Libri di Osvaldo Raggio
Faide e parentele. Lo Stato genovese visto dalla Fontanabuona
Osvaldo Raggio
Libro
editore: Erredi Grafiche Editoriali
anno edizione: 2024
pagine: 260
Storia della cultura materiale in tempo di COVID-19
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2020
pagine: 100
COVID-19 ha imposto a studenti e docenti la didattica a distanza. Nelle politiche strategiche delle Università le innovazioni legate alla pandemia rischiano di diventare permanenti. Gli Autori propongono un esperimento di insegnamento, tra didattica e ricerca, nella forma di un Forum, per difendere la dimensione dialogica tra docenti e studenti, la comunicazione e gli scambi tra gli studenti. L’insegnamento di Storia della cultura materiale è stato l’occasione per costruire un dialogo a più voci sugli oggetti, sugli oggetti come fonti documentarie, e sui modi in cui gli oggetti costruiscono le relazioni sociali. A partire da note introduttive e testi di approfondimento proposti dai docenti, il volume vuole restituire, con una rigorosa sequenza cronologica, i dialoghi e il percorso costruito, lungo l’arco di tre mesi, con le studentesse e conclusosi con i loro brevi saggi, oggetto dell’esame di valutazione finale. L’obiettivo è riflettere sulle trasformazioni della didattica e sottolineare il rischio che diventi atemporale, con la costruzione di moduli standardizzati e il ridimensionamento della dimensione critica e contestuale dell’insegnamento.
Storia di una passione. Cultura aristocratica e collezionismo alla fine dell'ancien régime
Osvaldo Raggio
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2000
pagine: 216
Questo libro è un capitolo di storia della cultura ed è rivolto a tutti coloro che sono interessati a una ricostruzione contestuale della cultura. Attraverso lo studio di fonti archivistiche primarie, l'autore restituisce al lettore l'universo di relazioni a scala italiana ed europea di una grande famiglia del'aristocrazia genovese alla fine dell'ancien régime: i Durazzo e un loro imprtante esponente nel secondo Settecento, Giacomo Filippo III.