Libri di Monica Centanni
I canti corali infraepisodici nella tragedia greca
Monica Centanni
Libro: Copertina rigida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 1991
pagine: 116
I canti corali infraepisodici nella tragedia greca
Monica Centanni
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 1991
pagine: 116
Metro, ritmo e parola nella tragedia greca. Le scene in tetrametri trocaici
Monica Centanni
Libro
editore: Argo
anno edizione: 1995
pagine: 182
Atene assoluta. Crizia dalla tragedia alla storia
Monica Centanni
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 236
La rivista di Engramma. Volume Vol. 177
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Engramma
anno edizione: 2020
pagine: 227
Negli ultimi tempi è in atto un trend di riscoperta e valorizzazione di Gertrud Bing, a cui Engramma contribuisce con questo numero a lei dedicato. Dopo le recenti monografie di Philippe Despoix e Martin Treml (Parigi 2019), e di Laura Tack (Leuwen 2020), con questo numero proponiamo nuovi tasselli alla ricostruzione della personalità intellettuale e umana di Gertrud Bing.
La rivista di Engramma. Volume Vol. 171
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Engramma
anno edizione: 2020
Questo numero di Engramma è dedicato a Martin Warnke, nato il 12 ottobre 1937 a Ijuía in Brasile e morto a Halle an der Saale l’11 dicembre 2019.
La rivista di Engramma. Volume Vol. 174
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Engramma
anno edizione: 2020
Questo numero di Engramma tratta di migrazioni, di fughe, di approdi.
Duilio Cambellotti a Siracusa 1914-1948. Poetica e pratica teatrale
Monica Centanni
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2021
pagine: 168
Dal 1914 al 1948, la messa in scena dei drammi antichi al Teatro greco di Siracusa porta l'impronta e il segno di Duilio Cambellotti. È un progetto artistico che coinvolge tutti gli aspetti delle "feste classiche" siracusane: dall'allestimento delle scenografie ai costumi degli attori, dai movimenti scenici ai "cartelloni" pubblicitari, dalla cifra grafica più minuta alla visione complessiva dell'architettura della scena. In questo volume le parole dello stesso Cambellotti e le immagini dei preziosi materiali conservati all'Archivio della Fondazione INDA di Siracusa mettono in risalto l'intreccio tra la cura filologica che l'artista coltiva per i segni e le parole del teatro antico, e la profonda sensibilità per le espressioni artistiche del suo tempo. Nessuna traccia di classicismo, nessuna mummificazione del passato: nella poetica di Cambellotti l'estetica dell'antico rivive in forme superbamente contemporanee.
Contro Ulisse. Un eroe sotto accusa
Monica Centanni
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno
anno edizione: 2021
pagine: 112
Ulisse è il campione della ragione che trionfa in Occidente, l’eroe dell’intelligenza e dell’avventura. Ma la sua figura non è univoca nella tradizione antica. Le maschere del mito greco parlano di altre ragioni, di passioni irriducibili, di colpe che l’eroe non ha pagato. E di una giustizia che non si lascia iscrivere nella legge condivisa. Ulisse che calunnia; Ulisse, infido e vigliacco in battaglia; Ulisse che corrompe; Ulisse che tradisce; Ulisse che sacrifica una fanciulla affinché soffino venti favorevoli alla partenza da Troia; Ulisse che seduce e abbandona; Ulisse, il reduce, che fa strage di giovani a Itaca. Capitolo per capitolo, la luce tocca personaggi femminili e maschili – compagni di impresa in guerra e in viaggio, madri e figlie, padri e figli, dee e mortali. Nauplio, Teti, Aiace, Neottolemo, Ecuba, Polissena, Calipso, Nausica, Eupite – figure ai bordi della narrazione maggiore, travolte e stravolte nella loro vicenda mitica dal genio contorto di Ulisse. Dalle fonti antiche emergono le loro voci che, in concerto, compongono un grave atto d’accusa contro l’eroe. Nove personaggi del mito prendono la parola contro Ulisse, accusato di crimini e misfatti che la tradizione ha rimosso dalla memoria occidentale. Nel processo immaginario che vede Ulisse alla sbarra, il lettore è chiamato a giudicare le azioni di un eroe ambiguo, sempre in bilico tra astuzia, violenza e viltà. Con una premessa di Maria Grazia Ciani.
La «calunnia» di Botticelli. Politica, vizi e virtù civili a Firenze nel Rinascimento
Libro: Libro rilegato
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2023
pagine: 294
Il piccolo e prezioso dipinto di Sandro Botticelli conservato agli Uffizi (62x91 cm) si presenta, sotto diversi rispetti, come un enigma figurato: per la complessità della genesi del soggetto erudito, tratto dalla descrizione del quadro di Apelle di Luciano, e mediato dalle traduzioni di Guarino e di Leon Battista Alberti; per il montaggio e la scelta dei temi dei pannelli che compongono il fondale; per la datazione e le circostanze dell'esecuzione; e, più in generale, per il suo significato complessivo. Dall'inizio del XX secolo si è andata cristallizzando nella critica una costellazione di luoghi comuni: l'interpretazione del dipinto in chiave intima e personale, come atto di rivendicazione, o di protesta o di vendetta, dell'artista contro i suoi detrattori; la lettura dell'opera come espressione della crisi umana e spirituale di Botticelli dopo la morte del Magnifico, nel clima greve della censura savonaroliana; la collocazione cronologica liminare della Calunnia, tra i dipinti di soggetto profano e quelli a tema religioso. Una catena di argomentazioni, non sempre verificate con la dovuta attenzione critica e spesso chiamate a confermarsi l'un l'altra, in una sorta di cortocircuito ermeneutico. L'analisi puntuale dell'opera, del corteo delle figure in primo piano, animate da una forte energia patetica, ai particolari del fondale in cui Botticelli si rivela vero "orefice del dettaglio", fa emergere una lettura sorprendentemente ricca e articolata. L'artista mette in scena un discorso allegorico-didascalico in una sorta di allestimento concettuale dei temi più rilevanti della riflessione culturale e della propaganda politica contemporanea. In questa luce, la Calunnia si presenta come un'opera-manifesto della temperie politico-culturale del tempo, un condensato delle tensioni e dei conflitti che agitano Firenze tra XV e XVI secolo, ma anche, insieme, un esercizio esemplare della tecnica di Botticelli e della sua poetica. ll volume è l'esito degli studi ventennali delle autrici sul tema, condotti incrociando la strumentazione della metodologia della ricerca storico-artistica, dell'iconologia e della storia della tradizione classica.