Libri di Mattia Granata
Una questione meridionale europea. Ocse e Paesi mediterranei nel dopoguerra
Mattia Granata
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 336
Una Questione meridionale europea emerse dal principio degli anni Cinquanta, quando si evidenziarono i divari tra i paesi mediterranei e quelli dell’Europa centrosettentrionale. L’impostazione del problema di un grande Mezzogiorno continentale avveniva all’interno delle Organizzazioni internazionali e, in particolare, nell’Oece, poi divenuta Ocse, il forum di sperimentazione della integrazione europea. Emersa la questione del sottosviluppo europeo, le esperienze italiane nel Mezzogiorno divenivano, sul piano tecnico, un modello da esportare e, sul piano politico, una risposta al problema dell’arretratezza divenuto internazionale. Il piano Vanoni, di cui ricorre il settantesimo anniversario, aggregava una rete internazionale di esperti, mentre emergevano le nuove discipline dell’Economia dello sviluppo e dell’Economia dell’istruzione. Da allora, la Questione meridionale europea evolveva all’interno delle istituzioni internazionali, per arrivare fino ad oggi: mutata ma non risolta.
Quarantacinque. Il dibattito sulla Cooperazione alla Costituente
Mattia Granata
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 124
Questo libro ha lo scopo di riportare al maggior numero di cooperatrici e cooperatori che conoscono e frequentemente richiamano l’esistenza dell’articolo 45, non tanto le analisi e le interpretazioni che diverse discipline ne hanno prodotto, quanto piuttosto la storia viva in cui fu scritto, ossia il dibattito tra gli esponenti dei partiti politici avvenuto nell’Assemblea Costituente. Il volume raccoglie in formato agile i testi degli interventi pronunciati nella sede Costituente, ponendoli a disposizione innanzitutto di cooperatori interessati a udire dalla viva voce dei protagonisti il senso e le ragioni politiche della stesura di questa parte del dettato costituzionale che così direttamente li riguarda. Prefazione di Anna Finocchiaro.
Storia e sindacato. Saggi e interventi di Maurizio Antonioli
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2024
pagine: 242
Il libro viene pubblicato a un anno dalla scomparsa di Maurizio Antonioli ed è stato pensato per ricordare l’uomo e soprattutto lo storico, in particolare in relazione ai suoi studi sul movimento sindacale. Proprio nell’ottica di una storia complessiva del movimento operaio, nel corso degli anni l’analisi di Antonioli ha affrontato le tre dimensioni principali dell’azione sindacale – categoriale, territoriale e generale – offrendoci ricostruzioni efficaci e preziose sulla storia di Federazioni nazionali, Camere del Lavoro e Confederazioni. Per questo, al fine di omaggiare la sua duratura, feconda e sensibile attività di ricerca storica, e la posizione assunta, in virtù di questa, negli ambiti disciplinari da lui frequentati, si è scelto di pubblicare alcuni saggi e interventi per certi versi emblematici degli interessi, dell’approccio e dello stile via via maturato dall’autore; studi che hanno rappresentato, e rappresenteranno ancora per molto tempo, un punto di riferimento per tutti quei temi approfonditi nel corso di un lungo cammino di ricerca e insegnamento, originale e libero.
An integrated service model for employment. The case of the Milan AFOL Metropolitana
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
Un modello di servizi integrati per il lavoro. Il caso di AFOL Metropolitana di Milano
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 112
AFOL Metropolitana rappresenta una delle principali agenzie attive nell’ambito della gestione delle politiche del lavoro operanti in Lombardia. Essa fornisce una vasta gamma di servizi integrati che includono le politiche del lavoro, quelle dell’orientamento e della formazione, nonché le azioni a sostegno dello sviluppo locale. Un’offerta caratterizzata non solo per la sua ricca articolazione, ma anche per la costante capacità di innovazione che la contraddistingue. Ciò le consente di preservare una posizione di primato in una realtà dinamica e complessa come quella della Città Metropolitana di Milano, che ha vissuto, nell’ultimo decennio, prima un prolungato periodo di crisi, che ha inciso significativamente sia sull’occupazione che sulla struttura produttiva locale, e in seguito una intensa fase di ripresa che ha consentito a Milano di riguadagnare, prima del resto del Paese i livelli occupazionali ante-crisi. In questo volume viene ricostruito il percorso che, attraverso il processo di integrazione dei diversi soggetti pubblici attivi nel territorio milanese, ha dato vita ad AFOL Metropolitana. Ne illustra altresì la sua attuale organizzazione e presenta in modo dettagliato i servizi, evidenziando la costante capacità di diversificarli nel tempo e di innovarli, proprio per essere al passo con i costanti mutamenti delle realtà in cui AFOL Metropolitana opera.
