Libri di Stefano Roascio
Patrimonium Appiae. Depositi emersi
Libro: Libro in brossura
editore: Società Archeologica
anno edizione: 2022
pagine: 632
Una profonda e puntuale rilettura dello straordinario patrimonio archeologico del territorio romano, solcato dalle vie Appia, Latina ed Ardeatina, ha dato origine alla prima mostra archeologica specificamente indirizzata a studiare ed illustrare tale ambito. La scelta dei siti e l’esposizione dei materiali, in prevalenza provenienti dai depositi e mai studiati prima, è pensata su base topografica, seguendo le antiche vie che, miglio dopo miglio, progressivamente si allontanavano dalla città. La visione è ampiamente diacronica, di lungo periodo, e ha l’obiettivo di mettere in luce i caratteri degli insediamenti e del rapporto dell’uomo con le risorse ambientali a partire dall’età pre/protostorica, fino al tardo medioevo, se non oltre. È una esposizione non tanto di capolavori artistici, che pure impreziosiscono le collezioni di molti musei europei, ma di piccoli frammenti di passato, che contribuiscono a ritessere nuove relazioni interpretative della storia e del paesaggio.
Misurare la Terra. Un'epigrafe napoleonica dai Musei Vaticani al Mausoleo di Cecilia Metella
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2021
pagine: 176
Il fortunato ritrovamento di una preziosa epigrafe geodetica napoleonica nei depositi dei Musei Vaticani, un tempo collocata sul fronte del Mausoleo di Cecilia Metella, ha dato origine a un progetto espositivo incentrato sul prestigioso monumento in epoca moderna. Il complesso di Cecilia Metella connota in modo forte e visibile il paesaggio della Campagna Romana e costituisce un palinsesto che, dal periodo augusteo, si spinge fino all'epoca moderna, quando il mausoleo è preso come punto di riferimento spaziale per la costruzione della cartografia dallo Stato Pontificio, fino al Regno d'Italia, e per le misurazioni del Meridiano Terrestre. La mostra, che si articola tra Cecilia Metella e la vicina villa di Capo di Bove, analizza il connubio tra scienza, arte e archeologia, fornendo nuove e inedite chiavi interpretative per comprendere i molteplici valori culturali di un complesso monumentale unico nel suo genere, nel volgere del periodo storico che va dalla metà del secolo XVIII alla metà del XIX.
Le sculture ornamentali «veneto-bizantine» di Cividale. Un itinerario artistico e archeologico tra oriente e occidente medievale
Stefano Roascio
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2011
pagine: 256
Il volume è frutto di un'ampia ricerca che illustra e analizza l'apparato scultoreo medievale conservato al Museo Nazionale di Cividale del Friuli, sia dal punto di vista storico-artistico che archeologico e architettonico. L'orizzonte cronologico si situa tra il XII e il XIII secolo. Vengono prese in esame le decorazioni di patere, formelle, cornici marcapiano con numerose varianti, usate come elementi architettonici; le decorazioni richiamano a legami con il vicino e medio Oriente attraverso la mediazione del mondo bizantino e arabo. A questo apparato iconografico non sono escluse le ceramiche usate come bacini. Una parte significativa della ricerca è dedicata all'analisi dei materiali, marmi e pigmenti storici, che ha rivelato una ricca gamma cromatica insieme anche all'uso del lapislazzulo. L'analisi dei materiali e altre considerazioni archeologiche e topografiche hanno permesso di ipotizzare che le sculture di Cividale siano ciò che resta del prestigioso palazzo patriarcale voluto da Paolino d'Aquileia all'inizio dell'VIII secolo e abbattuto nel XVI.