Libri di Stefano Jacini
La cuoca di Radetzky
Stefano Jacini
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 224
Milano, anni trenta e quaranta dell’Ottocento. Un misterioso personaggio, fuori dal tempo e dallo spazio, un io narrante cui è facile affezionarsi perché indiscreto, arguto, profondo conoscitore della commedia umana, si trova a commentare fatti storici più o meno noti e vicende private della Milano asburgica. Tra cui quelle del feldmaresciallo Josef Radetzky – controverso eroe austriaco tra i principali artefici delle vittorie contro Napoleone, nonché responsabile di impiccagioni e fucilazioni di rivoluzionari – e della sua cuoca e amante Giuditta, giovane di origine contadina dotata di un notevole senso dello humour. Insieme alla loro storia, lei poco meno che trentenne, lui ormai prossimo ai settanta, si intrecciano quelle di nobili famiglie milanesi, nei palazzi, nei caffè alla moda, nei salotti frequentati da figure di spicco, da Manzoni a Balzac, da Giusti a Rossini, da Liszt al giovane Verdi. Con la leggerezza e l’ironia che da sempre lo contraddistinguono, Stefano Jacini firma un romanzo fresco ed esilarante, che è allo stesso tempo un excursus puntuale delle vicende che hanno contrassegnato il nostro paese, in particolare Milano, prima e durante il Risorgimento, e disegna un panorama politico dove monarchie rivali temono i repubblicani più del nemico sul campo di battaglia, il patriottismo è utilizzato dai potenti per il loro interesse, i cattivi maestri mandano allo sbaraglio i giovani idealisti a costo della vita, eppure è già nell’aria l’idea di una federazione di Stati europei. "La cuoca di Radetzky" è l’affresco di un’umanità di altri tempi mossa, nel bene e nel male, dagli stessi sogni di oggi.
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Erich Maria Remarque
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2016
pagine: 248
Kantorek è il professore di Bäumer, Kropp, Müller e Leer, diciottenni tedeschi quando la voce dei cannoni della Grande Guerra tuona già da un capo all'altro dell'Europa. Ometto severo, vestito di grigio, con un muso da topo, dovrebbe essere una guida all'età virile, al mondo del lavoro, alla cultura e al progresso. Nelle ore di ginnastica, invece, fulmina i ragazzi con lo sguardo e tiene così tanti discorsi sulla patria in pericolo e sulla grandezza del servire lo Stato che l'intera classe, sotto la sua guida, si reca compatta al comando di presidio ad arruolarsi come volontari. Una volta al fronte, gli allievi di Kantorek - da Albert Kropp, il più intelligente della scuola a Paul Bäumer, il poeta che vorrebbe scrivere drammi - non tardano a capire di non essere affatto "la gioventù di ferro" chiamata a difendere la Germania in pericolo. La scoperta che il terrore della morte è più forte della grandezza del servire lo Stato li sorprende il giorno in cui, durante un assalto, Josef Behm - un ragazzotto grasso e tranquillo della scuola, arruolatosi per non rendersi ridicolo -, viene colpito agli occhi e, impazzito dal dolore, vaga tra le trincee prima di essere abbattuto a fucilate. Nel breve volgere di qualche mese, i ragazzi di Kantorek si sentiranno "gente vecchia", spettri, privati non soltanto della gioventù ma di ogni radice, sogno, speranza.
Io «credo nella libertà, credo nella democrazia». Diario 1943-1952
Stefano Jacini
Libro: Libro rilegato
editore: Allemandi
anno edizione: 2025
pagine: 824
L'edizione del "Diario 1943-1952" di Stefano Jacini rende disponibile una fonte inedita, autentica e vivissima su vicende e protagonisti della storia italiana dal crollo del regime fascista ai primi anni della Ricostruzione. Stefano Jacini (Milano 1886 - Milano 1952) è stato uno dei padri costituenti della Repubblica. Esponente di spicco della Democrazia Cristiana, pubblicista e storico, fu il primo presidente della Cassa di risparmio delle provincie lombarde dopo la Liberazione; nel secondo dopoguerra, inoltre, viene nominato ambasciatore straordinario in Argentina per la conclusione del trattato sull'emigrazione del 1947, membro del Consiglio d'Europa, di cui divenne uno dei vicepresidenti, nonché rappresentante della Repubblica Italiana presso l'UNESCO. Dalle pagine del Diario affiorano certo eventi storici e personaggi celebri, non solo italiani, ma anche la vita quotidiana dell'autore, i familiari, gli amici di una vita di relazioni significative. Le 1300 schede biografiche dei soggetti citati - figure storiche, anche molto note, ma pure donne e uomini totalmente sconosciuti agli inventari biografici - guidano nella comprensione di un periodo che ha segnato a fondo la storia del nostro Paese.
