Libri di Stefania Mabellini
La tutela dei beni culturali nel costituzionalismo multilivello
Stefania Mabellini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 320
Dalla fine degli anni '90 del secolo scorso, superando un lungo letargo, la materia dei beni culturali vive una condizione di entropia. Per un verso, emerge vistosamente il poliedrico ruolo del "privato": dalle dismissioni alle sponsorizzazioni. Per l'altro, si fa centrale il rapporto con il diritto internazionale e quello dell'Unione Europea, i quali, "infiltrandosi" nell'ordinamento nazionale, lo costringono a fare i conti con opzioni assiologiche non sempre coerenti con il tessuto normativo interno. A complicare lo scenario, si aggiunge la "rivoluzione digitale", con cui il patrimonio culturale deve sempre più intensamente confrontarsi. In questa prospettiva il libro ripercorre gli istituti di tutela dei beni culturali, sottoponendoli ad indagine con la "lente" della Costituzione italiana, nella consapevolezza che neanche quello culturale può, a buon diritto, continuare a considerarsi un terreno davvero autoreferenziale, riservato in via esclusiva alla volontà sovrana degli Stati.
La libertà dell'arte fra continuità e metamorfosi. Una prospettiva costituzionale
Stefania Mabellini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 312
Obiettivo del presente volume è indagare il fenomeno artistico nella sua declinazione di libertà costituzionalmente protetta. A partire dal riconoscimento che l'esplicita previsione della libertà d'arte nell'art. 33 della Costituzione sia volta ad offrire una garanzia rafforzata all'espressione artistica - che, più di altre manifestazioni del pensiero, è storicamente connotata da un carattere dissacrante e anticonformistico -, l'ulteriore interrogativo con cui è necessario confrontarsi riguarda cosa renda "artistica" una espressione del pensiero. Una problematica, questa, di fronte alla quale le categorie giuridiche scontano, com'è evidente, una inevitabile incompletezza, con il rischio di rendere l'arte più vulnerabile di fronte alle diverse forme di censura, le quali, peraltro, possono provenire tanto dai pubblici poteri quanto dai soggetti privati. Inoltre, la multiculturalità che innerva sempre più intensamente le società contemporanee espone l'espressione artistica - laddove essa si avventuri su terreni particolarmente sensibili per la morale o la religione - ad ulteriori conflitti, radicalizzati anche in conseguenza dell'effetto moltiplicatore ed aggregatore delle comunità di interessi prodotto dai social media. Nondimeno, proprio dalla "Rete", nonché dai recentissimi sistemi di Intelligenza Artificiale, in costante sviluppo, giungono ulteriori, inattese sfide, i cui esiti paiono al momento non compiutamente pronosticabili. Misurandosi con queste - vecchie e nuove - tematiche il volume propone, dunque, un percorso per l'identificazione della dimensione costituzionale dell'arte.
L'emergenza pandemica e l'impatto sul diritto pubblico: innovazione e prospettive future
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2022
pagine: 360
Il Volume intende proporre una riflessione, sviluppata da dottori e dottorandi del Dottorato di ricerca in Diritto pubblico dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, sugli effetti sistemici che sono conseguiti all’emergenza pandemica da Covid-19. La lettura che ne scaturisce è a tutto tondo, riflettendo la multidiscipli - narietà del Dottorato, che abbraccia i diversi settori del diritto pubblico: dal diritto costituzionale al diritto amministrativo e tributario; dal diritto internazionale al diritto dell’Unione europea e della navigazione; dal diritto penale alla procedura penale; dalla filosofia del diritto alla storia del diritto pubblico. Il terzo Quaderno, conformemente ai precedenti, è arricchito dai contributi tratti da due lezioni magistrali tenute nell’ambito del corso di dottorato. I contributi sono sottoposti a referaggio secondo quanto stabilito dal Regolamento della Serie.
