzo Filippone-Thaulero (1930-1972) tenne all'Università di Salerno a partire dal 1965. I riferimenti all'estetica dassica, alle nozioni del bello e dell'arte, apparentemente accettati per il loro valore etico e normativo, in Filippone-Thaulero finiscono per essere "divorati" dall'ansia di ricondurre il gesto artistico e l'intenzione estetica alla più ampia "intenzionalità" del Dio-Origine, senza la quale il significato stesso dell'arte finirebbe per perdersi nell'insignificanza del tecnicismo e del puro intrattenimento. Per l'autore l'arte è una testimonianza per certi versi drammatica dello smarrimento e della resa al nulla. L'artista si "consuma" nel compimento del gesto estetico, senza mai cedere alla strumentalità dei mezzi che adopera o alla reificazione del prodotto artistico una volta uscito dalle mani del suo creatore. Il testo di Filippone-Thaulero è preceduto da un saggio di presentazione di Vincenzo Di Marco, discusso da Aldo Marroni. Il libro si chiude con un contributo di Ugo Di Toro dedicato al tema dell'origine presso gli antichi greci.
10,00

Max Scheler. Fenomenologia della persona

Max Scheler. Fenomenologia della persona

Vincenzo Filippone Thaulero

Libro

editore: Studium

anno edizione: 2018

pagine: 540

La rivalutazione del pensiero di Max Scheler è in corso da oltre un decennio. Nuove ricerche e nuove pubblicazioni ripropongono i temi portanti di un pensatore non sempre apprezzato e capito come meritava. Gli studi antropologici e sociologici condotti in questo passaggio di secolo sulle questioni dell’empatia, della vita psichica e dell’essere sociale, ci restituiscono una immagine poco veritiera dell’uomo dei nostri tempi, che fa fatica a muoversi in una realtà priva di punti di riferimento. L’interrogativo sulla «posizione dell’uomo nel cosmo», come recita il titolo dell’ultimo, importante saggio di Scheler, è disatteso da pensatori che ignorano i moventi filosofico-teologici, per affidarsi al riduzionismo biologistico e psicologistico, orfano dell’ «apertura di senso» richiesta dall’essenza enigmatica dell’uomo. Vincenzo Filippone-Thaulero dedica due ponderosi volumi al pensiero del maestro tedesco. Il primo di questi studi, Max Scheler. Fenomenologia della persona, riproposto in una versione aggiornata e con una nuova introduzione di Giovanni Ferretti, fa da apripista alle pubblicazioni che, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, sono dedicate all’inventore dell’«etica materiale dei valori», nonché co-fondatore della fenomenologia. La «riscoperta» scheleriana di Filippone-Thaulero è una indagine originale e per certi versi severa: la realtà dell’uomo non va cercata nel compimento di atti intenzionali che si connettono al sovramondo dei valori attraverso un procedimento riflessivo. L’essenza dell’uomo va ricondotta alla radice del «con» esistenziale dell’apertura radicale a Dio. Non per indirizzare l’atto dell’amore riconoscente, come pensa Scheler, al nucleo centrale dei valori, ma per ri-trovare il consistere «più-che-reale» dell’esistenza – altrimenti destinata allo smarrimento – nell’intenzionalità misteriosa del Darsi divino.
28,00

Il darsi dell'origine nell'esperienza sociale e religiosa

Il darsi dell'origine nell'esperienza sociale e religiosa

Vincenzo Filippone Thaulero

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2018

pagine: LXXVI-498

Le scienze dell’uomo hanno conosciuto nella seconda metà del secolo scorso una rapida fortuna e un altrettanto rapido declino. La sociologia in particolare ha svolto il ruolo preminente che Comte le aveva assegnato, ossia quello di indicare nel progresso scientifico il fondamento ultimo della vita sociale. Nonostante questo primato, essa ha risentito dello strapotere della tecnica. L’immagine che le scienze cognitive (socio-biologia, linguistica, antropologia) ci hanno restituito dell’uomo è al tempo stesso povera e totalizzante. L’individuo sembra confinato in una solitudine atomistica. Di rimando la vita religiosa, accusata di coltivare un’immagine desueta dell’uomo, si è liberata, nel frattempo, dai vincoli di un passato (a dire dei più) oscurantista. Il darsi dell’Origine nell’esperienza sociale e religiosa è il primo dei cinque volumi dell’Opera omnia con cui Vincenzo Filippone Thaulero risponde alle questioni capitali del nostro tempo: l’avanzare della secolarizzazione, l’eclissi del sacro, l’uomo come «passione inutile». In questi saggi l’autore propone una lettura in forte controtendenza, ribadendo il valore di una «sociologia dell’esperienza religiosa» che dia conto della verità ultima, fondativa, dell’uomo e della società. Solo una conoscenza che sia in grado di un’apertura profonda verso il Dio-Origine cristiano, egli dice – vissuta nella radicalità dell’esperienza religiosa – può garantire quel valore ontologico della persona che rischia di naufragare se lasciato al nudo resoconto dell’esistenza pratico-sensibile. Vincenzo Filippone-Thaulero raggiunge questo risultato attraverso la riformulazione della fenomenologia scheleriana, da cui era partito per approdare al suo «rovesciamento» teoretico. Con largo anticipo rispetto alle filosofie dell’alterità e della donazione di Lévinas e Marion.
28,00

Il problema del risentimento in Max Scheler

Il problema del risentimento in Max Scheler

Vincenzo Filippone Thaulero

Libro: Libro in brossura

editore: La Cassandra

anno edizione: 2008

pagine: 46

10,00

Non è perduto il segno. Scritti letterari
24,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.