Opere fantasma. Due racconti musicali
Stefano Jacini
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2025
pagine: 216
Due racconti ironici ed eleganti ispirati ai due grandi geni dell’opera dell’Ottocento. Il primo ruota intorno a una circostanza vera: Giuseppe Verdi avrebbe voluto comporre un’opera sul Re Lear di Shakespeare, e ne aveva commissionato anche il libretto, senza però mai scrivere una nota. Nel racconto s’immagina il personaggio del Fool, il Buffone, perno della tragedia, che compare a Verdi sperando di convincerlo a riprendere il progetto. Con questo pretesto, si racconta la vita a Sant’Agata, Giuseppina Strepponi autorevole padrona di casa, le visite di Arrigo Boito, dei giornalisti che vengono a intervistare il maestro, i primi passi per programmare Falstaff, la vita culturale in Italia a fine Ottocento. Il secondo si dipana a partire dalla trama del poema di Tristano e Isotta; la leggenda da cui Richard Wagner trasse il soggetto per uno dei suoi massimi capolavori. Si visita un fantastico Isotterio, il museo che Tristano aveva costruito per raccogliere cimeli del suo amore con Isotta la Bionda. Alla cassa c’è Isotta dalle Bianche Mani, unica moglie di Tristano che fa da cicerone, ma che trama vendetta. Il racconto dell’amore boccaccesco degli amanti, delle lotte di Tristano con draghi o perfidi cavalieri, sono disturbati dalla misteriosa presenza di un compositore che sta progettando un’opera sulla coppia. E che fugge quando scopre che la leggenda è molto diversa dalla tragedia di amore e morte che si immagina.
Il collezionista di suoni
Stefano Jacini
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2009
pagine: 158
Cosa può rendere eccitante un ballo in maschera se non un delitto? A crepare pugnalato senza un grido è un collezionista abbiente amico del protagonista, Pinuccio d'Alpone, discendente di casata ricca di terre e di ville. Simpatico e viziato, Pinuccio, colto, appassionato d'opera, frivolo e scialacquatore, propenso a passare da un matrimonio all'altro, ha una singolare mania: registrare i rumori di tutto quello che accade sotto il suo naso. Cosa questa che rivela dettagli di ciò che è successo al ballo e succederà dopo, in modo che ogni istante rivive in un suo doppione sonoro, svelando particolari che altrimenti sarebbero sfuggiti a chiunque. Mentre la polizia indaga, Pinuccio non rinuncia alla sua vita da eccentrico perdigiorno che, oltre alla passione per i suoni e per le belle donne, prevede occasionali momenti di relax in una sorta di mondo parallelo, una specie di parco giochi per adulti dove avvengono finti viaggi spaziali, crolli di torri gemelle, avventure in terre esotiche. L'atmosfera è lieve e giocosa, da melodramma rococò rivisitato in chiave ironica, all'insegna del tempo che fugge.
La dama di Rue de Vaugirard
Stefano Jacini
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 240
Gli amori e i matrimoni di un’elegante e furba signora s’intrecciano in un vortice narrativo, incurante degli sbalzi temporali, con gli anni francesi di Gioachino Rossini e la scoperta di una sua lettera a un’amante molesta. Tutto accade o viene evocato a Parigi, a un passo dai Giardini del Lussemburgo, dove l’autorevole proprietaria di una crêperie è depositaria dei pettegolezzi e delle memorie storiche del quartiere, un tempo dominio dei Tre Moschettieri, oggi frequentato da un aspirante scrittore, un portinaio impiccione, una deliziosa storica dell’arte dai capelli ramati e un perdigiorno convinto che le anime dei defunti finiscano di morire dentro i vivi. Prende così forma un’ironica trama gialla, alla quale contribuiscono il furto di una spada che pare sia quella di Athos, un tappeto che nei disegni forse nasconde la mappa di un tesoro, il ritratto di una misteriosa viaggiatrice al quale chissà perché è stata tagliata la firma e un paio di delitti risolti da un invisibile commissario fumatore di pipa. Ogni elemento, ogni personaggio trova la sua ragion d’essere nel piacere di raccontare a ruota libera, di seminare ammiccamenti al solo scopo d’invitare al sorriso sulla commedia umana.
