Libri di Pier Giorgio Zunino
Gadda, Montale e il fascismo
Pier Giorgio Zunino
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 416
Gadda e Montale sono stati certamente due dei maggiori scrittori e poeti del Novecento italiano. Ma quale fu il loro atteggiamento nei confronti del fascismo? Come attraversarono il Ventennio? Quali compromessi furono costretti ad accettare? Da un lato, Gadda aveva coraggiosamente combattuto su tutti i fronti della Grande guerra, spinto da una forte passione nazionalpatriottica, e si era riconosciuto nel movimento fascista, provvidenziale difesa ai rischi della rivoluzione bolscevica. Dall’altro, Montale seguì un percorso meno lineare, dapprima condividendo i miti del combattentismo e le lusinghe del fascismo, ma allontanandosene già nel 1923, come testimoniano alcuni scambi epistolari. Con l’addentrarsi negli anni Venti entrambi vennero esprimendo un orientamento convergente, oscillante tra una sostanziale indifferenza per il fascismo e l’antifascismo. Ma gli anni Trenta, con la guerra d’Etiopia e il terribile biennio 1938-1939, li posero di fronte a scoscesi aut aut che portarono entrambi ai duri giudizi sul regime e gli italiani. Da qui le parole di fuoco di Gadda e di Montale contro un regime guidato da un ‘eredo-alcoolico’ e una società nella quale ‘più nessuno è incolpevole’. Un libro che affascinerà il lettore per le sorprendenti scoperte, frutto di un lungo lavoro d’archivio e dello studio di una imponente bibliografia.
Caporetto 1917. A un passo dalla «finis Italiae»?
Pier Giorgio Zunino
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 320
Il successo dell'assalto che austroungarici e tedeschi sferrarono il 24 ottobre 1917 sull'estremo settore orientale del fronte italiano sorprese persino gli attaccanti. Da quel momento ciò che restava di un'armata in fuga arretrò per diciotto giorni, arrestandosi non prima di aver passato il Piave. Nella caotica ritirata si persero 40.000 tra morti e feriti, 265.000 prigionieri e oltre 350.000 sbandati. Ma prima che le truppe si attestassero sulla sponda destra del fiume non fu per nulla certo che quello fosse l'ultimo sicuro approdo e per l'Italia, divenuta preda inerme dell'ex alleato, parve essere giunta la fine. Il libro indaga le diverse reazioni provocate da quell'evento: vi fu chi ritenne che un mondo fosse crollato, diffondendo la convinzione che l'Italia avesse perso per sempre la sua battaglia con la storia, mentre altri credettero invece che il paese avesse subito una dura ma provvidenziale lezione. Gli uni e gli altri non sfuggirono alla sensazione che ricorrenti accadimenti estremi appartengano al destino dell'Italia. Che dunque Caporetto sia una metafora della storia italiana e che, al pari degli esami, le Caporetto non finiscano mai?
Lettere (1919-1942)
Piero Martinetti
Libro: Libro rilegato
editore: Olschki
anno edizione: 2011
pagine: LXXXII-266
Sono raccolte le lettere (circa 100 sino a ora inedite) di una delle figure più rilevanti nella cultura filosofica italiana della prima metà del Novecento. Scettico circa l'attuabilità della democrazia, critico del materialismo socialista, le sue lettere non restituiscono solo il lucido profilo di un raro "emigrato dell'interno", ma offrono anche un originale sguardo sulla natura e le condizioni storiche che resero possibile la lunga dittatura. Tra i suoi corrispondenti, Croce, Gadda, Cagnola, Einaudi, Nina Ruffini. Con la collaborazione di Giulia Beltrametti.