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Libri di Michele Cecchini

20 giorni. Storia di Fli

20 giorni. Storia di Fli

Michele Cecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Lisianthus

anno edizione: 2023

pagine: 104

Una favola struggente e originale che ha il potere di affascinare e di far riflettere su quanto la vita e il tempo che abbiamo a disposizione siano preziosi. La piccola mosca Fli, subito dopo la nascita, si butta con entusiasmo ad assaporare la vita è tutto ciò che la circonda. Fli non fa calcoli, ma vive ogni esperienza con generosità. Stringe una forte amicizia con Geo, una tartaruga che da tempo conduce un’esistenza solitaria e rinunciataria, confinata nella sua tana. Al termine di ogni giorno, la mosca racconta alla tartaruga ciò che le è capitato durante la sua esplorazione del mondo. La saggezza e i consigli della tartaruga aiutano sempre la mosca a interpretare nella giusta maniera tutto quello che le accade. Alla fine, però, sarà proprio Fli a dare un grande insegnamento a Geo, facendogli capire il valore della sua esistenza. Vincitore assoluto della seconda edizione del Premio Letterario e Fotografico Nazionale Il Paliotto, indetto dal Rotary Club Torino Duomo è una favola per bambini e adulti. Età di lettura: da 7 anni.
18,00

Un morso all'improvviso

Un morso all'improvviso

Michele Cecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2023

pagine: 204

«A vederlo pareva morto, ma non dev'essere ancora morto per bene» dice il Falco alla Fata Turchina nel romanzo di Collodi. Oggi Pinocchio è un quarantenne schizofrenico che vive insieme alla moglie e alla figlia adottiva in una periferia della Toscana. Tutti lo conoscono come Beo, da scarabeo. Stercorario, per la precisione. Il suo Paese dei Balocchi è il dancing della locale Casa del popolo, che frequenta il sabato sera insieme all'amico Luciano. Prova a moltiplicare le monete con il Gratta e vinci e i suoi piedi non si bruciano, ma soffrono di psoriasi, interpretato come segno di disfacimento imminente. Vittima di allucinazioni, è ossessionato in particolare dai marziani, ritenuti responsabili del rapimento del padre, scomparso da tempo. Per scongiurare le disgrazie sempre pronte a piovergli addosso, Beo impone a se stesso una miriade di regole, pratiche e cerimoniali che lo rendono legnoso e burattinesco. Eppure, malgrado tutto, insiste nel cercare la poesia nel degrado, l'incanto nello squallore. Dopo una serie di avventure dal sapore fiabesco e picaresco, una sera la persecuzione dei marziani prende corpo per davvero: Beo se li ritrova faccia a faccia, e da quel momento la sua vita cambia. Perdersi definitivamente sarà il prezzo da pagare per ritrovarsi ed essere finalmente persona. Con il suo sguardo disincantato eppure leggero nei confronti del mondo, Michele Cecchini ci accompagna tra pagine scanzonate e insieme strazianti, dai risvolti sorprendenti, attraverso una scrittura estremamente poetica, delicatissima.
17,00

E questo è niente

E questo è niente

Michele Cecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2021

pagine: 144

È una strana forma di letargia quella che coglie all'improvviso gli abitanti di via Cadorna, dove i più anziani sprofondano a turno in un sonno che dura ventiquattr'ore e poi svanisce senza lasciare traccia. Qui, in un piccolo borgo della campagna fiorentina alla metà degli anni Sessanta, vive Giulio, il nipote del dottore del paese. Giulio ha sedici anni e ne dimostra la metà. Non si muove e non parla. Si definisce «un coso che ha due braccia e due gambe, ma non funziona a». È tetraplegico. Immobile nel suo lettino, Giulio osserva, rielabora gli scampoli di vita che gli capitano a tiro, intercetta parole e reinventa l'esistenza a modo suo. Insieme alle ipotesi che via via si dipanano sui motivi della letargia, Giulio racconta di sé e della sua famiglia - il nonno autoritario, il padre indolente, la madre a caccia di sogni - da cui emerge un quadro strampalato dei normali, «gli esseri più misteriosi e più scontenti di tutti», messi straordinariamente a fuoco da chi normale non è, anzi si vede affibbiato l'epiteto di infelice. Improvvisamente per Giulio si apriranno le porte di un mondo nuovo e inaspettato grazie a uno dei medici che giravano per i paesi alla ricerca dei piccoli pazienti invisibili: un dottore alla rovescia ispirato alla figura di Adriano Milani, fratello di don Lorenzo, che a lungo si batté perché la sanità restituisse a questi bambini dignità di persona. La scrittura di Michele Cecchini, lieve e insieme cruda, invita a entrare con coraggio nei pensieri e nell'universo di chi non ha voce. Una fiaba senza fiabesco, dal tono mai patetico e a tratti scanzonato. L'esistenza raccontata da un bambino che non ha alcuna intenzione di rinunciare alla felicità e si lascia «amare dalla vita come viene viene».
14,00

