Libri di Michele Salazar
Tre donne intorno al cor mi son venute. Antigone, Porzia, Filumena Marturano
Michele Salazar
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2015
pagine: XVI-112
Prendendo lo spunto dalla canzone dottrinale "Tre donne intorno al cor mi son venute" (Rime, 47, CIV), che Dante compose nel 1302 per esprimere la sua amarezza per l'esilio e le sue riflessioni sulla giustizia divina, sulla giustizia umana e sulla legge (rappresentate dalle tre donne, belle e virtuose, che immagina di incontrare), l'autore analizza comparativamente i personaggi femminili delle opere teatrali di Sofocle (Antigone), Shakespeare (Il mercante di Venezia) e Eduardo De Filippo (Filumena Marturano), che anche a lui hanno metaforicamente rubato il cuore nella notte di San Valentino, mettendone in evidenza le assonanze e le differenze che sotto il profilo giuridico caratterizzano le loro vite. Un robusto filo rosso unisce, infatti, le protagoniste dei drammi sopra indicati, nei quali, con il linguaggio del teatro, vengono rappresentati sulla scena i problemi sempre eterni della giustizia.
Novelle dei mesi pari
Michele Salazar
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XXIV-96
Queste Novelle dei mesi pari istituiscono, da subito, un legame genetico con le Novelle dei mesi dispari (2008) che le precedono, nate dalla medesima penna: un gruppo di magistrati in pensione, ospiti di un'amena villetta aspromontana, confiscata alla malavita per essere " adattata a casa di riposo per servitori dello stato ", decidono, secondo un topos consueto da Boccaccio in poi, di riunirsi nei mesi pari per narrarsi le storie concepite per esorcizzare la noia, la malinconia e l'accidia intellettuale. Naturalmente, trattandosi di magistrati a riposo, i temi e i personaggi sono tratti quasi esclusivamente (ma non solo) dall'universo giuridico, che i novellatori si divertono a cogliere con sottile e ironica capziosità nei suoi aspetti contraddittori e nelle sue valenze antifrastiche al diritto naturale ed alla stessa giustizia, che il cumulo di leggi e norme evocate giunge a piegare nel suo opposto; ed il narrato lo porta ad effettuazione espressiva attraverso un ritorno al respiro breve e classico della novella, ognuna delle quali ha entità autonoma ma, al tempo stesso, si lega strutturalmente alle altre attraverso un gioco raffinato di richiami e di rimandi interni.
Scritti sfaccendati su diritto e letteratura. Da Miguel de Cervantes a Philip K. Dick
Melania Salazar, Michele Salazar
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2011
pagine: XIV-206
Non vi è dubbio che - come sosteneva Galileo Galilei - il mondo sia un libro scritto nel linguaggio della matematica. Ma, per gli amanti della letteratura, il libro del mondo è scritto e riscritto continuamente dai grandi narratori: è il libro nel quale, come gli affluenti di un fiume, si mescolano gli innumerevoli libri custoditi nella biblioteca di Babele. Anche il diritto è una narrazione del mondo: di come esso dovrebbe essere. I giuristi sperimentano ogni giorno la forza evocatrice delle parole e la loro capacità creatrice, e questo consente loro più che a ogni altro di cogliere le analogie tra i mondi immaginari (ma non necessariamente impossibili) della letteratura e il mondo perfetto (perciò, impossibile) del diritto. Gli autori si occupano del rapporto tra diritto e letteratura con riferimento alle opere di Miguel de Cervantes e di Philiph K. Dick. Esaminano in particolare - separatamente - con notazioni originali, i profili rinvenibili nel "Don Chisciotte" e in "Rapporto di minoranza".
Dai saperi contaminati ai sapori contaminati. Appunti per uno studio dei rapporti tra cibo e letteratura
Michele Salazar
Libro
editore: Fondazione Ed. Sperim. Reggina
anno edizione: 2008
pagine: 48
Il cibo in Cervantes tra sogno e realtà
Michele Salazar
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 98
Il lavoro di Michele Salazar si occupa del cibo in Cervantes come elemento fondamentale per disegnare la personalità dei protagonisti, il nobile hidalgo Don Chisciotte e il suo simpatico scudiero. L'analisi è condotta con rigore scientifico e metodo-logico, sulla base del testo, e sulla scorta di pertinenti richiami alla critica letteraria più accreditata. Il cibo è, dunque, occasione per acute riflessioni sul modo di essere e di apparire delle figure principali del romanzo, che si muovono tra realtà e fantasia nel loro differente rapportarsi al bere e al mangiare. Follia e saggezza, digiuno e abbuffata, povertà e ricchezza, libertà e schiavitù, amore, gloria, speranza, illusione, si alternano e si combinano nelle pagine di Salazar attraverso il cibo, in una chiave di lettura particolare dell'immortale capolavoro di Cervantes.

