Libri di Paola Liotta
La felicità è muta. Poesie (2011-2013)
Paola Liotta
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2018
pagine: 72
"Un percorso intimo, che tende a esplorare le parti più recondite di sé nell'analisi introspettiva che l’autrice, partendo da un dato oggettivo, dalle caratteristiche spazio-temporali, riesce a esporre. Ne emerge la quotidianità del vivere e la consapevolezza del tempo che, mentre inesorabile passa, porta con sé maturità d’accenti e nuove riflessioni. Di grande coinvolgimento emotivo e forza evocativa, questa silloge è un inno d’amore per la propria terra e la forza vitale della natura." (Dalla Prefazione di Grazia Maria Schirinà)
La luce dell'inverno. Madrigali sciolti e rime varie
Paola Liotta
Libro: Libro rilegato
editore: Il Convivio
anno edizione: 2018
pagine: 48
"Di ugere nives, redeunt iam gramina campis / arboribusque comae". Con questo verso, tratto dai Carmina di Orazio, e posto in esergo al suo volume di poesie "La Luce dell'inverno", Paola Liotta ha voluto fornire al lettore un indizio per introdurci alla sua più recente fatica letteraria dal trasparente eppur complesso simbolismo. Essa rivela un'armonia e un'unità di ispirazione tali da ricondurla nell'ambito di un poemetto di 267 versi di varia estensione, sorretto in ogni sua parte da irriducibile intensità d'amore, che sgorga da un'anima gentile come acqua pura da fonte montana perenne. Madrigali, versi sciolti, in sintesi un poemetto scritto con inchiostro rosso-sangue per suggellare la più credibile definizione dell'amore. Amore senza fine.
...Ed era colma di felicità
Paola Liotta
Libro
editore: Armando Siciliano Editore
anno edizione: 2013
pagine: 230
Di Aretusa e altri versi. (Poesie 2009-2010)
Paola Liotta
Libro: Copertina morbida
editore: Libreria Editrice Urso
anno edizione: 2011
pagine: 96
Non si tratta di poesie ermetiche, bensì di poesie colte nell'euritmia del verso così come nella scelta del lessico, ben armonizzato con l'interiorità del sentimento espresso, sia esso amore o sentimento del tempo, ricordo come memoria del passato o percezione del presente. La poetessa, infine, si dichiara come in una sorta di epitaffio epigrammatico nella sua veste umana e spirituale nelle liriche ''L'amicizia. Che cosa è, veramente?'' e ''Come sono veramente'', il cui epilogo riporta le note già evidenziate: "...vorrei/sempre essere quel tipo di persona/sanamente disposta al rischio/di perdersi per le proprie idee...".