Libri di Nicola Gabriele
Lealtà ecclesiastica e politica unitaria. Luigi Amat di San Filippo: vita e politica di un cardinale di Pio IX
Francesco Amat di San Filippo, Nicola Gabriele, Marco Pignotti
Libro: Copertina morbida
editore: AM&D
anno edizione: 2012
pagine: 184
Scegliere la patria. Classi dirigenti e risorgimento in Sardegna
Aldo Accardo, Nicola Gabriele
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 302
Cuore, bombe, pugnale. Le cartoline degli arditi dalla prima guerra mondiale agli anni Trenta
Edi Casagrande, Nicola Gabriele
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2010
pagine: 236
Modelli comunicativi e ragion di Stato. La politica culturale sabauda tra censura e libertà di stampa (1720-1852)
Nicola Gabriele
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 424
Il volume approfondisce le dinamiche che portarono all'elaborazione e allo sviluppo dei sistemi censori negli stati preunitari, terreno d'indagine di grande attualità e di riconosciuta centralità per la storiografia. Gli interessi attorno al controllo sulla circolazione delle idee rappresentano la spia di una tendenza politica volta non semplicemente al controllo sociale, ma alla formazione di un consenso e alla nascita di un'opinione pubblica. Se si focalizza l'attenzione sui caratteri che questo fenomeno assunse negli Stati sabaudi, affiorano i contorni di un dirigismo culturale che, col tempo, avrebbe assunto una chiara connotazione politica. I Savoia miravano ad affermare il primato della censura laica su quella ecclesiastica, consentendo la diffusione di una significativa quantità di opere poste all'Indice. Allo stesso tempo dovettero fare i conti, per oltre un secolo, con un'anomalia di carattere istituzionale rappresentata dall'antico Regnum Sardiniae, che imponeva loro di creare appositi regolamenti e di attivare procedure parallele, anche in ambito censorio, per rispettarne più o meno formalmente la peculiarità delle istituzioni sarde. Quella costante e scrupolosa supervisione sulla stampa, destinata a non arrestarsi neppure durante l'età napoleonica con i regnanti confinati in Sardegna, si sarebbe riaffermata in forme nuove e originali durante l'età della Restaurazione divenendo il principale terreno di scontro tra ambienti conservatori e riformisti.