Sindacato e territorio. Storia della CGIL Lombardia (1960-1984)
Mattia Granata, Jorge Torre Santos
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 274
"Una storia cominciata subito dopo il V Congresso nazionale che si tenne a Milano nel 1960, quando fu costituito per la prima volta il Comitato di coordinamento regionale delle Camere del lavoro, che divenne poi il Comitato regionale lombardo. Da allora lo sviluppo di questa realtà, che alle origini svolgeva un ruolo di puro coordinamento tra le strutture legate al territorio e ai luoghi di lavoro, ha segnato nel tempo una vera e propria discontinuità e, armonizzandosi con i cambiamenti della struttura statale, che si è via via decentrata attribuendo sempre più alle Regioni i poteri delegati dal Titolo V della Costituzione, si è configurata come un luogo di iniziativa e di direzione dell'azione sindacale complessiva della Cgil [...] Dalla sua nascita ad oggi, la struttura regionale ha dunque assunto un ruolo essenziale, non solo nella Cgil, ma nelle scelte politiche concrete, anche di carattere legislativo, per fare fronte alla crisi, per salvaguardare la salute, la sicurezza, il territorio e l'ambiente, e anche per la tenuta unitaria nella contrattazione regionale e nel rapporto con la politica [...] È attraverso il Regionale e le Camere del lavoro che passa e si dirama nel territorio l'identità di un'organizzazione, l'immagine di un sindacato confederale che guarda ai problemi da un punto di vista generale, e, proprio per questa sua visione complessiva, è più capace di affrontare le grandi sfide." (dalla prefazione di Susanna Camusso)
Cultura della crisi. La politica e il tramonto dello Stato imprenditore (1972-1992)
Mattia Granata
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 300
Questo è un paese affondato nella parola "crisi" come in un mare mosso, periodicamente è costretto a immergerci la testa fin quasi ad affogare, poi le correnti e i venti permettono di prendere fiato illudendosi di essere in salvo, in attesa dell'arrivo di una prossima onda. Il libro ricostruisce sulla base dei documenti delle commissioni parlamentari, ministeriali, scientifiche, il dibattito che accompagnava la traiettoria di declino del sistema di economia pubblica italiana. Lo studio considera la parabola discendente delle partecipazioni statali, dal manifestarsi della crisi, al principio degli anni settanta, fino alla repentina privatizzazione, nel pieno della crisi istituzionale italiana, all'inizio degli anni novanta. La ripetitività degli argomenti, la fatale sterilità delle visioni di politici e tecnici, l'incapacità delle istituzioni di mutare il corso degli eventi, non possono che condurre ad una precisa lettura della storia italiana di questi decenni, e pure degli eventi più recenti.
Roberto Tremelloni. Riformismo e sviluppo economico
Mattia Granata
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 501
Questo libro ricostruisce la vita e le opere di Roberto Tremelloni (1900-1987), autorevole e pressoché dimenticato esponente del socialismo italiano. Nel nostro paese la socialdemocrazia ha vissuto per lungo tempo stretta sul piano politico tra l'imponente tradizione cattolica e l'influente cultura comunista. Questa compressione contribuiva, in seguito, a produrre una sorta di rimozione, sia in sede storiografica che politica, degli aspetti di modernità di tale esperienza a lungo negletta, come il caso di Tremelloni pare testimoniare. La decisa scelta occidentale, la fiducia nel mercato, quale luogo di esercizio della libertà delle persone e sistema economico più efficiente, e la concezione dello stato come strumento di regolazione della crescita e di riduzione delle disuguaglianze realizzavano la connessione con le idealità diffuse nelle forze progressiste delle democrazie più avanzate. Su questi principi si imperniava la "cultura di governo" di Tremelloni, fondata sulla consapevolezza che il compito storico delle forze progressiste all'indomani della Seconda guerra mondiale consistesse nel dismettere una visione classista per condividere la responsabilità di guidare tutta la società in accordo con i propri principi e in funzione del raggiungimento di un interesse generale. L'intensa attività culturale, politica e di governo di Tremelloni testimoniava della scelta del riformismo come metodo per raggiungere lo sviluppo economico.