Mefisto valzer
Stefano Jacini
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 160
Alla villa ci si arriva in carrozza e su stretto invito del padrone di casa, che però nessuno conosce. Chi sia, lo si scoprirà passo a passo. Dodici gli ospiti, accuditi da un maggiordomo fidatissimo, invitati a raccontare le loro storie sul palcoscenico di un piccolo teatro. Un intreccio di narrazioni, di piccoli e grandi segreti, talora frivoli, talora capaci di sfiorare i massimi sistemi, ma sempre con leggerezza, ironia e irriverenza. Sullo sfondo un giardino fuori dal tempo con statue e fontane, dove un fiore appena colto viene istantaneamente sostituito da uno che sboccia, i tramonti sono effetti speciali, le apparizioni si confondono con la realtà in una languida atmosfera horror.
L'invidia degli dei
Stefano Jacini
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 176
Un anello di fidanzamento gettato nel lago scombina i destini di due nobili milanesi collezionisti d'arte, di una giovane bibliotecaria in preda all'amour-passion costi quel che costi, di uno scapolo impenitente alle prese col sorriso di una brunetta, di un medico illuminista e di un prezioso ritratto di Ludovico il Moro misteriosamente trafugato. Sullo sfondo la Milano fra le due guerre mondiali, le serate alla Scala con Toscanini, le bombe all'Hôtel Diana, alla Fiera Campionaria, al Caffè Cova, l'avanzata del fascismo e del nazismo, la buona società lombarda troppo assorta in eleganti frivolezze per ascoltare i rumori e i fragori della Storia. Una sarabanda affidata a un narratore inumano, cinico e scanzonato, che si fa beffe di tutto e di tutti.
Tu non nascesti audace
Stefano Jacini
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2014
pagine: 210
I segreti di un diario interrotto alla vigilia della prima guerra mondiale, i fantasmi di una villa patrizia durante gli ultimi mesi della seconda, le farneticazioni di un misterioso ficcanaso che abita su un lampadario. Per evocare in tono leggero e beffardo cinquant'anni di disastri europei. Protagonista un gentiluomo indolente alle prese con due amanti, con sfollati litigiosi che gli occupano la casa avita, un prete d'assalto, sovversivi maldestri che sfidano i caporioni di Salò. Fino a un colpo di scena che solo il caso è capace d'inventare.
Dio e monsieur Divan
Stefano Jacini
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2011
pagine: 202
Una sovversiva tesi teologica farà tremare il Vaticano, ne è autore Costantin Cirali, vescovo di Smirne, terrorista di Dio in incognito, bon vivant e appassionato di lirica, capo di un manipolo di spiriti ribelli. Di qui prende l'avvio una commedia umana dove le riflessioni sul Bene e sul Male s'intrecciano con divagazioni salottiere, intrighi amorosi, vendette. Comprimari l'io narrante confinato in una villa patrizia in disfacimento, un sarto apocalittico, un monsignore maneggione, una giovane cantante dalle lunghe cosce, un finanziere fedifrago e la sua bella moglie che alleva cavalli da corsa. Sullo sfondo una città di provincia di fantasia ma non tanto, con il teatro dell'opera, i caffè, il circolo della buona società e quello dei melomani, le speculazioni edilizie nascoste dietro i luoghi di culto e altre sordide amenità.
La Svetlana
Stefano Jacini
Libro: Libro in brossura
editore: Tropea
anno edizione: 2005
pagine: 251
Un appassionato di Alta Fedeltà è disturbato, durante i suoi ascolti musicali, da una voce misteriosa che di tanto in tanto esce dagli altoparlanti. Ritenendola l'interferenza di un radioamatore, si mette a caccia del presunto responsabile inoltrandosi in un itinerario ossessivo che lo porta a incrociare le storie di un giovane loggionista destinato a finire ucciso durante uno spettacolo lirico, un professore di Storia bizantina dalle passioni proibite, un velenoso critico musicale, un commissario appassionato di libretti d'opera. L'inchiesta presto s'imbatte in un secondo delitto, ma l'intreccio giallo rimane sullo sfondo lasciando la ribalta alla musica, vera prima donna del romanzo.

