Libri di P. Maria Bocchi
Claire Danes
P. Maria Bocchi, Luca Malavasi
Libro
editore: Edizioni di Bergamo Film
anno edizione: 2009
Mauro Bolognini
P. Maria Bocchi, Alberto Pezzotta
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2008
pagine: 206
Una rilettura radicale e appassionante di uno dei registi più scomodi, censurati e soprattutto meno compresi del nostro cinema che ha attraversato la fine del neorealismo e la commedia all'italiana, con film tra cui La notte brava, Il Bell'Antonio, Agostino. Bolognini è un regista dai molti meriti, elegante nello stile quanto corrosivo nella sua visione della società. Il suo cinema è caratterizzato da una conoscenza tecnica e figurativa straordinaria e da un gusto personale della messinscena. Emerso insieme a molti altri validi colleghi in un momento storico difficilmente ripetibile, è una figura che viene finalmente riscoperta in quest'ultimo periodo. Con 170 fotogrammi in bianco e nero.
Agustí Villaronga
P. Maria Bocchi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Bergamo Film
anno edizione: 2005
pagine: 71
Guy Maddin
P. Maria Bocchi, Bruno Fornara
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Bergamo Film
anno edizione: 2004
pagine: 79
Invasion USA. Idee e ideologie del cinema americano anni '80
P. Maria Bocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Bietti
anno edizione: 2016
pagine: 200
!Invasion Usa" è il primo testo italiano ad occuparsi specificatamente del cinema americano degli anni '80. Si tratta di un'epoca e di un mercato ancora troppo sottovalutati, che buona parte della critica fatica a considerare degni di studio: tuttavia sono fondamentali per capire l'evoluzione di un Paese e di un immaginario, e per comprendere inoltre il nostro presente, sia industriale, sia di spettatori. In un clima di profondissime trasformazioni socio-politiche, il cinema americano degli anni '80 modifica decisamente dinamiche e abitudini, idee e ideologie: niente sarà più come prima. L'autore affronta la Storia degli Stati Uniti dal punto di vista dei film, per la prima volta in Italia: al netto di cinefilia e scelte prevedibili, a rivelarsi è uno scenario culturale dove reaganomics, produzione hollywoodiana e indipendente, generi e realtà si influenzano reciprocamente. Quello degli anni '80 americani non è un mercato cinematografico né trascurabile, né superficiale, ma anzi complesso e contradditorio. Dove non sono soltanto le cifre (da capogiro) a parlare.
Woody Allen. Quarant'anni di cinema
P. Maria Bocchi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 215
Tra i registi statunitensi, Woody Alien è, da molti anni, fra i più complessi, interessanti e analizzati. Critici, storici, filosofi si sono avvicendati, nel tempo, in approfondimenti sistematici spesso puntuali e illuminanti. Il suo cinema copre ormai quattro epoche, dalla fine degli anni '60 fino ai giorni nostri: l'esordio dietro la macchina da presa con Prendi i soldi e scappa e il più recente Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno sono rispettivamente il primo e l'ultimo prodotto di una poetica che trova soprattutto nella società americana e nella sua indagine la vera ragione. Contro ogni psicologismo autistico, questo libro si propone anche di riparare alcuni torti, in particolare quelli che hanno riguardato la carriera del regista e i film degli ultimi dieci anni, da più parti considerati ripetitivi, un po' stanchi, meno geniali. Attraverso culture, suggestioni e influenze diverse, Woody Alien ha contribuito a fare la Storia dell'immaginario cinematografico americano. Spesso l'attenzione dei media e della critica si è troppo spostata sul privato, tenendo anche conto della sua figura iconica riconoscibilissima: ma ad esaminare col senno di poi e oggi i film alleniani, si scopre un cineasta sorprendentemente legato a doppio nodo con la realtà. Ben più di quanto l'allenismo (autoriale e critico) è stato disposto a rivelare. (Prefazione di Paolo Mereghetti)
Musical! Sex! La rappresentazione dei sessi nel musical hollywoodiano
P. Maria Bocchi
Libro
editore: Tuttle
anno edizione: 2010
pagine: 96
Non una storia del cinema musical. Né i migliori film musical di tutti i tempi. Solo uno sguardo smaliziato sul modo con cui il cinema musical di Hollywood ha letteralmente messo in scena l'uomo e la donna (con relativi travestimenti e trasformazioni) nel corso degli anni, delle società, delle culture, delle mode. Per capire che i sessi (quando non addirittura il sesso) ne rappresentano da sempre cuore e sangue; e che anche quando indossano una maschera, si rivelano sempre e comunque specchi privilegiati della realtà che il musical stesso intende promuovere. Pier Maria Bocchi è critico cinematografico. Collabora con le riviste "Cineforum" e "Blow Up". Ha scritto per "FilmTv", "Nocturno", "Panoramiche", "Brancaleone", "Segnocinema", per la "Storia del Cinema Italiano" della Scuola Nazionale di Cinema e per numerosi testi collettivi. Tra le sue pubblicazioni, Michael Mann (Il Castoro), Mauro Bolognini (con Alberto Pezzotta, Il Castoro), Mondo Queer. Cinema e militanza gay (Lindau), Guy Maddin (Bergamo Film Meeting), Agustí Villaronga (Bergamo Film Meeting), Jim Jarmusch. American Samurai (Centro Espressioni Cinematografiche Cinemazero), Claire Denis (con Luca Malavasi, Bergamo Film Meeting). È collaboratore del dizionario dei film "Il Mereghetti". Ha curato le interviste e le ricerche per il documentario Made in Hong Kong. Dal 2007 fa parte del comitato di selezione del Torino Film Festival.
Mondo Queer. Cinema e militanza gay
P. Maria Bocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2005
pagine: 216
Che i diritti dei gay siano stati faticosamente e "generalmente" conquistati è un dato di fatto. Oggi però è forse giunto il momento di analizzare criticamente il sistema socio-culturale che li riguarda. Nel momento in cui il gay dà anche lezioni di gusto e di bon ton, il discorso sulla/della omosessualità palesemente dilaga, ma soffocato dalle convenzioni del politicamente corretto. Mondo Queer in questo senso non vuole essere una storia del cinema gay, ma un saggio sulla cultura e le istituzioni gay, una riflessione sulla militanza e il sentire omosessuali, attraverso la lente dei film e dell'immaginario cinematografico.