Identità culturale e dimensione territoriale delle regioni in Europa
Stefania Mabellini
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2008
pagine: XVI-158
La legislazione regionale. Tra obblighi esterni e vincoli nazionali
Stefania Mabellini
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2004
pagine: X-230
La tutela dei beni culturali nel costituzionalismo multilivello
Stefania Mabellini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 288
Per sessant'anni l'assetto dei beni culturali ha accompagnato, pressoché inalterato, l'evoluzione dello Stato italiano. Neanche la considerazione che la Costituzione repubblicana, al suo art. 9, comma 2, abbia elevato la tutela del patrimonio storico e artistico della Nazione a principio fondamentale ha influito sul corso della disciplina, la quale ha “galleggiato”, tal quale, nella nuova cornice costituzionale. L'approvazione, alla fine degli anni '90 del secolo scorso, del Testo unico in materia di beni culturali e ambientali ha chiuso un ciclo, inaugurando una nuova stagione normativa, che ha trovato il suo apice – ma non certo la sua conclusione – nel Codice dei beni culturali e paesaggistici del 2004: al lungo letargo è, così, seguita una fase di apparente entropia. Due, in particolare, le questioni attualmente sul tappeto. In primo luogo, si affianca, a quello della tutela, il fronte della valorizzazione, che, anche sull'onda del principio di sussidiarietà, chiama in causa il poliedrico ruolo del “privato”: dalla dismissione del patrimonio culturale pubblico all'ammissione dei “privati” alle attività di gestione, fino al concorso finanziario privato sotto forma di “sponsorizzazioni” e “mecenatismo”. Inoltre, quanto mai ineludibile è il nodo del rapporto con il diritto internazionale e quello dell'Unione Europea, i quali, “infiltrandosi” nell'ordinamento nazionale, lo costringono a fare i conti con opzioni assiologiche non sempre coerenti con il tessuto normativo interno. Si pensi alla problematica accezione anche immateriale del “patrimonio culturale”, nonché alla controversa tutela del possessore nelle ipotesi di traffico illecito di beni culturali. È in questa prospettiva che il libro ripercorre gli istituti di tutela dei beni culturali, sottoponendoli ad indagine con la “lente” della Costituzione italiana, pur nella consapevolezza che neanche quello culturale – terreno sul quale tradizionalmente si registra un'accentuata “gelosia” nazionale – può a buon diritto continuare a considerarsi un terreno davvero autoreferenziale, riservato in via esclusiva alla volontà sovrana degli Stati.
La tutela dei beni culturali nel costituzionalismo multilivello
Stefania Mabellini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XI-249
Per sessant’anni l'assetto dei beni culturali ha accompagnato, pressoché inalterato, l'evoluzione dello Stato italiano. Neanche la considerazione che la Costituzione repubblicana, al suo art. 9, comma 2, abbia elevato la tutela del patrimonio storico e artistico della Nazione a principio fondamentale ha influito sul corso della disciplina, la quale ha "galleggiato", tal quale, nella nuova cornice costituzionale. L'approvazione, alla fine degli anni '90 del secolo scorso, del Testo unico in materia di beni culturali e ambientali ha chiuso un ciclo, inaugurando una nuova stagione normativa. Al lungo letargo è seguita una fase di apparente entropia: un susseguirsi convulso di interventi normativi che non sembra ancora destinato ad arrestarsi e che ha conferito alla legislazione dei beni culturali il carattere della palpabile instabilità. Ad accrescere la quale concorre, sempre più incisivamente, il condizionamento esercitato dal diritto internazionale e da quello dell'Unione europea, i quali, "infiltrandosi" nell'ordinamento nazionale, lo costringono a fare i conti con opzioni assiologichE non sempre coerenti con il tessuto normativo interno.
Appunti di legislazione dei beni culturali
Stefania Mabellini
Libro
editore: Libellula Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 192
Il volume intende illustrare la dimensione costituzionale della disciplina dei beni culturali, dando conto delle più recenti problematiche poste sul tappeto, dalla spinosa questione della "privatizzazione" dello statuto proprietario del patrimonio culturale a quella della ammissione dei "privati" alle attività di gestione dei servizi culturali, questioni divenute di pressante attualità e quanto mai ineludibili, tanto più alla luce della dichiarata esigenza di perseguimento degli obiettivi di risanamento della finanza pubblica. Nel volume si esamina, inoltre, il contributo offerto, oltre che dal Legislatore statale, dagli altri attori protagonisti: le Regioni, in primo luogo, le cui competenze vengono indagate dalla luce della riforma costituzionale del 2001, ma anche l'Unione europea, in cui, superato il "silenzio" originariamente riscontrabile nei Trattati istitutivi, si registra un progressivo aumento di interesse per la materia culturale.

