Libri di Tommaso Sacchi
Il bosco dove tutto cominciò. Storia di una famiglia partigiana
Tommaso Sacchi, Rossella Köhler
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 160
Ogni famiglia ha storie che i nonni tramandano ai nipoti e altre che invece non si raccontano. Tommaso di queste storie ne ha due, ed entrambe affondano le loro radici in un bosco. Il passato del nonno paterno Edoardo, nome di battaglia Dado, è un intrico di ricordi bisbigliati, in cui ci si addentra piano, per paura di perdersi. Tornare insieme a lui nei boschi dove si è nascosto da ragazzo significa ripercorrere quei sentieri su cui si è combattuta la storia italiana, dove migliaia di partigiani hanno rischiato la vita, ribellandosi ai fascisti per riscrivere il futuro del nostro Paese. Ed è sempre in un bosco, nella Val Pellice, che Tommaso ritrova le tracce di un'altra storia familiare che rischiava di rimanere perduta: quella dello zio materno Gianpaolo, morto poco più che ventenne, dopo aver deciso di togliersi la divisa dell'esercito, diventando un ribelle per un dovere di libertà, democrazia e parità. Oggi, lungo il cammino tracciato da Dado e Gianpaolo, cammina Tommaso, per raccontarci che ciascuno di noi può dare il proprio contributo per cambiare in meglio il mondo in cui vive. Età di lettura: da 10 anni.
Cecilio Arpesani. Un ingegnere tra storicismo e modernità
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 144
«Il Centro Di Alti Studi sulle Arti Visive (CASVA) di Milano custodisce un prezioso patrimonio di studio grazie al quale è possibile approfondire diversi ambiti dell'architettura, del design, della grafica e delle arti figurative. Questa collana di quaderni, che attesta la ricchezza documentaria di questo importante istituto milanese, si arricchisce di questa nuova pubblicazione, dedicata a Cecilio Arpesani, architetto e ingegnere appartenente alla generazione di professionisti milanesi nati negli anni Cinquanta dell'Ottocento. Questo volume rappresenta un'interessante opportunità di conoscenza della figura di Arpesani, la cui attività professionale, nell'ambito culturale tra Ottocento e Novecento, viene analizzata attraverso il materiale documentale del suo archivio» (dalla prefazione di Tommaso Sacchi). Presentazione di Maria Fratelli. Introduzione di Elisabetta Pernich.
El barchett de vaver (Il battello di Vaprio)
Camillo Cima
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2023
pagine: 108
«[...] L’idea di cercare questa commedia mi è venuta grazie al prof. Edo Bricchetti che, in uno dei suoi numerosi libri sul Naviglio della Martesana, consigliava di leggerla perché simpatica, frizzante, divertente. L’ho trovata alla Sormani, in una edizione originale del 1870 e, senza pensare alle difficoltà, mi sono messo a tradurla assieme a mia moglie Angela: due mesi di lavoro intenso e difficile. Quando abbiamo finito, con l’aiuto “parziale” di un dizionario, ci siamo resi conto che ci voleva un esperto di dialetto. A quel punto mi sono rivolto al Circolo Filologico Milanese: cosa c’era di meglio a Milano per il mio scopo? Ed è così che ho conosciuto la prof. Marina Scovenna, con la quale è nata da subito una perfetta intesa, con la volontà di perfezionare il lavoro e portarlo a termine nel migliore dei modi, proponendo la versione originale in milanese (nella grafia dell’epoca per non violare l’autenticità del testo) e la traduzione italiana a fronte. [...]» (dalla presentazione di Giuseppe Carfagno e Marina Scovenna)
Il mio Grand Tour. Storie di luoghi, di arte e di ansia
Cristina Fogazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2022
pagine: 239
"...quando piano piano ho cominciato a staccarmi dalla mia tana sicura avevo una mappa mentale di posti che volevo vedere, una mappa della vita che mi sarei ripresa. In questo libro ci sono alcuni di questi luoghi, simboliche bandierine messe su una cartina di un mio personale piano di conquista del mondo". "Può un'estetista scrivere un libro che parla di luoghi d'arte?", si chiede l'autrice nella sua introduzione prevenendo intelligentemente le eventuali obiezioni di qualche trombone. Ma forse non tutti sanno che Cristina Fogazzi, meglio nota come l'Estetista Cinica, beauty influencer da 1 milione di follower, è una appassionata di arte - in particolare contemporanea, di cui è anche collezionista - sin dai tempi dell'università, quando l'ha studiata con il professor Luciano Caramel. Solo negli ultimi anni, però, in particolare dal 2020, ha deciso di condividere con le sue fan questa grande passione fino a quel momento tenuta privata facendosi ambassador di un'operazione culturale di grandissimo valore: quella di far conoscere - in tempi di pandemia - le straordinarie bellezze del nostro Paese. Con il suo truck rosa nelle scorse estati ha percorso la penisola in lungo e in largo andando alla scoperta dei musei meno noti della provincia italiana, rivelandosi una divulgatrice raffinata e molto, molto competente. In questo libro ha raccolto una quarantina di luoghi del cuore, un poco al di fuori delle rotte del classico Grand Tour, raccontati come solo lei sa fare, scelti tra quelli più intimamente legati alla sua autobiografia di "viaggiatrice ansiosa" e tra i più difficili da instagrammare. Il messaggio è chiaro: vanno rigorosamente visitati di persona "perché dal vivo è sempre tutto meglio", chiosa Cristina. Un racconto sincero e appassionato, a tratti commovente, di come la bellezza possa davvero salvarci o comunque renderci esseri umani migliori. E sì, la risposta è sì: un'estetista può scrivere un libro che parla di arte.
