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Libri di Omero Proietti

Ladinar dacostiano. Uriel da Costa, Samuel Usque e la «Biblia de Ferrara»

Ladinar dacostiano. Uriel da Costa, Samuel Usque e la «Biblia de Ferrara»

Omero Proietti

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2021

pagine: 732

La ricostituzione del corpus autentico delle sue opere, gli studi approfonditi sulla sua biblioteca, rendono oggi possibile la ricerca sul complesso rapporto intellettuale che Uriel da Costa (1583-1640) ha intrattenuto con due classici della diaspora sefardita, alla quale egli apparteneva per biografia, per lingua e per cultura: la "Biblia de Ferrara" (1553) e la "Consolaçam" di Samuel Usque (1553, 1599). La prima parte del libro ricostruisce la profonda lettura dacostiana della "Consolaçam" di Usque, che Da Costa conosceva nella riedizione del 1599. La seconda analizza le varianti ladine del portoghese dacostiano, che presuppongono la "Biblia de Ferrara" come imprescindibile punto di partenza. Poiché il mito della “rarità” circonda ancor oggi due testi del desterro de Portugal come la "Biblia de Ferrara" e la "Consolaçam" di Usque, interrogando un migliaio di cataloghi di aste librarie e innumerevoli testimoni oculari, rintracciando e registrando gli esemplari oggi esistenti nel mondo, la terza parte del libro dimostra che quella rarità non è mai esistita e che i due testi potevano far parte della biblioteca di Da Costa, anche prima del suo esodo dal Portogallo.
28,00

Variazioni dacostiane. Studi sulle fonti dell'«Exame das tradiçoes phariseas»

Variazioni dacostiane. Studi sulle fonti dell'«Exame das tradiçoes phariseas»

Omero Proietti

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2018

pagine: 566

Il venticinquennio che ci separa dalla riscoperta e dalla pubblicazione dell'"Exame das tradicoés phariseas" (1993) non è stato particolarmente ricco di studi e di ricerche dedicate a un testo che, fosse solo per la particolare tradizione "averroistica" in cui si inscrive e per gli sviluppi che ne ha fornito Spinoza, possiede tutti i tratti di un documento centrale, da cui non sarebbe più possibile prescindere. Sembra insomma che in questo venticinquennio, nonostante l'importanza e la centralità del testo ritrovato, si sia ricostituita, o non sia mai cessata di esistere, una sorta di "congiura del silenzio", che cancella l'Exame e rilancia costantemente la retorica antisemita dello pseudodacostiano Exemplar humanae vitae. Contro questo silenzio e contro questa retorica, il presente volume illustra la "complessità" della pagina dell'Exame, procedendo all'individuazione analitica di autori, opere, edizioni di testi che formavano la ricchissima biblioteca dacostiana.
28,00

Il carteggio Van Gent-Tschirnhaus (1679-1690). Storia, cronistoria, contesto dell'«editio posthuma» spinoziana

Il carteggio Van Gent-Tschirnhaus (1679-1690). Storia, cronistoria, contesto dell'«editio posthuma» spinoziana

Omero Proietti, Giovanni Licata

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2014

pagine: 632

Le Lettere di Pieter van Gent a Ehrenfried Walther von Tschirnhaus, qui riedite e tradotte, costituiscono un documento utile per ricostruire l'ambiente culturale olandese degli anni 1675-1690. In questo libro divengono il punto di partenza per riesaminare la genesi dell'editio posthuma spinoziana e la sua complicata storia redazionale. Di questa storia sono parte essenziale i profili intellettuali di Lodewijk Meijer, Jarig Jelles, Pieter van Gent, Georg Hermann Schuller, come anche l'attività editoriale di Jan Rieuwertsz e il complesso rapporto intellettuale di Tschirnhaus con Leibniz e Christiaan Huygens.
34,00

