Libri di Romano Vecchiet
La biblioteca di tutti. Saggi spersi sulla storia di un servizio pubblico in Friuli
Romano Vecchiet
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 432
La raccolta di saggi qui riuniti – che ha il suo nucleo principale di riflessione nella Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine vista anche nei suoi aspetti storici e sociali – è contrassegnata da un filo rosso che l’attraversa tutta: la convinzione che la biblioteca sia un’istituzione “di tutti”, e non di una parte soltanto della popolazione, per lo più marginale, cui la biblioteca di fatto tende purtroppo pigramente a rivolgersi. Che si tratti della biblioteca immaginata da Jacopo Pirona nel 1830, o quella di Joppi realizzata cinquant’anni dopo, o quella formulata da Stelio Crise nel testo legislativo regionale del 1976, che si parli di quella che nasce dalle macerie del terremoto del Friuli o di quella che sta crescendo e sviluppandosi in questi anni nel cuore di Udine o nei vari territori del Friuli, la biblioteca pubblica è stata e sempre più sarà uno strumento forte della democrazia, accessibile a tutti, elemento di sviluppo civile e intellettuale per un universo crescente di utenti-lettori.
Il fascino del treno. Piccole divagazioni di viaggio tra binari e stazioni
Romano Vecchiet
Libro: Libro in brossura
editore: Ediciclo
anno edizione: 2016
pagine: 96
La collana "Piccola filosofia di viaggio" invita Romano Vecchiet, bibliotecario esperto di locomotive, binari e stazioni, a raccontarci il mezzo di trasporto su terra più lungo e più pesante in assoluto, il treno. In perenne movimento, il treno propizia incontri e amori clandestini, attraversando la vita con garbata finezza.
Treni d'archivio. Capitoli di storia delle ferrovie in Friuli
Romano Vecchiet
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 536
Il volume è una raccolta di saggi che 'raccontano' - attraverso tredici capitoli - un ambito finora molto trascurato della storia economica della Piccola Patria, quello delle strade ferrate. A partire dalla metà del XIX secolo, esse hanno accompagnato le speranze e le ipotesi di riscatto economico e culturale della classe dirigente friulana, ma anche, successivamente, di sempre più larghi strati della popolazione, penetrando stabilmente nel tessuto sociale e culturale che materialmente attraversavano. Accanto all'analisi di alcuni specifici nodi ferroviari e tranviari, come Casarsa, Pordenone, Codroipo e San Daniele del Friuli, la pubblicazione analizza la storia di varie linee ferroviarie - come la "Veneto-Illirica" (Mestre-Trieste via Udine), la Portogruaro-Casarsa-Gemona, la Motta- S. Vito, la Udine-Cervignano, la Palmanova-S. Giorgio di Nogaro e la Cividale-Caporetto - o delle diverse ipotesi progettuali che animarono il dibattito sulle infrastrutture ferroviarie nei primi decenni del XX secolo, come la Cividale-Podresca-Canale, la Comeglians-Sappada, o la Villa Santina-Dobbiaco. Completano il volume i saggi sul ruolo che le ferrovie ebbero in Friuli nel corso della prima guerra mondiale e una storia dell'unica tranvia elettrica extra urbana friulana, il "tram bianco" Udine-Tricesimo-Tarcento.
Binari d'Europa. Viaggi in treno fra biblioteche e stazioni
Romano Vecchiet
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2014
pagine: 160
Da Copenaghen a Istanbul, da Marrakech alla Cornovaglia, da Cascais a Rovaniemi, da Amsterdam a Bucarest, sempre in treno, sugli ultimi espressi internazionali che consentivano di percorrere, utilizzando solo il treno, tutta l'Europa (e anche oltre) in compagnia delle proprie letture preferite, mentre i mutevoli paesaggi filavano lungo il finestrino regalando emozioni mai prima provate. Il viaggio in treno, senz'altro il modo più intelligente di viaggiare, permettendo di raggiungere gradualmente la propria meta, è il protagonista di questi appunti e reportage. Ma accanto ad esso, obiettivo esplicito di molte peregrinazioni, specie quelle nel Nord Europa, è la biblioteca pubblica, presidio della democrazia, struttura di incalcolabile ricchezza, centro nevralgico di informazioni e aperta a tutti, proprio come le cattedrali di ferro che ancora troneggiano nelle città d'Europa, e consentivano al viaggiatore che si muoveva in treno di toccare le più lontane e improbabili destinazioni.
Quel lento viaggio in collina. Storia del tram Udine-Fagagna-San Daniele
Romano Vecchiet
Libro: Libro in brossura
editore: Corvino Edizioni
anno edizione: 2021
"Quel lento viaggio in collina" è la storia di un ormai mitico mezzo di trasporto – la tranvia Udine-Fagagna-San Daniele – che ha fatto parlare di sé, per la sua lentezza, ma anche per le caratteristiche innovative che avevano caratterizzato i suoi primi anni di vita, tutto il Friuli dell’epoca, dal 1889, anno della sua inaugurazione, al 1955, anno della sua inesorabile dismissione. È la storia anche della politica trasportistica dei tanti suoi amministratori, dal tedesco Carl Neufeldt all’ing. Giacomo Cantoni, dalla Società Veneta di Padova all’Amministrazione Provinciale di Udine. Da cui si comprende come questo territorio non avrebbe mai potuto da solo arrivare a questa preziosa infrastruttura, senza l’apporto finanziario e tecnologico di magnati come Neufeldt e di officine ferroviarie come quelle austriache, che fornirono le prime quattro locomotive a vapore tra il 1889 e il 1890, oltre a tutto il materiale rimorchiato. Una conferma che, anche la storia di una modesta tranvia friulana, non può essere scritta senza analizzare altre realtà produttive, anche piuttosto lontane geograficamente da questa, in una visione realmente europea del suo evolversi tecnologico.
Un gioiello sui binari. Storia della ferrovia Pedemontana Sacile-Gemona tra emigrazione e promozione turistica
Romano Vecchiet, Sara Palluello
Libro: Copertina morbida
editore: Gaspari
anno edizione: 2019
pagine: 255
La "Pedemontana del Friuli", ovvero la linea ferroviaria Sacile-Gemona, è una delle più belle ferrovie italiane non solo per i paesaggi, ma per il fascino delle sue stazioni, dei ponti, viadotti, trincee, rilevati e gallerie. La sua storia è significativa delle esigenze prima commerciali, e poi strategico-militari tra Otto e Novecento. Con l'estate del 2012 la vita di questa strada ferrata sembrò definitivamente arrestarsi: una piccola frana ne compromise l'esercizio e il traffico venne sospeso. Cinque anni di mobilitazioni e "battaglie", a tutti i livelli, resero possibile la riapertura della linea, oggi tra le dieci linee ferroviarie di eccellenza storico-turistica in Italia e con un numero di viaggiatori in costante crescita. Questo libro ne ricostruisce la storia con un completo apparato fotografico e con documenti inediti.