Libri di Mauro Pratesi
Gioia degli Etruschi. Riscoperta, fascino archeologico, storico, artistico, letterario e di costume nell’arte italiana degli anni venti e trenta
Mauro Pratesi
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2023
pagine: 136
Nel corso della prima metà del Novecento l'Italia ha vissuto un alto momento culturale incentrato sulla "riscoperta" dell'arte etrusca. Il fenomeno vide operare, in straordinaria sintonia, artisti, critici, storici dell'arte antica, archeologi e scrittori, dando vita a una affinità senza eguali. Il volume si propone di rilevare il fascino e l'importanza del mondo etrusco come fu percepito dagli artisti operanti nei primi decenni del XX secolo, dipanando la giustificazione storica, culturale, finanche etica e generazionale, dimostrando infine, testi alla mano, quanto le opere di buona parte degli artisti (tra i più importanti) del Novecento siano da mettere in stretta relazione con le scoperte e le ricerche archeologiche del periodo.
Percorsi artistici nell'Accademia di Belle Arti di Firenze: 1900-1948. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2022
pagine: 660
La pubblicazione, articolata in due volumi di grande respiro che si inseriscono nella collana di studi avviata con le precedenti indagini sulla situazione accademica ottocentesca, nasce dalla poderosa indagine condotta da docenti e studiosi, impegnati nell'analisi dei documenti relativi alle vicende dell'Accademia di Belle Arti di Firenze nel secondo dopoguerra. Filo conduttore dell'indagine è la coralità delle discipline e, di conseguenza, la storia del percorso di studi che ha visto tra i suoi docenti e allievi alcuni tra i protagonisti del dibattito estetico anche nazionale, come Galileo Chini e Felice Carena sino a Giovanni Colacicchi che figurava una scuola autonoma di dimensione europea. L'assunto critico che trascorre nei vari capitoli di questo "dittico" editoriale è quello di rispondere all'interrogativo, molto attuale entro le questioni estetiche contemporanee, sull'identità dell'Accademia ovvero sulla controversa dialettica fra conservazione e progresso, fra sedimento esemplare della storia dell'arte e nuovi impulsi maturati nell'ambito della moderna creatività. I due volumi sono riccamente illustrati in un'armoniosa rispondenza tra testo e immagini, e completati da un puntuale indice dei nomi.
Percorsi artistici nell'Accademia di Belle Arti di Firenze: 1900-1948. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Mandragora
anno edizione: 2022
pagine: 272
La pubblicazione, articolata in due volumi di grande respiro che si inseriscono nella collana di studi avviata con le precedenti indagini sulla situazione accademica ottocentesca, nasce dalla poderosa indagine condotta da docenti e studiosi, impegnati nell'analisi dei documenti relativi alle vicende dell'Accademia di Belle Arti di Firenze nel secondo dopoguerra. Filo conduttore dell'indagine è la coralità delle discipline e, di conseguenza, la storia del percorso di studi che ha visto tra i suoi docenti e allievi alcuni tra i protagonisti del dibattito estetico anche nazionale, come Galileo Chini e Felice Carena sino a Giovanni Colacicchi che figurava una scuola autonoma di dimensione europea. L'assunto critico che trascorre nei vari capitoli di questo "dittico" editoriale è quello di rispondere all'interrogativo, molto attuale entro le questioni estetiche contemporanee, sull'identità dell'Accademia ovvero sulla controversa dialettica fra conservazione e progresso, fra sedimento esemplare della storia dell'arte e nuovi impulsi maturati nell'ambito della moderna creatività. I due volumi sono riccamente illustrati in un'armoniosa rispondenza tra testo e immagini, e completati da un puntuale indice dei nomi.
Dentro la Biennale del nuovo millennio. Sguardi e riflessioni intorno al sistema
Mauro Pratesi
Libro: Copertina morbida
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2022
pagine: 128
Mauro Pratesi ha rivolto la sua attenzione alla Biennale fin dal 1984 al tempo della LXIX edizione curata da Maurizio Calvesi il quale sostenne fortemente la prima recensione, dell'allora giovane critico, infatti, il contributo fu accolto dalla prestigiosa «Bollettino d'Arte», in seguito, pur visitando regolarmente ogni edizione della Biennale non ebbe il tempo per scriverne e, quindi, passò un lungo intervallo prima delle puntuali recensioni, che ricominciarono con regolarità dal 2001, ad eccezione delle edizioni del 2005 e di quella del 2017, che furono pubblicate prevalentemente sulla rivista di varia umanità «Erba d'Arno». Questo nucleo pulsante di riflessioni critiche sulla Biennale ci offre un preciso spaccato del 'gusto' e delle scelte della Biennale del nuovo millennio.
