Libri di Óscar Martínez
Soglie. La cultura occidentale di porta in porta
Óscar Martínez
Libro: Copertina morbida
editore: Solferino
anno edizione: 2021
pagine: 320
La porta è il luogo di passaggio per eccellenza, il segno di demarcazione tra due mondi, due stati, due momenti. Spesso l'attraversiamo inconsapevoli, presi dalla fretta di «entrare», e trascuriamo i valori metaforici e architettonici che richiama a sé. Significati e figure che variano a seconda del tempo, della civiltà, della destinazione d'uso (sacra o profana, pubblica o privata): gli ingressi descritti in questo libro inanellano una particolare e affascinante storia dell'arte in ventuno capitoli. D'altro canto, la soglia è un elemento legato ai concetti universali di cambiamento e di evoluzione: oltrepassandola, marchiamo una transizione, ci muoviamo da ciò che conosciamo verso l'ignoto, esercitiamo l'immaginazione e nutriamo la curiosità. Per questo il simbolismo che la sottende contiene elementi di affinità anche a distanza di tempo e in culture molto lontane fra loro. La porta congiunge l'umano al divino, ed è perciò un territorio magico. Ma è anche uno spazio fragile: nelle fortificazioni era il punto da dove poteva insinuarsi il nemico. A sua protezione, ogni civiltà ha creato una serie di rituali di passaggio, di figure tutelari, di talismani, a salvaguardia di un transito che, come tutte le iniziazioni, contiene in sé il germe della minaccia e del pericolo. In queste pagine troverete ingressi di santuari preistorici, templi egizi, greci e romani, chiese medievali, fortezze, negozi, palazzi e ville. Scoprirete ciò che li rende speciali, il messaggio che è stato loro consegnato perché arrivi fino a noi. Soglie non è solo un libro d'arte e architettura, ma un irresistibile invito al viaggio, che ci apre porte finora socchiuse: se le abbiamo già attraversate, potremo soffermarci con occhi nuovi nel loro spazio ibrido; se ancora non le conosciamo, nascerà in noi il desiderio di varcarle rubandone tutti i segreti.
El Niño de Hollywood. Una storia personale della gang più pericolosa al mondo
Óscar Martínez, Juan José Martínez
Libro: Copertina morbida
editore: Milieu
anno edizione: 2021
pagine: 320
Incentrato sulla vita di Miguel Ángel Tobar, El Niño de Hollywood ripercorre la storia della Mara Salvatrucha (MS13), la gang più pericolosa al mondo: dai suoi inizi in California, alle sue attuali incarnazioni in America Latina e nel mondo. La parabola esistenziale di el Niño è quella classica della vita criminale: un ragazzo povero senza prospettive, ingannato e reclutato da un criminale più anziano, che diventa assassino spietato e brutale. In cerca di vendetta per la morte del fratello, di el Niño inizia a uccidere i suoi ex sodali. Alla fine, dopo aver collaborato con lo Stato, cade vittima della sua stessa banda, assassinato da tre membri della Mara Salvatrucha mentre stava tornando a casa dopo aver registrato la nascita della figlia. Per anni i due fratelli Martínez, un giornalista e un antropologo, lo hanno incontrato e intervistato, fino a riprodurre in un affresco corale le connessioni tra la violenza delle bande negli Stati Uniti e in America centrale, dipingendo un vivido ritratto dall'interno. Le maras sono l'oggetto centrale di questo libro, che ne ripercorre l'evoluzione, le cause e gli effetti, a partire da una storia di vita personale, smontando molti stereotipi. Un testo che si è rapidamente imposto a livello internazionale come il libro di riferimento per comprendere il fenomeno delle bande latinoamericane, presenti ormai anche in Europa.
La bestia
Óscar Martínez
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 320
Quello che si narra in questo libro non è un prodotto della fantasia e nemmeno una semplice indagine giornalistica. Oscar Martinez ha percorso da cima a fondo il tragitto dei migranti attraverso il Messico, per otto volte è salito sul tetto del treno, "la Bestia", insieme ai centroamericani che a migliaia viaggiano aggrappati lassù nella speranza di entrare negli Stati Uniti, dove sognano una vida mejor. Ha diviso con loro le notti all'addiaccio e le sigarette, le paure e le insidie del viaggio, nel corso del quale violenze, stupri e aggressioni sono pane quotidiano e la morte è in agguato a ogni tappa. Ha visitato le città governate dai narcos, dove si cammina a testa bassa, ha ascoltato i racconti delle giovani centroamericane costrette a prostituirsi in Chiapas e poi ha asciugato le loro lacrime. Ha incontrato poliziotti corrotti, banditi, preti coraggiosi, uomini e donne dal destino segnato. Nel raccontarci la sua esperienza in prima persona lungo il cammino dei migranti, Martinez ha popolato il suo reportage di un'umanità spesso oscura e ai margini, perfettamente autentica anche se sembra il frutto dell'abile penna di un romanziere. E il lettore si trova così catturato in questa odissea attraverso paesaggi desolati e ostili, battuti solo da avvoltoi, coyote, narcotrafficanti e migranti, per arrivare fino al "muro", l'ultima barriera che separa i centroamericani in fuga dal loro sogno americano.