Libri di R. Bates
Waiting for the emperor. Italian princes, the pope and Charles V
Elena Bonora
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 264
Pontormo's frescos in San Lorenzo. Heresy, politics and culture in the Florence of Cosimo I
Massimo Firpo
Libro: Copertina rigida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 532
Antonio Papasso. Il tutto e il niente. Ediz. italiana e inglese
Claudio Di Scalzo
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2006
pagine: 96
Antonio Papasso (Firenze, 1932) ha iniziato la sua attività artistica a quarant'anni, sperimentando il mondo dell'incisione e della stampa, nel quale è un maestro, per giungere nel 1975 al papier fraissé. Nel 1981, Gillo Dorfles, presentando i primi papiers froissés di Papasso alla galleria Zarathustra di Milano, scriveva: "una peculiare tecnica che già da alcuni anni l'artista ha inventata e fatta sua". In questo libro, dopo alcuni anni di silenzio, Papasso propone una verifica delle sue opere nell'attuale contesto culturale: un libro in cui le voci del passato si congiungono con quelle del presente.
Judith Cowan. The capacity of things: from life. Ediz. italiana e inglese
Simonetta Lux, Domenico Scudero
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2006
pagine: 206
Sin dal 1978 in Judith Cowan troviamo incorporata la prima chiave della storia recente dell'arte, quella della dematerializzazione, individuata da Lucy Lippard nei sei anni tra 1966-1972. Se si può parlare dunque della Cowan come di una dei maggiori esponenti della New British Sculpture dagli anni 80, in quella linea che ha come suoi massimi esponenti Stephen Cox, Tony Cragg e Anish Kapoor, Judith Cowan spicca per il suo esprit de finesse, unito al suo spirito di contraddizione. Lo farà ritrovando e ibridando a suo fine le tre filosofie clou dei maestri non solo inglesi degli anni Sessanta e Settanta, minimalista (Richard Long, Robert Morris), povera (Luciano Fabro, Mario Merz), testimoniale (Beuys, poi Boltanski).
Il trattato di danza di Carlo Blasis 1820-1830-Carlo Blasis' treatise on dance 1820-1830
Flavia Pappacena
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2005
pagine: XII-401
Carlo Blasis (1795-1878) fu noto maestro e direttore dell’I. R. Accademia di ballo del Teatro alla Scala e autore di saggi teorici e storici sulla danza, tra i quali il "Traité élémentaire théorique et pratique de l’Art de la Danse", qui riportato nella edizione inglese (1828) e italiana (1830). Flavia Pappacena ricostruisce le linee generali, teoriche ed estetiche, che hanno costituito l’ossatura concettuale del testo blasisiano, ricercandone le origini sia nella tradizione coreutica francese e nel classicismo settecentesco, sia nei mutamenti del gusto e nell’accavallarsi delle mode che caratterizzarono il passaggio dall’ancien régime al decennio rivoluzionario e all’epoca napoleonica. Una sezione particolare è dedicata all’analisi teorico-tecnica della struttura e del significato terminologico dei più importanti passi, movimenti e pose citati nel Traité. Riguardo ai testi, riportati integralmente, della traduzione italiana (Forlì, 1830) e della versione inglese inserita in "The Code of Terpsichore" (Londra, 1828), un’originale e approfondita analisi strutturale individua l’effettivo apporto dell’artista italiano, spiegando i criteri di costruzione e le fonti documentali del Traité, e il particolare uso delle schematizzazioni grafiche. La “Nota biografica” e le appendici, infine, fanno luce sulle principali tappe della vita e dell’attività artistica di Blasis, maestro tanto famoso e celebrato quanto scarsamente studiato.