Libri di Reyner Banham
Il nuovo brutalismo
Reyner Banham
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2025
pagine: 224
Se Reyner Banham è il più “rock” degli storici, Il Nuovo Brutalismo è il più “hard” dei suoi libri: dove la materia che in esso risuona – si tratti di cemento, metallo o mattone – è sempre e comunque trattata con la massima sincerità e onestà. È questo il tratto distintivo di un movimento che è emerso dalla crisi dell’architettura moderna degli anni ’50 come un fondamentale messaggio etico, piuttosto che semplicemente estetico. Un messaggio che oggi, in un momento in cui il Brutalismo conosce un’inedita popolarità, torna a farci da monito attraverso il libro che meglio e più di ogni altro ne ha fatto la storia.
Architettura della prima età della macchina
Reyner Banham
Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2005
pagine: 400
Pubblicato per la prima volta nel 1960 e tradotto in italiano nel 1970, Il volume affronta il cruciale nodo del Movimento Moderno con la volontà di rileggerne le vicende nei suoi complessi e contraddittori sviluppi, al riparo dalle mitologie pionieristiche o eroicizzanti proposte da altri interpreti. L'intento di Banham è quello di valutare gli apporti che a diverso titolo partendo dai teorici accademici degli ultimi decenni dell'Ottocento per giungere infine a Futurismo, Espressionismo e De Stijl - hanno contribuito a dar vita all'architettura modema. Riletti in questa prospettiva Le Corbusier, Mies van der Rohe o il Bauhaus risultano così più ricchi e problematici di quanto non fossero apparsi prima alla storiografia architettonica.
Architettura della seconda età della macchina. Scritti 1955-1988
Reyner Banham
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2004
pagine: 312
Questo volume raccoglie una serie di saggi pubblicati originariamente su riviste anglosassoni, divenuti punti di riferimento per la storia dell'architettura del secondo dopoguerra. Il tema della modernità, e quello della postmodernità, sono affrontati dall'autore attraverso alcune delle più rappresentative figure del panorama architettonico mondiale. Il filo conduttore della raccolta è rappresentato dall'interesse centrale che per Banham riveste la macchina in rapporto ai fenomeni architettonici. L'estetica delle automobili degli anni Cinquanta, le autostrade di Los Angeles, le luci di Las Vegas, le abitazioni futuribili di Buckminster Fuller sono fenomeni diversi, ma rapportabili a una cultura della "seconda età della macchina".
Deserti americani
Reyner Banham
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 211
Banham, visitando il deserto del Mojave, si accorge un giorno che il "puro deserto" non esiste: ovunque, anche in quella landa smisurata e letale che è l'America desertica, la vita ha lasciato nei millenni impronte, modificazioni, architettura. In una parola "civiltà", capace di ispirare un resoconto - metà libro di viaggio e metà trattato, ma con modi da romanzo - che nel suo girovagare tra sentieri, piste, binari abbandonati, villaggi indiani, finisce per parlare di tutto il mondo, e della vita, e del suo senso.
Los Angeles. L'architettura di quattro ecologie
Reyner Banham
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 240
A dispetto dei quasi quattro decenni che lo separano dalla sua prima pubblicazione, questo libro sulla città di Los Angeles conserva tuttora una straordinaria attualità. Precedente di un anno "Learning from Las Vegas" di Venturi, Scott Brown e Izenour, il pionieristico studio di Banham non ha tardato a divenire un classico della letteratura urbana contemporanea. Cardine della lettura dello storico inglese è il concetto di "ecologia", da intendersi non tanto come semplice "protezione" dell'ambiente quanto piuttosto come prodotto dell'interazione di "geografia, clima, economia, demografia, tecnica e cultura". Le quattro ecologie in cui viene compartito il territorio angeleno sono il sistema delle spiagge ("Surfurbia"), le pianure, le colline e le freeways ("Autopia"). Ed è dalla diretta esperienza di queste che Banham prende le mosse. Non per nulla i suoi mezzi di osservazione prediletti sono il parabrezza e lo specchietto retrovisore di un'automobile: "Così come antiche generazioni di intellettuali inglesi impararono l'italiano per poter leggere Dante in originale, io ho imparato a guidare l'automobile per leggere Los Angeles". La metropoli californiana viene tratteggiata come l'esempio più fulgido di "radical city", ovvero il luogo dove le possibilità - ma anche i problemi - derivanti dallo sfruttamento delle tecnologie disponibili vengono portati ai loro limiti estremi.