Libri di Paolo Vernaglione Berardi
Lo scriba e la farfalla
Paolo Vernaglione Berardi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2024
pagine: 416
"Non vedo più la farfalla e temo il peggio. Non sento più il suo battito d’ali a New Delhi e qui il tifone ha devastato le baracche e l’acqua ha sommerso le strade, affogato la memoria... Quindi un panorama dell’umanità alla fine si è disteso davanti agli occhi ciechi dello scienziato dello sviluppo liberale. Quindi multimiliardari insani hanno indicato vie possibili di fuga dal pianeta devastato... Un’archeologia del presente deve raccontare cosa accade."
Quaderni di archeologia filosofica. Volume 2
Paolo Vernaglione Berardi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2022
pagine: 576
Nel Medioevo il commento è la lettura di un testo che prelude ad una disputa o segue una presa di posizione dottrinale o metafisica. Questo secondo volume dei "Quaderni" rincorre quel senso aggiornandolo alla questione implicita del pensiero: - quale filosofia nel tempo delle rovine? In queste pagine sembra condensarsi una pratica che si dice in molti modi ma ha oggi usi rari e dispersi. La forma è quella di chi abita un mondo che la pandemia ha reso evidente senza peraltro averne cambiato il corso. Per questo la mappa disegnata dai testi qui raccolti si riferisce ad un territorio di contestazione e di produzione. Il luogo di questa archeologia è delimitato dalle parole di Michel Foucault: "preferisco non identificare me stesso", che è la replica inattuale al bisogno spasmodico di definirsi storico, critico, filosofo, artista, per lo più al maschile. L'elemento filosofico è invece la presa di parola che chiama Agamben, Bachelard, Benjamin, Canetti, Deleuze, Di Cori, Fontana, Illich, Jesi, Schürmann, Sebald, Tarì, Tiqqun, Comitato Invisibile, come coloro che pensano nel tempo della fine.
Quaderni di archeologia filosofica. Volume Vol. 1
Alessandro Baccarin, Paolo Vernaglione Berardi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2019
Nietzsche e la modernità; Michel Foucault, gli antichi e la “cura di se”; l'arte della guerra; L'erotica antica; Michel De Certeau, la mistica e la storia; Giorgio Agamben e l'uso dei corpi; il dispositivo psichiatrico; il neoliberismo e i paradigmi del potere. Questo volume raccoglie alcuni dei Quaderni realizzati dal Laboratorio di archeologia filosofica (www.archeologiafilosofica.it) in tre anni di ricerche e riapre il dibattito filosofico, costretto finora nello spazio angusto di una disciplina di cui da tempo si percepisce la “crisi”. Accessibile ad un vasto pubblico di lettori, il testo testimonia una delle realtà più vive nell'esercizio del pensiero.
La natura umana come dispositivo. Archeologia filosofica, dissolvenza del soggetto, estetica dell'esistenza
Paolo Vernaglione Berardi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2018
pagine: 380
Questo è il testo che inaugura la collana "archeologia filosofica". Si tratta di una mappa delle più importanti problematiche filosofiche che l'idea di natura umana mobilita. Questa idea persiste al fondo delle trasformazioni storiche dell'Occidente. Se si percorre questo territorio che confina con l'antichità greca e latina e si estende fino alle ultime sponde della modernità, si incontrano colline e depressioni, altopiani e suoli vulcanici che corrispondono agli strati della "civilizzazione" e a "valori" che sono illusoriamente ritenuti fondamentali. La posta in gioco nel percorrere questo accidentato territorio è una ridefinizione della modernità che si lascia alle spalle l'essere umano. Con una particolare attenzione alla scrittura, il libro incita a diventare archeologi-esploratori del sapere, a rimettere in discussione la propria soggettività e a indagare i luoghi e i momenti in cui i rapporti con i poteri divengono più intensi. Emergerà allora una volontà che anima i dispositivi di sapere-potere, un soggetto che si dissolve e una certa forma che assume il potere sovrano quando diviene governo della vita.