Libri di Mauro Casadei Turroni Monti
Traiettorie del talento. Il musicista cesenate Carlo Bersani dai ceciliani al pianismo tra Amintore Galli e Renato Serra
Mauro Casadei Turroni Monti
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 192
Carlo Bersani (Sogliano al Rubicone 1882 - Cesena 1965) contribuì autorevolmente alla crescita musicale di Cesena, soprattutto mediante la sua privata scuola di pianoforte, ma entro un'identità artistica radicata nelle vicende nazionali. Nondimeno, l'attenzione degli studiosi verso Bersani è sempre stata marginale, legando il suo nome agli interessi musicali di Renato Serra. Nei decenni vicini a noi, le eccezioni si devono soprattutto a Cino Pedrelli, che aveva apprezzato in vita quel profondo musicista cieco; per il resto, l'attuale letteratura critica serriana talvolta incrocia perifericamente l'amicizia di Carlo - salvo l'immancabile attenzione di Marino Biondi. La verità è che la parabola bersaniana appare di complessa valutazione, inquadrabile in una rete culturale-musicale sparsa tra concertismo, didattica, riforma musicale sacra, estetica e filosofi a musicale. Fu questo talento d'insieme ad accompagnare Bersani lungo la vita, unito ad uno spiccato idioma etico. Ne sarebbero rimaste attratte personalità dallo sguardo aperto, tra cui Renato Serra ed Amintore Galli, che lo ammirarono e ne cercarono consiglio.
Musica ed esperienza religiosa. Un'ipotesi di ricerca tra musicologia e pedagogia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 152
Questo volume antologico ha l’intento di esplorare il rapporto strutturale fra la musica e l’esperienza religiosa, quale emerge da punti d’osservazione e da soggettività diverse, nel tempo e nello spazio. Lo sguardo si sposta dunque dall'antica Grecia (in cui ci guida Renzo Tosi), al Medioevo (su cui Cesarino Ruini apre uno squarcio di lettura penetrante), al Cinque-Seicento (con una documentata e sorprendente esplorazione di Paolo Gozza su musica e sentimento religioso), all'Ottocento (nel quale Antonio Serravezza indaga le sovrapposizioni fra l’esperienza religiosa e quella estetica). Particolare l’impianto di analisi con il quale Mauro Casadei Turroni Monti collega la musica religiosamente ispirata allo sviluppo della cultura italiana post-risorgimentale. In parallelo, altri studiosi mettono a confronto l’uso e lo sviluppo della musica in universi religiosi fra loro differenti: dalla gioiosa liturgia della bellezza propria delle chiese cristiane orientali, che Serena Facci ci insegna a riconoscere nella contemporaneità di alcune comunità romane; fino al luttuoso silenzio della musica ebraica e al suo trasformato rifluire nella modernità, come delineato nel suo saggio da Enrico Fubini. Raffaele Mellace ci introduce poi alla rinnovata funzione della musica nella Riforma e alla produzione musicale da essa generata, da Lutero a Bach. Affascinanti risultano anche le esplorazioni di Silvia Bruni, sulla musica nei riti femminili dell’islam marocchino, e di Andrea Giolai sul canto liturgico del buddismo giapponese. Il volume costituisce solo la prima tappa di un ipotizzato percorso di ricerca multidisciplinare, originato da un incontro/ confronto fra studiosi di area musicologica e alcuni pedagogisti, tutti appartenenti al gruppo di lavoro “Religiosità ed educazione religiosa” della Società Italiana di Pedagogia (SIPED).
Lettere dal fronte ceciliano. Le visioni di don Guerrino Amelli nei carteggi conservati a S. Maria del Monte di Cesena
Mauro Casadei Turroni Monti
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2011
pagine: XX-518
"È la prima monografia con carteggio su don Guerrino Amelli. I contesti sono quelli della riforma musicale sacra europea nota come Cecilianesimo, di cui in Italia Amelli fu pioniere e lungimirante guida, del Conciliatorismo e del rinnovamento liturgico anticipatore del Vaticano II, ai quali il nostro contribuì come monaco e abate benedettino. Alla luce di queste tematiche, il libro ricostruisce il complesso fronte ceciliano di Amelli e la sua attualissima koinè monastico-spirituale." Premessa di Luigi Crippa. Prefazione di Alberto Melloni.