Libri di Sabina Langer
Educare con il dialogo alla scuola primaria. Attività e percorsi di nonviolenza
Gabriella Fanara, Annabella Coiro, Sabina Langer
Libro: Libro in brossura
editore: Erickson
anno edizione: 2025
pagine: 96
Impariamo ad amare la pace e la nonviolenza come scelta consapevole e pratica quotidiana! Questo libro è rivolto a insegnanti, educatrici e educatori della scuola primaria che desiderano costruire relazioni significative in classe, a vantaggio di un clima sereno, che porti anche a una ricaduta positiva sull’apprendimento individuale. Strumento privilegiato è il dialogo, inteso come ascolto reciproco, necessario per cercare insieme soluzioni nonviolente e creative a piccoli e grandi conflitti. Il volume è suddiviso in tre parti: Prepararsi al dialogo: attività per familiarizzare con le emozioni e riconoscere i bisogni fondamentali. Giocare al dialogo: seguendo 12 Passi ben spiegati, il gruppo classe prima costruisce una situazione conflittuale, poi impara ad affrontarla e risolverla attraverso un dialogo costruttivo ed efficace. Oltre il gioco: spunti e attività pratiche da fare in classe per continuare a «dialogare» in un’ottica multidisciplinare e trasversale. Gli allegati a colori, con tavole intere e carte da ritagliare, sono parte integrante e operativa del libro.
Brief an eine Lehrerin
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2023
pagine: 208
Lettera a una professoressa ist eines der wichtigsten Bücher der italienischen Pädagogik der 60er Jahre. Es wurde 1967 von der Schule von Barbiana unter der Leitung von Lorenzo Milani geschrieben. 1970 erschien die deutsche Übersetzung von Alexander Langer. Die Jahre der Pandemie haben alle Schwachstellen der Schule ans Licht gebracht. Dies ist eine gute Gelegenheit sich wiederum mit den Grundgedanken dieses Textes auseinanderzusetzten: die Schule ist immer weniger eine inklusive und demokratische Einrichtung, trotz der heutigen Bemühungen. Lettera a una professoressa wurde sofort zu einem Vademecum, mit dem demokratische Lehrer:innen neue Unterrichtsformen suchten; es wurde zu einem Manifest für die Studentenbewegung; es wurde zum Gegenstand von Seminaren an allen besetzten Universitäten Italiens; es wurde zu einem Bezugspunkt für alle, die sich für Bildung interessierten. Der junge Alexander Langer hatte gesehen welche Kraft dieses dünne kollektive Werk hatte. Deshalb sorgte er dafür, es auch den Deutschsprachigen zur Verfügung zu stellen. Langer war vor allem ein Denker und ein Politiker, das friedliche Miteinander war eines seiner Themen. Er war aber auch Journalist, Lehrer und Übersetzter. Deshalb wird der "Brief" mit einigen seiner Texte zum Thema ergänzt. Die Schule von Barbiana (1954-1967) ist eine experimentelle pädagogische Erfahrung, die Lorenzo Milani 1954 in der Nähe von Florenz gründete und bis zu seinem Tod animierte. Lorenzo Milani (1923-1967), ein toskanischer Pfarrer, war Befürworter der Kriegsdienstverweigerung aus Gewissensgründen und einer inklusiven, demokratischen Schule. Schüler:innen sind die Dorfkinder, die dazu bestimmt gewesen wären, sozial und kulturell untergeordnet zu bleiben. Genau diese Bauernkinder klagen im Brief die Missstände einer auf das Bürgertum zugeschnittenen Schule an. Alexander Langer (1946-1995) war Lehrer, Journalist, Übersetzer. Von jung auf war er in Vereinigungen und Bürgerinitiativen im Südtirol engagiert. Er war lange Landtags- bzw. Regionalratsabgeordneter Südtirols und gehörte er zu den Gründern der grünen politischen Bewegung in Italien und Europa. Ab 1989 wurde er Mitglied des Europäischen Parlaments und erster Vorsitzender der neugegründeten Fraktion "Die Grünen".
Quei ponti sulla Drina. Idee per un’Europa di pace
Alexander Langer
Libro: Libro in brossura
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 176
Da quando è stato eletto parlamentare europeo, nel 1989, Alexander Langer ha osservato da vicino e con lucidità gli eventi che hanno portato alla transizione dell’Albania da dittatura a repubblica e alla disgregazione della Jugoslavia. Gli interventi e gli articoli (dal 1989 al 1995) raccolti in quest’opera testimoniano il suo impegno per contrastare i crescenti nazionalismi, esplosi dopo la caduta del muro di Berlino, e per sostenere ovunque le forze di conciliazione interetnica. Rileggere i suoi scritti fornisce oggi un’opportunità di conoscere le vicende di quei popoli nostri vicini, appena al di là del mare Adriatico, nonché di ripensare il ruolo fondamentale che potrebbe avere l’Unione europea per il benessere e la pace in quei Paesi.