Libri di Nathalie Sarraute
Tu non ti ami
Nathalie Sarraute
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 206
Questo libro si inscrive in un percorso creativo dell'autrice segnato da una poetica forte e innovativa: il superamento dello studio psicologico dei personaggi, vero cardine del romanzo ottocentesco. Ciò che ha sempre interessato la Serraute è una sorta di registrazione in presa diretta di quegli stati psichici minuti e contingenti che ha chiamato "tropismi". L'intreccio di una possibile storia deve dunque venire sostituito da una sorta di vissuto primordiale, di parlato prvvisorio, non percepibile nel discorso di ogni giorno, ma improvvisamente fantastico e rivelatore nella pagina scritta.
Ritratto d'ignoto
Nathalie Sarraute
Libro: Libro in brossura
editore: Nonostante
anno edizione: 2016
pagine: 206
"Chi racconta questa storia cerca innanzitutto di catturare, nei personaggi che ne attirano l'attenzione, quei moti segreti, inconfessati, appena coscienti, quei sentimenti allo stato nascente, senza nome che formano la trama invisibile dei nostri rapporti con gli altri e di ogni istante della nostra esistenza. Molle dispiegarsi di tentacoli, questo gli sembrano di primo acchito. Man mano però che il suo occhio inizia ad abituarvisi, che gli strumenti di ingrandimento, usati per esaminarli, si fanno via via più accurati, essi diventano più netti, più precisi, e appaiono come minuscoli drammi le cui peripezie, rigorosamente predisposte, conducono a quei moti ultimi che sono le parole e gli atti, conferendo loro spessore e significanza. Quando poi però, dopo tanti sforzi, ha finalmente l'impressione di afferrarli, la rapidità, la complessità e la finezza di quei drammi, invisibili a occhio nudo, lo costringono a lasciare la presa. E a sottomettersi. Si lascia accecare, come tutti attorno a lui, dal bagliore delle parole e dei gesti ridotti alla loro più evidente apparenza. Tutto rientra nell'ordine. La rassicurante e comoda convenzione riprende il sopravvento." (Nathalie Sarraute)
Tropismi
Nathalie Sarraute
Libro: Copertina morbida
editore: Nonostante
anno edizione: 2016
pagine: 115
"In biologia movimento orientato di un organismo, animale o vegetale, o di una sua parte, determinato dall'azione di uno stimolo esterno (luce, temperatura, umidità, gravità, fattori chimici, ecc.)". Così alla voce Tropismo della Treccani. Se Anthime Armand-Dubois, lo scienziato massone de I sotterranei del Vaticano, pretendeva, "in attesa di affrontare l'uomo, [...] di ridurre a "tropismi" tutta l'attività degli animali che osservava", Sarraute è invece proprio il sottosuolo della vita psichica dell'uomo che si prefigge di sondare e scandagliare, in una sorta di spedizione speleologica alla ricerca di quei moti inafferrabili e indefinibili che a suo dire "sono all'origine dei nostri gesti, delle nostre parole, dei sentimenti che manifestiamo", e il cui gioco "costituisce la trama invisibile di tutti i rapporti umani e la sostanza stessa delle nostre vite". Quella a cui Sarraute costringe il lettore è, come scrive Arnaud Rykner nella postfazione, "una discesa nelle voragini della nostra psiche", dal momento che "per raggiungere il luogo del tropismo, bisogna scavare in sé, sotto di sé e lasciarsi, per così dire, cadere nel tropismo".
L'età del sospetto. Saggi sul romanzo
Nathalie Sarraute
Libro: Copertina morbida
editore: Nonostante
anno edizione: 2016
pagine: 152
"I critici hanno un bel fingere, da bravi pedagoghi, di non accorgersi di nulla, senza in compenso lasciarsi mai sfuggire l'occasione di proclamare, nel tono che si addice alle verità capitali, che il romanzo, a quanto è dato sapere, è e resterà sempre innanzitutto "una storia dove vediamo agire e vivere dei personaggi", e che un romanziere è degno di questo nome solo nella misura in cui è capace di "credere" nei suoi personaggi, cosa che gli consente di renderli "vivi" e di conferire loro "spessore romanzesco". Hanno un bel elargire a piene mani elogi a chi sa ancora, come Balzac o Flaubert, "delineare" un eroe e aggiungere un'altra "figura indimenticabile" alle figure indimenticabili di cui tanti illustri maestri hanno popolato il nostro universo. Esaminando la situazione attuale, si sarebbe tentati di dire che in essa trova conferma alla perfezione la frase di Stendhal: "è venuto al mondo il genio del sospetto". Siamo entrati nell'età del sospetto" (Nathalie Sarraute).
Infanzia
Nathalie Sarraute
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2005
pagine: 232
Raccontando la storia, parzialmente autobiografica, di un'infanzia nomade trascorsa tra la Francia, la Russia e la Svizzera negli anni che precedono la prima guerra mondiale e la rivoluzione russa, questo romanzo evoca il flusso delle vaghe, e spesso dolorose, impressioni che invadono la piccola Natasha nel rapporto con la madre, il padre e la matrigna. Ma "Infanzia" è anche una riflessione sul luogo sorgivo della scrittura, su quell'immenso terreno inesplorato che sta fra il vissuto e la lingua, fra il silenzio e le voci. La lingua è una lingua senza nomi, nella quale le parole catturano qualcosa di sconosciuto. È una lingua di verbi. Forme di vita invisibili, che la scrittura afferra con i suoi strumenti, prima che la parola non li accechi.