Libri di Silvia Mondino
Diversità culturali e best interest of the child. I giudici italiani e i genitori marocchini tra enunciati di diritto e rappresentazioni normative
Silvia Mondino
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2017
pagine: 157
Il testo descrive le “rappresentazioni sociali normative” (da intendersi come le mappe mentali comuni che condizionano l’interiorizzazione delle norme) di un campione di genitori marocchini e di un campione di giudici minorili italiani in relazione a quella clausola generale che i giuristi chiamano “best interest of the child”. L’ipotesi di ricerca che viene qui avanzata è che il modo di concepire e di utilizzare cognitivamente tale clausola da parte dei due gruppi di attori oggetto della ricerca condizionino il modo in cui le norme italiane in materia di esercizio, di limitazione e di decadenza della potestà genitoriale sono applicate. Ciò consentirà di evidenziare se le rappresentazioni che le persone impiegano a livello implicito possano rischiare di comportare l’inefficacia di alcuni provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria.
In cammino verso l'essenziale. Un appello ai giovani
Abbé Pierre
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2008
pagine: 168
Il 1° febbraio 1954, durante uno degli inverni più freddi del dopoguerra, l’Abbé Pierre rivolge un appello radiofonico ai francesi di buona volontà, dando avvio a quella che fu definita l’«insurrezione della bontà» e alla sua battaglia contro l’emarginazione e la povertà nelle nostre città e nel mondo. Dopo cinquant’anni l’Abbé Pierre, ormai novantenne, si rivolge alle giovani generazioni e le invita a una nuova rivoluzione, capace di assicurare all’umanità intera un’autentica prospettiva di futuro. Egli conosce i loro tormenti interiori e il loro desiderio di costruire qualcosa di duraturo e profondo, la loro difficoltà a ribellarsi a un modo omologato di vedere le cose e a trovare altre strade, i problemi concreti che assillano le famiglie, le ingiustizie che dividono il mondo e le società, e indica una rotta diversa. Ognuno di noi, con il suo lavoro e il suo impegno, può costruire un mondo migliore, semplicemente facendo bene ciò che deve. Ma è anche necessario che si instauri un ordine delle cose più equo, che preveda una reale condivisione delle risorse e delle ricchezze. Il futuro dell’Uomo e della Terra dipende in buona misura dalla volontà di costruire giorno dopo giorno una più equilibrata convivenza tra ricchi e poveri, tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Solo questo ci consentirà di controllare i grandi spostamenti di popolazioni che assillano e mettono in crisi le nostre società ricche e fiorenti e che, senza una decisa sterzata delle politiche economiche mondiali, non potranno che intensificarsi.