Cultura del mercato. La commissione parlamentare d'inchiesta sulla concorrenza (1961-1965)
Mattia Granata
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 288
Il "monopolio", o almeno ciò che nell'Italia del dopoguerra si definiva così, era un concetto multiforme. Con questa parola si indicavano gli intrecci fra gli interessi delle grandi famiglie industriali, gli incroci tra i principali soggetti economici e tra i settori, i legami tra imprese private e pubbliche, i nessi tra sistema produttivo e bancario, gli eccessi dell'intervento statale in economia, i conflitti di interessi tra politica e imprese. Il confronto tra chi lo difendeva e chi lo criticava, per motivazioni ideologiche o per sfiducia nella riformabilità dei suoi meccanismi fisiologici, segnava il pensiero, l'attività e la politica economica del periodo; e quindi la storia dell'economia italiana. In questa lotta fra interessi contrapposti i concetti di mercato, di concorrenza e di tutela della libera competizione economica, svanivano per riemergere solo dopo decenni. Vi fu un momento di riflessione ufficiale che rimane oggi pressoché dimenticato così come allora rimase senza conseguenze concrete: l'attività della Commissione parlamentare di inchiesta sui limiti alla concorrenza nel campo economico. Negli anni sessanta i lavori della Commissione costituirono un tentativo di chiarire le condizioni del mercato e furono testimonianza del dibattito tra i principali protagonisti economici, culturali e politici dell'epoca.
Sinistra e mercato. Un matrimonio difficile ma necessario
Mattia Granata
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti
anno edizione: 2010
pagine: 185
La crisi economica mondiale riporta all'attenzione tematiche alla base del "patto socialdemocratico", in primis la necessità di bilanciare libertà dell'individuo e giustizia sociale, e la ricerca di un equilibrio fra il campo d'azione dello stato e il mercato. Dai recenti dibattiti sollevati con la recessione alla pubblicazione dell'enciclica papale Caritas in ventate, alla discussione attorno alla cosiddetta "economia sociale di mercato", analizzando per la prima volta senza censure il vituperato rapporto tra cooperazione e partiti politici italiani, attraverso esempi concreti come il controverso caso Unipol-Bnl scoppiato nel 2005, il libro di Mattia Granata smaschera le contraddizioni che minacciano la compattezza della sinistra italiana. Non solo: l'autore porta alla luce nodi gordiani da sciogliere per modernizzarne la cultura e inaugurare una nuova epoca del progressismo sulle macerie di ideologie ormai crollate da vent'anni. L'identità culturale e politica delle sinistre si è sempre fondata su una visione economica totalizzante: ritrovare convinzioni, credenze e valori coinvolgenti, significa rinsaldarne l'identità stessa.
Impresa cooperativa e politica. La duplice natura del conflitto
Mattia Granata
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2005
pagine: 96
"Ma l'anticooperazione è apolitica?". Con questa domanda retorica, con questa doppia negazione, si contraddiceva la diffusa affermazione di chi stigmatizzava la politicizzazione del movimento cooperativo nei primi anni del secondo dopoguerra. Ed in tale semplice ma acuto artificio dialettico sta il senso di questo breve scritto. Nella sua sintesi si racchiude uno schema interpretativo necessario per richiamare un aspetto non secondario, ed anzi fondamentale, dell'agire cooperativo e della stessa teoria dell'impresa cooperativa e forse dell'impresa tout court: ossia il rapporto tra i sistemi economici e sistemi politici, tra i mercati economici e i mercati politici.