Il cielo per ultimo

Il cielo per ultimo

Michele Cecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2019

pagine: 250

Si chiama Emilio Cacini ma tutti lo conoscono come Soldo di Cacio perché è basso e goffo. La sua vita è sempre stata una storia semplice, di quelle senza aneddoti. Cacio è un uomo mite, insegna educazione artistica alle scuole medie e vive a Livorno, nel rione di Ardenza Mare. Da sempre coltiva la passione per le immagini, tanto che spesso associa le situazioni che vive ai dipinti dei suoi pittori preferiti. Vorrebbe tanto rivelare il suo segreto, che riguarda la relazione clandestina con Ilaria, una donna con un passato da brigatista, ma nessuno glielo chiede. Cacio ha un figlio, Pitore, un bambino che parla una lingua tutta sua, fatta di parole incomprensibili, inventate: folmedina, parassonio, golbetico... Cacio sembra non farne un dramma e anzi si impegna a trovare forme di comunicazione alternative alle parole, nel tentativo di stringere un legame sempre più forte con suo figlio. Seppure disorientato, Cacio ha un mondo dentro di sé e va per la sua strada, ed è una strada gentile e allo stesso tempo forte nel passare attraverso la solitudine e nel creare armonia dalla disarmonia da cui si sente circondato. Nel tentativo di trovare una autenticità che vada al di là delle parole, Cacio sembra dire che il mondo può essere in tanti modi differenti, basta sapere inventarlo. Michele Cecchini ha un immaginario tutto suo. È un realismo magico, fatto di delicatezza, tenerezza e stupore per le cose. Scrive usando una lente speciale per guardare e raccontare il mondo, che vola leggero come in una bolla di sapone.
16,50

Per il bene che ti voglio

Per il bene che ti voglio

Michele Cecchini

Libro

editore: Edizioni Erasmo

anno edizione: 2015

pagine: 360

Alla fine degli anni Venti, Antonio Bevilacqua parte dalla Lucchesia deciso a intraprendere la carriera di attore nel circuito dei teatri off-Broadway di San Francisco. Qui entra in contatto con l'ambiente artistico raccolto attorno, tra gli altri, a Lawrence Ferlinghetti. Elegante e degradata, gelida e solare, accogliente e crudele, San Francisco esalta e sottopone a cocenti delusioni i suoi figli e i suoi figliastri: tra questi ultimi i Dagos, gli emigrati di origine italiana. Per un periodo Antonio si trasferisce a Hollywood, dove viene scritturato in un film di Chaplin come 'controfigura schermatica'. Sul set, in pratica, ha il compito di sostituire Chaplin nella predisposizione delle scene. Sembra dunque avere trovato la sua 'Merica' nel 'muvinpicce': con questa espressione, storpiata dall'inglese 'moving pictures', Antonio indica il cinema. Lui e tutti gli altri Dagos parlano infatti una strana lingua, l'italiese, una goffa eppure poetica commistione Ad esempio uno dei suoi amici, Mario Peruzzi, lavora come spalatore della ferrovia. In inglese si indica con l'espressione "sheveller of the Railroad", che gli italiani storpiano in "sciabolatore di Re Erode". Nel linguaggio come nella vita Antonio Bevilacqua - nel frattempo 'divenuto' Tony Drinkwater abita una terra di mezzo, quella di chi non è ancora e allo stesso tempo non è più.
16,00

Dall'aprile a shantih

Dall'aprile a shantih

Michele Cecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Erasmo

anno edizione: 2010

Parigi, aprile 1750. La città è in preda al panico: da qualche tempo si verificano misteriosi rapimenti di bambini. In un condominio della città di Lucca, alla fine del '900, avviene un episodio analogo: due bambini, improvvisamente, scompaiono. Tutto ristagna, tutto è arido e atrofizzato in un microcosmo aggressivo e fatiscente, contraddistinto da provvisorietà e cinismo, popolato da personaggi privi di identità, intimoriti, incapaci di relazioni autentiche, prigionieri di forme di conoscenza parziali e contraddittorie. Immobilizzata in una ciclica ripetitività, ogni cosa sembra avere esistenza simultanea: vita e morte finiscono per confondersi. Alla densità dello stile, alla frammentarietà, allo stravolgimento farsesco contribuisce uno sperimentalismo linguistico che mescola gergo e riferimenti letterari, burocratese e dialetto, essenzialità e dettagli. Tra disgusto e compassione per le debolezze umane, una tensione dolorosa percorre tutto il romanzo, evocando il senso di artificiosità del reale: il presente come se fosse già passato.
14,00

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