Roberto Longhi nel vivo dell'arte del '900
Mauro Pratesi
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2020
pagine: 150
Ho sempre inteso Longhi, fin dai primi approcci, come una sorta di Pinocchio geniale della storia dell’Arte mondiale, creatore, finanche, dispettoso, con un estro e un intuito ineguagliabile a tutt’oggi. Tra le tante immagini iconografiche più note di Longhi ho scelto quella dimessa, mentre gioca a bocce con i cari amici Messina e Carrà, con in testa quel cappellino di carta che tanto può assomigliare a quello di “mollica di pane” che Geppetto aveva fatto al suo Pinocchio, e, inoltre, lo sguardo socchiuso e quella smorfia arguta sorniona che rivela tutto il senso acuto e beffardo di Longhi. Quando studiavo sui testi “longhiani”, a volte, quei testi mi facevano fantasticare e immaginare l’autore sulle note di una famosa canzone: Bamboleo cantata divinamente da Josè Feliciano. A cinquant’anni dalla morte del grande maestro degli studi di storia dell’arte ho ritenuto doveroso rendergli omaggio, umilmente, rimettendo insieme i miei testi di argomento strettamente “Longhiano”. In fondo, la scoperta di Longhi, per me è stata analoga, con le dovute proporzioni del caso e della storia, a quella che fu per Pier Paolo Pasolini, laddove il grande intellettuale aveva scoperto in Longhi “la rivoluzione” nel “suo lessico” e “la completa novità” nell’”ironia” che “ non aveva precedenti” insieme alla “sua curiosità” che “non aveva modelli”. Prefazione di Mina Gregori. Con uno scritto di Carlo Bertelli.
Nikle e il segreto dei licomorfi
Mauro Pratesi
Libro: Libro in brossura
editore: Linee Infinite
anno edizione: 2017
pagine: 458
C'era una volta in Faraldia... Le contrade del Regno vivono un periodo di grandi trasformazioni. Re Darian sta morendo e con lui sembra destinata a tramontare l'antica nobiltà guerriera. La religione degli Avi sta tramontando e una nuova fede è introdotta in Faraldia da alcuni monaci. Quando però risulta chiaro che non ci si accontenta di insegnare riti e preghiere ma si vuole imporre alla popolazione cambiamenti nei principi di vita, nuove rigidissime regole e non meno severe punizioni ai trasgressori, tra gli abitanti di Faraldia si diffonde il malcontento. Su questo instabile scenario, fanno la loro comparsa nel Regno delle mostruose creature. Le autorità minimizzano, ma chi ha visto i mostri sa che qualcosa di grave sta accadendo. Due di queste persone, l’una all'insaputa dell’altra, intraprendono una ricerca per scoprire l'origine, e gli scopi, delle inquietanti presenze. Il racconto segue in parallelo le peripezie di una vecchia strega e di un'orfana adolescente di nome Nikle.
Gio Ponti. Vita e percorso artistico di un protagonista del XX secolo
Mauro Pratesi
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2016
pagine: 136
Questo studio affronta i molteplici aspetti dell'attività di Gio Ponti con taglio innovativo, per fornire una nuova sintetica visione del grande artefice del XX secolo che fu architetto, artista, arredatore, editore, direttore e fondatore di riviste, designer, editorialista, saggista ed altro. Il lihro attraversa tutte le attività di Ponti con l'intento di fornire una lettura "non tecnicista" per essere il più possibile aderente, anche nel tono calibratamente "leggero", al profilo globale fornito dalla vasta opera dell'autore. Lo studio, quindi, non si limita a singoli e specifici aspetti dell'attività di Ponti ma offre una riflessione sul lavoro multidisciplinare che l'autore ha perseguito nel corso della sua vita, come ha ben evidenziato nella sua prefazione Cesare de Seta. Si può dire, infatti, che il libro sostiene l'assunto, già affermato autorevolmente da Alessandro Mendini, per il quale Ponti è stato indiscutibilmente un grande artista e padre di tutti gli architetti del pieno Novecento.