Libri di Sara Abram
La palma di Federico Borromeo. Studio, restauro e restituzione della scultura-fontana seicentesca
Sara Abram
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 85
Nel 1616 il cardinale Federico Borromeo aveva voluto, per decorare gli ambienti della nuova Biblioteca Ambrosiana da lui fondata, una fontana in rame a forma di palma: simbolo di sapienza e rigenerazione, doveva distendere lo sguardo affaticato degli studiosi e allietarli con il gocciolio dell'acqua. Ricordata dalle fonti per la raffinatezza esecutiva e l'ardita ingegneria che ne consentiva il funzionamento, la Palma è stata oggetto nei secoli di numerose manomissioni. Grazie al sostegno del Rotary Club Milano Aquileia, l'opera è stata trasferita presso i laboratori di restauro del Centro Conservazione Restauro "La Venaria Reale" dove, grazie a un'approfondita campagna di studio, diagnostica e documentazione, è stata sottoposta a un intervento esemplare, che ne ha consentito la restituzione nel nuovo allestimento all'interno della Pinacoteca Ambrosiana. Il volume dà conto del delicato intervento di restauro e ripercorre, attraverso lo spoglio di fonti documentarie e librarie conservate negli archivi della Biblioteca, le vicende a essa legate, dagli intenti simbolici del cardinale - congiunti alla sua peculiare passione per le opere idrauliche - al funzionamento tecnico della fontana e al suo posizionamento originario.
San Sepolcro svelato
Pinin Brambilla Barcilon, Luigi Carlo Schiavi, Sara Abram, Giovanni Romano
Libro
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 168
Il volume è dedicato ai lavori di restauro del Santuario di San Sepolcro, dal 1929 parte del complesso della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. A cura di Pinin Brambilla Barcilon, Luigi Carlo Schiavi e Sara Abram.
Al-Farabi, l'uno e l'unità
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2023
pagine: 352
«L'uno è detto in molti modi». Così inizia in medias res il breve trattato sull'uno e sull'unità in cui Al-Fārābī, sul modello di Aristotele in "Metafisica", presenta una disamina linguistica della polisemia dei termini "uno" e "molteplice". La riflessione è cruciale per la comprensione non solo del pensiero logico del filosofo, ma anche della sua riflessione metafisica. Secondo Al-Fārābī, infatti, soggetto primo della metafisica, intesa come scienza universale, è ciò che è comune a tutti gli enti: l'essere e l'uno e i loro contrari, il non-essere e la molteplicità. Unità ed essere, sono coestensivi, massimamente universali, e pericolosamente equivoci.