Uriel da Costa e l'«Exemplar humanae vitae». Testo latino a fronte

Uriel da Costa e l'«Exemplar humanae vitae». Testo latino a fronte

Omero Proietti

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2004

pagine: 287

Il racconto delle eroiche traversie del libero pensiero: la storia di un marrano sfuggito all'Inquisizione portoghese e all'idolatria cattolica; di un eretico vittima dei "farisei" di Amsterdam; di un pensatore ateo o deista, che aveva rifiutato ogni religione positiva in nome di una cosmopolitica, universale, legge naturale: Uriel Da Costa (filosofo portoghese, nato a Oporto nel 1580 circa e scomparso ad Amsterdam nel 1640). In appendice il testo "Exemplar humanae vitae / Un modello di vita umana" prima traduzione italiana con testo latino a fronte. Omero Proietti insegna Storia della filosofia moderna e contemporanea nell'Ateneo di Macerata.
22,00

La città divisa. Flavio Giuseppe, Spinoza e i farisei

La città divisa. Flavio Giuseppe, Spinoza e i farisei

Omero Proietti

Libro: Copertina morbida

editore: Il Calamo

anno edizione: 2003

pagine: 286

23,00

Philedonius, 1657. Spinoza, Van den Enden e i classici latini

Philedonius, 1657. Spinoza, Van den Enden e i classici latini

Omero Proietti

Libro

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2010

pagine: 344

Di Franciscus van den Enden (Anversa 1602-Parigi 1674), discusso e controverso maestro di latino di Spinoza, erano conosciuti un lavoro teatrale (Philedonius, 1657) e due scritti politici. Erano celebri le sue regie (su testi di Seneca e Terenzio), portate in scena negli anni 1657-1658. Recite, alle quali era forse presente lo stesso Spinoza. Negli ultimi anni, tuttavia, sono emersi nuovi scritti e vari documenti. In questa monografia si è delineata una succinta biografia, tesa a cogliere la profonda unità di un percorso biografico per nulla lineare, eppure segnato da una genuina fedeltà alla causa della Controriforma e dei Paesi Bassi spagnoli. Questa "fedeltà" è iniziata con la formazione gesuita del nostro autore. È continuata nella feroce lotta contro il nemico calvinista, dopo l'adesione alla Hierarchia mariana di De los Ríos y Alarcón. È divenuta spettacolo pubblico nell'engagement gesuita praticato nel teatro di Amsterdam. Si è rivelata infine come il centro segreto dello stesso, tragico esito della vicenda di Van den Enden, consigliere di Luigi XIV, ma nel contempo emissario di Bruxelles, agente segreto del Governatore dei Paesi Bassi spagnoli, nel complotto antifrancese che segnerà la sua fine. Inoltre si è evidenziato un dato desumibile dagli scritti spinoziani: è certa non solo la partecipazione di Spinoza alle recite terenziane degli anni 1657-1658, ma risulta anche documentabile la sua recita di Seneca. Infine il testo latino del Philedonius.
16,00

«Agnostos theos». Il carteggio Spinoza-Oldenburg (1675-1676). Testo originale a fronte

«Agnostos theos». Il carteggio Spinoza-Oldenburg (1675-1676). Testo originale a fronte

Omero Proietti

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2006

pagine: 264

Il volume si divide in tre parti: Il carteggio che Spinoza e Oldenburg tennero tra il 1675 e il 1676; presentato nel testo originale e con traduzione italiana a fronte è accompagnato da un commento storico-filologico. Il saggio di Proietti "Agnostos theos" ("Il dio nascosto") si articola secondo tre direttrici di analisi: viene colto lo stoicismo di Spinoza nel suo contrapporsi al discorso cristiano; sono recensite le citazioni di autori o temi stoici, presenti nella pagina spinoziana; vengono infine ricompresi i "temi stoici" della filosofia di Spinoza. Tra il 1676 e il 1677 Leibniz ebbe modo di studiare il carteggio, a questa occasione risalgono le annotazioni che vengono qui edite, anch'esse con testo a fronte.
22,00

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