Libri di Patrizia Delpiano
La schiavitù in età moderna
Patrizia Delpiano
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 176
Questo libro ricostruisce la storia della schiavitù atlantica, legata cioè alla tratta che si organizzò tra le coste africane e quelle americane, e copre i circa quattro secoli della sua durata, scavalcando i limiti convenzionali della storia moderna. Muove infatti dall'inizio del Cinquecento, quando la pratica fu avviata e si stabilizzò nelle Americhe, e giunge al secondo Ottocento, epoca in cui se ne decretò la formale abolizione, senza però estirpare un uso che, sotto mutate spoglie, continuò a lungo illegalmente. L'obiettivo è quello di delinearne le origini, il consolidamento e il declino, facendo emergere i tratti specifici della schiavitù moderna rispetto tanto alle forme antiche quanto alle nuove schiavitù contemporanee.
Il Settecento e la religione
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 470
Letto da alcuni studiosi come il momento fondativo della laicità, da altri soltanto come fase di cauto rinnovamento delle idee e delle istituzioni religiose, il Settecento presenta spinte contraddittorie: da un lato, la difesa della tolleranza religiosa; dall'altro, la riproposizione di forme dogmatiche delle fedi o addirittura atteggiamenti di fanatismo. Prendendo atto di tali letture contrastanti e tenendo conto delle profonde trasformazioni del secolo, il volume intende soffermare l'attenzione sui rapporti reciproci tra questi cambiamenti e la sfera religiosa.
Liberi di scrivere. La battaglia per la stampa nell'età dei Lumi
Patrizia Delpiano
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2015
pagine: 197
Nell'età dei Lumi fece la sua comparsa sulla scena europea un nuovo attore: il "philosophe", che rivendicava apertamente, tra le altre, la libertà di esprimersi a livello pubblico attraverso la parola scritta. Concentrandosi in particolare su Francia e Italia, Patrizia Delpiano esplora il processo che tra la fine del Seicento e la fine del Settecento condusse alla teorizzazione e alla messa in pratica della libertà di stampa. È una storia segnata da ostacoli istituzionali come la censura ecclesiastica e statale e da altri, non meno coercitivi, posti dalla coscienza degli autori stessi. Tra l'etica del silenzio e la libertà di scrivere si apriva infatti il vasto campo dell'autocensura: un universo del non scritto sinora largamente inesplorato, che segnò a lungo la vicenda degli intellettuali europei.
La schiavitù in età moderna
Patrizia Delpiano
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2009
pagine: X-161
Se lo schiavo può essere definito un individuo privo della libertà individuale, ossia proprietà altrui, dal punto di vista storico la schiavitù ha assunto molteplici forme nel tempo. Questo volume ricostruisce la storia della schiavitù atlantica, legata cioè alla tratta che si organizzò tra le coste africane e quelle americane, e copre i circa quattro secoli della sua durata, scavalcando i limiti convenzionali della storia moderna: muove infatti dall'inizio del Cinquecento, quando la pratica fu avviata e si stabilizzò nelle Americhe, e giunge al secondo Ottocento, epoca in cui, in tempi diversi e nei vari contesti, se ne decretò la formale abolizione, senza però estirpare un uso che sotto mutate spoglie continuò a lungo attraverso i percorsi dell'illegalità. L'obiettivo è quello di delinearne le origini, il consolidamento e il declino, facendo emergere i tratti specifici di questo tipo di schiavitù moderna rispetto sia alle forme antiche sia alle cosiddette nuove schiavitù contemporanee (restrizioni della libertà personale, quali il lavoro forzato o lo sfruttamento sessuale).
Il governo della lettura. Chiesa e libri nell'Italia del Settecento
Patrizia Delpiano
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 321
Quali strategie adottarono le gerarchie ecclesiastiche cattoliche per sorvegliare stampa e cultura nel secolo dell'Illuminismo? Come reagirono di fronte alla circolazione dei libri dei "philosophes" nella penisola italiana? Quale fu il ruolo delle istituzioni sorte nell'età della riconquista cattolica, ossia l'Inquisizione e l'Indice, in un contesto in cui a livello sociale erano in corso fenomeni di secolarizzazione e in vari Stati italiani si stavano organizzando censure laiche? Sono questi alcuni degli interrogativi al centro del volume, che affronta il problema del governo ecclesiastico della lettura nell'Italia del Settecento. Se non rinunciava al tentativo di interrompere il flusso dei testi proibiti, il progetto mirava soprattutto a orientare un pubblico di lettori sempre più ampio grazie a un abile uso dei mezzi di comunicazione. Spostando il baricentro dalle tecniche repressive a quelle persuasive, la Chiesa romana combatté i suoi nemici ad armi pari sullo stesso terreno della parola scritta e accettò il confronto con essi nello spazio pubblico: un passaggio significativo, nel quale è possibile cogliere le origini di meccanismi di controllo dell'opinione pubblica destinati a segnare profondamente la via italiana alla modernità.