Libri di Paolo Battista
La scintilla
Paolo Battista
Libro: Libro in brossura
editore: Introterra Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 160
"Questo libro ci dice che in un certo senso siamo tutti malati, non meno di chi si abbandona al whisky, alla birra, ad una canna o ad altro. Siamo malati della vita malata che svolgiamo ogni giorno. Nel buio il poeta ha tuttavia le sue “scintille”, alcune davvero straordinarie. Ho riletto più volte “Devo farci i conti con me stesso”, “Sotto il cielo malato delle dieciecinquantadue”, “La fine del giorno”, “Aprilecoviddiciannove”, “Libertà” e “Testamento”. Il libro, tuttavia, non va letto come una biografia. Sarebbe l’errore più grave. Qui non si parla di una vita, non è la vita di un uomo, semplicemente, è metafora dell’umanità, è metafora di questi miliardi di esseri umani, che storditi di qualcosa corrono verso il vuoto. Solo se prendiamo coscienza di questo, potremmo leggere l’autentica poesia di queste pagine."
Porta segreta. 25 poesie sul (fini)mondo contemporaneo
Paolo Battista
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2019
pagine: 40
Venticinque scie luminose brillano nella quiete apparente della notte. Venticinque strati estremi dell'esistenza risalgono lentamente in superficie e mostrano il loro sporgersi altrove, violento e suburbano. (...) Paolo Battista si assume qui il compito di anticooratore, rapper shakespeariano di un graffitismo verbale dove le parole/immagini fanno saltare a tratti il ritmico altalenare del respiro. Fa sue le parole del console Marco Antonio: "Amici, Romani, compatrioti...", la toga macchiata del sangue, si rivolge a un Senato plebaico ripetendo ancora una volta la celebre orazione funebre.
Collapsus. Poema in versi liberi
Paolo Battista
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Eva
anno edizione: 2010
pagine: 64
Siamo tutti figli di Caino
Paolo Battista
Libro: Libro in brossura
editore: Alter Ego
anno edizione: 2016
pagine: 200
Pierpaolo guarda lo spiazzo popolato di persone di fronte al Ser.T. Casilino. Anzi no, non lo guarda. Pierpaolo lo vive. Ci vive. Pierpaolo è un eroinomane, un tossico come gli altri, uno che pensa sempre questa è l'ultima ma che poi rimanda sempre, uno per cui il tempo non passa mai, in un inferno circolare che risucchia nel nero più nero della bianca, del metadone, degli psicofarmaci. Non succede mai niente lì dentro, in un'attesa continua, una continua guerra che prima di essere contro qualcuno è contro se stessi. Un presente eterno, da cui sono banditi passato e futuro. Giorni uguali l'uno all'altro, maledetti nello stesso modo, pronti per essere usati e abusati. Forse però Pierpaolo è diverso dagli altri. Lui è un laureato, un poeta. Lui sa come raccontare i leoni e i gladiatori dell'arena. È uno di loro. Uno che ha capito come vanno le cose anche se può far poco per cambiarle.