Libri di Saverio Strati
È il nostro turno
Saverio Strati
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 256
È il nostro turno è il racconto di una generazione sospesa tra sogni e necessità, tra il desiderio di emancipazione e il peso delle radici. Il protagonista, giovane studente fuori sede, affronta le inquietudini del suo tempo: la povertà, l’ansia del futuro, l’amore mai davvero dichiarato e la ricerca di un ruolo nella società. Nel suo percorso di crescita le pulsioni del corpo si mescolano alle tensioni dell’anima. La bellezza sfuggente della giovane Negrini lo attrae e lo confonde, mentre la sensualità matura della signora Luisa si insinua nei suoi pensieri come una tentazione proibita. Il desiderio diventa un’ossessione silenziosa, un conflitto tra il bisogno di controllo e la forza primitiva degli impulsi. Tra le strade di una città anonima, gli incontri e i confronti con amici, inquilini e compagni di studio si intrecciano in un percorso di crescita irto di contraddizioni e speranze. Saverio Strati ci regala una narrazione intensa e vibrante, in cui le inquietudini individuali si fondono con quelle collettive, in un’Italia che cerca di risollevarsi tra sogni di riscatto, desideri repressi e ingiustizie che sembrano eterne. Un romanzo di formazione che racconta la fatica di diventare adulti senza tradire sé stessi. Prefazione di Tommaso Labate.
La figlia del mago della pietra bianca
Saverio Strati
Libro
editore: Falzea
anno edizione: 2000
pagine: 32
Giambattista Basile
Saverio Strati
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 1997
pagine: 1072
Tibi e Tàscia
Saverio Strati
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2007
pagine: 304
"... Si fronteggiano due universi: il mondo della necessità e quello della libertà. Il mondo della necessità è fatica, dolore, malattia, quello della libertà si identifica dapprima con il gioco e poi con il benessere. Il mondo della necessità ha spazi striminziti, quello della libertà sconfinati. Tàscia ripeterà il ciclo dei sui genitori, costretta a restare legata alla fatica e alla necessità. Tibi parte e riesce a mutare la sua condizione..."
La marchesina
Saverio Strati
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 224
"La marchesina", raccolta di racconti con la quale Strati esordisce, contiene già i temi portanti dell’intera sua produzione e, in nuce, alcune trame che saranno sviluppate in successivi romanzi. È in queste pagine, dunque, che si avverte lo Strati più fresco, entusiasta del suo cimento letterario, ma già con strumenti efficaci per esprimersi e un vasto campionario di vicende e personaggi che premono per venire allo scoperto. «La Calabria è la scena di un racconto a più voci, di una filosofia che si costruisce come riflessione sulle cose e sul lavoro, sul senso dell’ingiustizia come sull’utopia sottesa e necessaria. Ciascuno dei personaggi esprime una filosofia, la filosofia. Non importa direttamente la ragione di uno; il racconto è il sommarsi dei punti di vista, l’intrecciarsi delle voci diverse, dei timbri, delle ragioni degli altri». (dalla prefazione di Giuseppe Polimeni)
La casa vicino al mare. Vita e morte di Giovanni Migliotta
Saverio Strati, Enzo Paternoster
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 84
Tibi e Tàscia
Saverio Strati
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 332
"C'è forse un altro romanzo italiano così fitto di dialoghi, così impastato di un presente diretto, di concreta quotidianità, di infantile (e dunque assoluta) verità? Ritorna Tibi e Tàscia di Saverio Strati, fitto di cose piccole e necessarie, uno dei più significativi romanzi del nostro Novecento e della letteratura che ha raccontato il mondo com'era, in particolare il mondo contadino. Quel che Tibi e Tàscia apprendono dell'esistenza - la natura e il lavoro, la terra e il paese, i simili e i diversi, i servi e i padroni, la fame e la festa, la prepotenza e l'amore, il femminile e il maschile - non è qualcosa che appartiene solo a loro, riguarda anche i loro coetanei e riguarda l'interezza dell'uomo, nello specifico dell'età del gioco e della scoperta. Ben pochi romanzi italiani sono paragonabili a questo, nella sua capacità di aprirci a un paesaggio completo e complesso, e però affrontato con la balda capacità dei bambini di farlo proprio, di acquisirlo ed esperirlo giorno per giorno, nel variare delle stagioni e nella costanza dei confronti. Questo «romanzo dell'infanzia» scritto da un giovane calabrese che ha potuto accedere agli studi (e all'emigrazione come scoperta e come possibilità) difficilmente chi oggi lo scopre potrà dimenticarlo. Questa scoperta sarà per lui qualcosa di più che la scoperta di un buon romanzo, bensì quella di uno dei più bei romanzi sull'infanzia che si conoscano, degno dei più grandi, ma con una sua diversità tutta nostra, tutta italiana". Prefazione di Goffredo Fofi.
