Libri di Renata Morresi
Lettere della fine
Nadia Agustoni
Libro: Libro in brossura
editore: Vydia Editore
anno edizione: 2022
Spiegavi l'ala del passero nel colletto il volo era dentro guardare - nell'aria sbricioli pane l'asola è un varco fino al cuore. Prefazione di Renata Morresi. Postfazione di Maria Grazia Calandrone.
Moltissimo
Margaret Atwood
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2021
pagine: 304
È una parola antica, che va sbiadendo. Moltissimo volli. Moltissimo pregai. Io lo amai moltissimo.
Il Circo del Sole. Ediz. inglese e italiana
Robert Lax
Libro: Libro in brossura
editore: Il Ponte del Sale
anno edizione: 2020
pagine: 128
Scandito nelle sezioni "mattino", "pomeriggio", "sera", "galleria" e "notte" è la metafora della Creazione in cui si sublima la rappresentazione esistenziale e umana di una tournée di un circo che un giovane Lax trentenne aveva accompagnato nella provincia italiana del secondo dopoguerra.
Terzo paesaggio
Renata Morresi
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 110
Compongono il «terzo paesaggio», secondo Gilles Clément, tutti i «luoghi abbandonati dall'uomo»: spazi interstiziali, frammentari, in cui vige una forma di vita improntata al bricolage. Non da oggi similmente funziona la scrittura poetica di Renata Morresi. Un piccolo folgorante libro di qualche anno fa, Bagnanti, è stato forse il modo migliore - obliquo e ironicamente allusivo - che la nostra letteratura abbia trovato, sino a oggi, per trattare quella che la doxa banalizza enfatica come «la tragedia dei migranti». E proprio una de-costruzione della formularità retorica del sistema dei media, «quella sì inscalfibile», operano qui le «Anti-sismiche». Compito arduo per un poeta, si concederà, venire al mondo a Recanati; e del terremoto, che due anni fa ha scosso questa terra, si ricorderà come fra gli epicentri fosse il paese di Visso, dove è conservato uno degli autografi dell'Infinito. Davvero una storia infinita è il massacro idrogeologico del nostro paese: e i poeti - da Zanzotto in poi - questa storia tremante l'hanno scritta sulla propria pelle, prima che sulla loro pagina. Anche in questa occasione i versi di Morresi fanno da antidoto alle «frasi [...] prefabbricate» che al danno aggiungono la beffa. Lo straniamento tiene a bada la commozione e la pietà: come i «tubi / di impalcature» e il «nastro segnaletico con le barre / a strisce diagonali rosse e bianche» che, al modo della banderuola di Hölderlin, non cessa di «fischiare come carta velina» - «flap-flop, che al vento trema». E viene da tremare, proprio, di fronte allo sbriciolamento linguistico che, in forme diverse - ma devastanti, nella sezione eponima che mutua l'italiano freak dei traduttori automatici, mucillagine fermentante ricca e strana nella nostra posta d'ogni giorno -, si rivela lo stesso del nostro paesaggio: «la stessa patria, la stessa casa, lo stesso crac». Crac morale e materiale insieme, senza più freni, quello di una «patria» che abbatte i suoi ponti - e rialza i suoi muri.
Nancy Cunard. America, modernismo, negritudine
Renata Morresi
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2007
pagine: 206
Nancy Cunard è stata poeta ed editore, attivista per i diritti civili, corrispondente di guerra, sobillatrice culturale, "a living network" dal potere magnetico e creolizzante. Questo volume esplora le iniziative editoriali, i testi letterari e le performance visuali attraverso cui Cunard promosse una comunità transazionale che ci costringe a ripensare i confini geografici e critici del modernismo e del discorso sull'internazionalismo nero. Renata Morresi è dottore di ricerca in Letterature Comparate e docente di Lingua e Letteratura Inglese presso l'Università di Macerata, dove cura anche il laboratorio di Letterature Euro-Americane Comparate. Si occupa di poesia, critica culturale, femminismo, letteratura inglese e angloamericana. Ha scritto su: Nancy Cunard, Bryher, le riviste letterarie moderniste, lo scrittore giamaicano Claude McKay, il nome nella tradizione letteraria afro-americana, Zora Neale Hurston.
Bagnanti
Renata Morresi
Libro
editore: Perrone
anno edizione: 2013
pagine: 80
"Si chiama Bagnanti questa secondo libro di poesia di Morresi e il suo scalino d'ingresso non è stavolta un dipinto o una scultura, ma proprio quel modo verbale di 'bagnanti': modo verbale che è tale per modo di dire; non ha certo la forza del fatto, che è dell'indicativo; e neanche dà risalto alla dimensione soggettiva, che è del congiuntivo; o alla condizione necessaria perché un fatto si compia, che è del condizionale, o all'esortazione al compiersi del fatto dell'imperativo. nulla di tutto ciò; niente di finito siamo nell'indefinito [...]". (Adelmo Ruggieri)