Libri di Sandro Boato
La ballata del carcere di Reading
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 88
«Emerso da una specie d’eternità della fama a una specie d’eternità dell’infamia», la via d’uscita di Oscar Wilde, la sua «Vita Nuova», non gli evitò l’esilio dopo il carcere, l’invecchiamento precoce, la morte a quarantasei anni, ma gli permise ancora una pacata ironia, il distacco autocritico, la capacità di perdono e di amicizia, il non cedimento all’odio e alla malinconia. Ne sono testimonianza i due ultimi testi della sua vasta produzione letteraria: il primo è il De Profundis, titolo dato dal suo amico e curatore testamentario Robert Ross a una lunga «lettera dal carcere» indirizzata e mai spedita al principale responsabile della sua catastrofe giudiziaria, il giovane Bosie (Lord Alfred Douglas). Il secondo è la Ballata del carcere di Reading, suo capolavoro in versi, costituito di 109 sestine, e sua estrema difesa nella rappresentazione dell’amore stesso per cui fu incarcerato e infamato, nella discolpa di un condannato a morte che aveva ucciso «la cosa che amava», di fronte a tutti coloro che «La cosa che si ama uccidono / […] / Con un bacio lo fa il baro, / Di spada il prepotente!», e infine nell’appello e rifugio in Cristo «finché i morti chiamerà». (Dallo scritto di Sandro Boato)
Là dove core el me pensier in fuga
Sandro Boato
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 400
Se sia poesia Se sia, non so riflesso del narciso nell’acqua chiara suoi occhi, suo sorriso il mondo specchio a sé suoni colori odori amor di sé, altri fiori. Non so se sia scavar le proprie pene fuori e dentro di sé senza alleviarle anzi scarnificate sommandole alle altrui pene e catene. Forse che sia cercare di non lasciarsi andare raschiare e stridere parole come maschere bianco e nero soltanto senza sorridere vietato è cantare? Toh guarda un seme caduto è nella discarica e nel ciarpame sparso tra malodori sterpi cartilagini rottami cocci melme e vetri rotti sbocciato è un fiore bianco su un rametto salito chissacome da una radice non so, che sia la poesia? Prefazione di Adriano Sofri. Introduzione di Giuseppe Colangelo.
Frammenti d'Italia. Prima e dopo il Sessantotto
Sandro Boato
Libro: Copertina morbida
editore: Temi
anno edizione: 2008
pagine: 168
La ballata del carcere di Reading
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2011
pagine: 88
"Emerso da una specie d'eternità della fama a una specie d'eternità dell'infamia", la via d'uscita di Oscar Wilde, la sua "Vita Nuova", non gli evitò l'esilio dopo il carcere, l'invecchiamento precoce, la morte a quarantasei anni, ma gli permise ancora una pacata ironia, il distacco autocritico, la capacità di perdono e di amicizia, il non cedimento all'odio e alla malinconia. Ne sono testimonianza i due ultimi testi della sua vasta produzione letteraria: il primo è il "De Profundis", titolo dato dal suo amico e curatore testamentario Robert Ross a una lunga "lettera dal carcere" indirizzata e mai spedita al principale responsabile della sua catastrofe giudiziaria, il giovane Bosie (Lord Alfred Douglas). Il secondo è la "Ballata del carcere di Reading", suo capolavoro in versi, costituito di 109 sestine, e sua estrema difesa nella rappresentazione dell'amore stesso per cui fu incarcerato e infamato, nella discolpa di un condannato a morte che aveva ucciso "la cosa che amava", di fronte a tutti coloro che "La cosa che si ama uccidono [...] Con un bacio lo fa il baro, Di spada il prepotente!", e infine nell'appello e rifugio in Cristo "finché i morti chiamerà". (Dallo scritto di Sandro Boato)