La teda
Saverio Strati
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 228
«Andavamo a Terrarossa, un posto che se ne stava in una galassia di mondi immaginari. Il paese delle tenebre dove la meraviglia dell'elettricità non era ancora giunta e la luce si faceva con la teda, una scheggia di pino resinosa rubata agli alberi delle cime più in alto dell'Aspromonte». Scrive così Gioacchino Criaco immergendosi nella storia e nei personaggi di Saverio Strati. E ancora: «I Cucchi li chiamavano o i Sambali, quelli di Terrarossa, perché cinici come i piccoli del cuculo e induriti come il cuoio: gente di malavita, in giro nella notte a razziare armenti e col coltello alla cinta pronto a sfregiare la faccia». Lo scenario è un luogo tra i più impervi e inaccessibili della montagna calabrese, dove la bellezza della natura fa da contrasto a un paese segnato dalla miseria e dalla disperazione - dall'abbandono di chi lo governa. Lì giungono quattro mastri muratori a costruire le case popolari, impresa a cui tutta la comunità collabora. Ma la farina del tesseramento non arriva mai, a causa degli intrighi mafiosi del podestà, del segretario politico, del medico. E la rabbia serpeggia. I muratori, venuti da fuori, incitano il paese alla rivolta, che divampa in un finale drammatico. "La teda" è il racconto di un mondo ancestrale, rischiarato da una luce arcaica mentre altrove ha già corso il progresso. È la descrizione di un Aspromonte archetipico.
Il selvaggio di Santa Venere
Saverio Strati
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 344
«Mio padre parlava e lavorava. Lavorava come un treno in corsa. Era sempre in moto, anche mentre mangiava il suo pezzo di pane con olive o fichi secchi o frutta. Mangiava, parlava e faceva sempre qualcosa. Tagliava un rametto, aggiustava una vite, toglieva una foglia, portava erba ai conigli, preparava il beverone per i porci. Era bravo a potare, a innestare, a seminare; a mietere non c'era un altro che l'eguagliasse». Inizia così, Il selvaggio di Santa Venere, romanzo apicale di Saverio Strati, Premio Campiello nel 1977. Siamo in Calabria, il racconto alterna i punti di vista di tre generazioni di uomini: di Dominic Arcadi, il più giovane, del padre Leo, del nonno Mico. Centrale e riflessiva è la voce di Leo, colui che è anche figura catartica, disceso e risalito dall'inferno della 'ndrangheta. Ma c'è molto altro, in un continuo travaso e rimescolamento da padre a figlio a nipote di saperi, sentimenti, paure. E scoperte, di se stessi e del mondo. «Quando mi domandano perché mi piace tanto questo libro, scrive Walter Pedullà in limine alla presente edizione dico: per cominciare, la lingua. L'italiano di Strati, oltre a essere scabroso, elettrizzato, policromo dove lo pretende la condizione selvaggia che solo per cominciare è calabrese, è flessibile come giunco, inebriante come un Brunello e vibrante come un serpente in amore». Prefazione di Walter Pedullà.
Tutta una vita
Saverio Strati
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 332
Tutta una vita racconta l'esperienza, introiettata da Pino, personaggio principale, dell'incontro-scontro tra due cognizioni esistenziali della Nazione, del Sud e del Nord, dagli anni entusiastici del boom a quelli euforici di fine Novecento. A differenza di quanto avviene in altri romanzi dell'epica stratiana, qui non è l'anelito all'affrancamento dal bisogno materiale a muovere il protagonista, ma il desiderio di emancipazione spirituale, tagliare i ponti con l'immobilismo e i vincoli familistici della società da cui proviene, fare ingresso nella modernità, partecipare a una realtà libera, appagante, dove valgono altri e disinibiti principi morali, la dimensione contemplativa, l'arte, la bellezza: la civiltà. Ma esiste davvero un mondo siffatto? E se è un dato che la nuova ricchezza sta infettando il Meridione con un progresso affaristico e corrosivo, il Settentrione è poi indenne da questo nuovo corso? O ha perduto anch'esso la sua innocenza? Questo romanzo, opera conclusiva e inedita di Saverio Strati, narra con estrema pietas il travaglio di un'esistenza che aspira al grande sogno, cercando di schivare, per come può, le insidie di un destino beffardo. Un'opera lucida e premonitrice che ci restituisce il senso della nostra Storia più recente. Prefazione di Vito Teti; Postfazione di Pasquale Tuscano.
Mani vuote
Saverio Strati
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 318
Mani vuote è un romanzo di formazione, che gira intorno ad un sistema oppressivo costante. Una lunga vessazione che dura una vita. La voce narrante matura, attraverso le sue faticose esperienze, un senso di resistenza, un sistema di rafforzamento che mano a mano diventa sempre più solido. Un destino che Emilio, il protagonista, andrà a cercare lontano, ma che gli ha fornito le condizioni e i principi di un saper resistere alla violenza del vivere. Dalla prefazione di Giuseppe Aloe.