Performing PAC. Take me to the place I love. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 112
L'edizione di Performing PAC 2022 è dedicata al rapporto tra arte contemporanea e natura: l'idea è di tracciare – attraverso video, fotografie, installazioni e una piccola mostra flashback – l'interazione tra esseri viventi, ambienti, luoghi, paesaggi e immagine nella pratica e nella ricerca artistica contemporanee. Analogamente alle edizioni precedenti (Performance, 2018; De Genere, 2019; Made of Sound, 2020) il punto d'avvio è l'Archivio del PAC, scandagliato per rileggere e ricostruire, grazie ai documenti e alle fotografie conservati, alcune mostre significative nella storia dell'istituzione. Il titolo di quest'anno richiama un'intervista a Long del 1 luglio 2003 pubblicata sulla rivista “The Art Newspaper”. Alla domanda sul criterio di scelta delle mete delle sue leggendarie camminate, l'artista rispose: “l'amore per un determinato luogo”; ma, più precisamente, Take me to the place I love strizza l'occhio alle parole di Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers nel celebre brano Under the Bridge, dove il cantante chiede “di essere portato nel luogo che ama”, la Los Angeles dei suoi affetti, per superare uno dei periodi più bui della sua vita. Con la partecipazione di: Dorothy Cross, Lara Almarcegui, Marta Dell'Angelo, Ettore Favini e Antonio Rovaldi, Flatform, Richard Long, Francesco Simeti, Melanie Smith, Ilaria Abbiento. Prefazione di Tommaso Sacchi e Domenico Piraina.
Vite parallele
Salvatore Incorpora, Francesco Messina
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 44
«Per queste festività lo Studio Museo Francesco Messina offre ai visitatori una mostra che mette a confronto due maestri coevi che, pur nella loro visione artistica e stilistica totalmente diversa, seppero intessere un intenso dialogo sui temi e il senso dell'arte. Entrambi condivisero il legame con la piccola cittadina ai piedi dell'Etna, Lin-guaglossa, dalla quale giungono oggi in prestito le opere di Salvatore Incorpora che dialogano con quelle di Francesco Messina nel luogo che quest'ultimo scelse come suo studio. Uno stile più classico quello di Messina al quale fa da contrappunto quello espressionista di Incorpora capace di suscitare emozioni nei confronti dei suoi soggetti prediletti: quell'umanità fiera costretta a cercare fortuna altrove, i vinti di Giovanni Verga. I dipinti, le sculture e i presepi di Salvatore Incorpora qui esposti, seppure nella loro multiformità, sono dominati dal colore e dal tratto dinamico, ed è interessante la capacità dell'artista di trovare spunti espressivi anche in materiali eterogenei che egli utilizza specialmente per realizzare i suoi presepi, piccoli microcosmi che rivelano la vita quotidiana della Sicilia della metà del Novecento. La prima retrospettiva milanese dedicata a Salvatore Incorpora non poteva quindi che aver luogo proprio allo Studio Museo Francesco Messina, un Museo che porta avanti la sua vocazione di spazio di confronto e dialogo tra le opere dello scultore siciliano milanese d'adozione e diversi artisti, dai maestri del Novecento sino ai talenti contemporanei.» (Dalla Prefazione di Tommaso Sacchi)