Libri di Paolo Chirumbolo
Ecologia e lavoro. Dialoghi interdisciplinari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 442
Salvaguardia ecologica e lavoro sono due aspetti fondamentali, purtroppo spesso messi in concorrenza, per garantire la presenza dell'uomo sulla Terra. Finora le occasioni per riflettere in modo organico ed esplicito sul loro rapporto e intorno a come esso venga elaborato nelle rappresentazioni artistico-culturali contemporanee sono state rare e, tranne per alcuni lavori, tale binomio non è stato ancora oggetto di un'analisi sistematica. Mentre l'idea di lavoro, di produzione e perfino quella di progresso stanno rapidamente cambiando messe di fronte all'evidenza dell'impatto ambientale, l'asse "Ecologia e lavoro" del Projet OBERT (Observatoire Européen des Récits du Travail) ha sentito la necessità di procedere a uno scavo archeologico della cultura artistica italiana, per comprendere come sia cambiata la relazione uomo-lavoro-ambiente dalla Seconda rivoluzione industriale ad oggi.
Il gioco delle sedie. Saggi sulla narrativa e il cinema italiano del lavoro nel ventunesimo secolo
Paolo Chirumbolo
Libro: Copertina morbida
editore: Morlacchi
anno edizione: 2022
pagine: 250
I saggi raccolti in questo volume parlano di romanzi, racconti, reportages, lungometraggi e documentari usciti diversi anni fa, eppure, alla luce delle ansie post-pandemia, queste opere restano attuali, e raccontano il nostro paese in presa diretta, con uno sguardo ad altezza-uomo che mostra soggetti in difficoltà, con il fiato corto e, nei casi peggiori, addirittura senza fiato. La narrativa e il cinema italiani del ventunesimo secolo hanno rappresentato e continuano a rappresentare, come un vero e proprio work in progress, le trasformazioni socioeconomiche dei nostri tempi, portando alla ribalta storie di uomini e donne che, per un motivo o un altro, faticano a trovare un impiego e, se ce l'hanno, vengono sottoposti ad un costante ricatto. Il lavoratore del nuovo millennio rimane un soggetto precario, in ostaggio, che ha perso tutte le sicurezze e che si trova sempre costretto a prendere decisioni difficili. "Meglio morti o disoccupati?", si chiedono alcuni operai incontrati dal regista Tavarelli. Meglio lottare per proteggere i propri diritti e rischiare così il licenziamento, o stare in silenzio e accettare condizioni di lavoro umilianti e pericolose?
Letteratura e lavoro. Conversazioni critiche
Paolo Chirumbolo
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 354
Nel corso degli ultimi venti anni le opere che si sono occupate dei grandi cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro si sono notevolmente moltiplicate. Si tratta di romanzi, diari, memoriali, raccolte di testimonianze, cinema di finzione e documentari, testi teatrali, saggi di sociologia e psicologia. L'attenzione data a questa problematica in vari settori è oramai significativa, tanto da non poter più essere sottovalutata e/o circoscritta e limitata nell'ambito di un mero fenomeno di natura editoriale. Al contrario: tutto questo è il segno evidente che qualcosa di profondo sta accadendo nella nostra società. Si ha infatti la netta sensazione, corroborata dall'analisi delle opere letterarie (e cinematografiche) di cui Paolo Chirumbolo si occupa in questo libro, che ci si trovi dinanzi a un momento topico della storia della civiltà occidentale durante il quale si sta verificando la transizione da un modello di società ad un altro, ovvero da una comunità fondata sull'importanza politica, economica, sociale e individuale del lavoro ad un'altra in cui, viceversa, stanno velocemente scomparendo abitudini, stili di vita e "privilegi" (lavoro a tempo pieno, garanzie previdenziali, diritti fondamentali) faticosamente conquistati durante il secolo trascorso. Capire la profonda importanza di questo fenomeno letterario vuol dire anche comprendere dove si sta dirigendo la società italiana del ventunesimo secolo.
Tra coscienza e autocoscienza. Saggi sulla narrativa degli anni sessanta. Volponi, Calvino, Sanguineti
Paolo Chirumbolo
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 192
Paolo Volponi, Italo Calvino ed Edoardo Sanguineti, i tre scrittori qui presi in esame, rappresentano tre diverse possibilità e tre modi differenti di affrontare il medesimo argomento e di rispondere alle esigenze del nuovo contesto. Nelle loro opere la metaletterarietà assume sembianze e valenze peculiari. Pur cresciuti nel medesimo humus culturale e con in mente un obiettivo comune (scrivere in modo nuovo e non convenzionale), Volponi, Calvino e Sanguineti sviluppano strategie diverse, impiegando prospettive metodologiche provenienti da campi scientifici e filosofici negli anni Sessanta molto popolari come la psicanalisi, la linguistica e la semiotica. Lungi dall'essere autori meramente autoreferenziali, essi hanno infatti sempre ben presenti il ruolo alto della letteratura e le sue responsabilità, sicché l'autocoscienza letteraria si coniuga sempre con una profonda coscienza etico-politica. Lo scopo di questo volume è duplice: analizzare da un lato gli aspetti metaletterari della narrativa di Volponi, Calvino e Sanguineti e valutare dall'altro le connotazioni e implicazioni etiche e sociali delle loro opere.

