Libri di Stefania Ecchia
L'imprenditore nella storia. Dal mercante medievale al moderno uomo d'affari
Mark Casson, Catherine Casson
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 240
L'imprenditorialità è un tema che suscita grande interesse, la cui esplorazione storica rimane tuttavia ancora incompleta, specialmente se ci si riferisce al periodo antecedente alla nascita delle grandi imprese moderne. Anche lo studio dell'essenza e del ruolo dell'imprenditore non ha ancora ricevuto l'attenzione che merita. Questo volume approfondisce il tema dell'imprenditorialità da una prospettiva di lungo periodo, valutando il suo sviluppo e l'influenza che ha avuto sul sistema economico e sociale nel corso dei secoli. Attraverso l'esame di casi studio emblematici, mira a far comprendere pienamente la centralità del ruolo degli imprenditori come agenti di trasformazione e innovazione, offrendo spunti preziosi di riflessione su come queste figure visionarie abbiano generato progresso e prosperità.
L'Italia nei rapporti con le grandi potenze e l’Impero ottomano nell’età della sinistra storica. Diplomazia, finanza e investimenti ferroviari
Stefania Ecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: 152
All'epoca della prima ondata del processo di globalizzazione, precedente alla Prima Guerra mondiale, quando le potenze europee concorrevano per integrare l'Impero ottomano nell'economia capitalistica occidentale attraverso una politica di investimenti infrastrutturali, in particolare nel campo ferroviario, l'Italia fu l'unica nazione che non riuscì ad ottenere dall'Impero concessioni per la costruzione e la gestione di linee ferrate. Il volume fa emergere le ragioni di questo fallimento individuandole principalmente nelle strategie politico-diplomatiche messe in atto durante il periodo della sinistra storica, in particolare dal Ministro Crispi e dall'Ambasciatore italiano a Costantinopoli, Blanc. Mentre Germania, Francia, Inghilterra e Austria davano vita a consorzi bancari transnazionali in grado di raccogliere le risorse di capitali necessarie per finanziare le imprese ferroviarie, l'Italia, incastrata in una visione di alleanze di matrice proto-imperialistica, si affidò alla sola arte della sua diplomazia per supportare le iniziative degli imprenditori italiani, le quali, però, senza un adeguato supporto finanziario, rimasero a un livello di pura progettualità.

