Libri di Mariagrazia Costa
Papà non torna
Giuseppe Laganà, Pierino Cieno
Libro: Libro in brossura
editore: Hi-QU Books
anno edizione: 2024
"Era sera, la redazione era vuota, squilla il telefono, rispondo, e una voce dice: “Mi chiamo Pierino Cieno, ho 54 anni, sono nato a Tirana nel 1951 ma sono italiano. I miei genitori sono italiani. Mio padre, ingegnere, lavorava per la ricostruzione del paese balcanico. Nel 1952, avevo appena un anno, scoppia una bomba nell'ambasciata sovietica di Tirana. Viene accusato mio padre insieme ad un gruppo di italiani...Vengono rimpatriati dopo un processo sommario. Erano tutti innocenti. Io e mia madre avremmo dovuto seguirli dopo circa una settimana. Invece, mentre il traghetto, con il suo carico umano, si staccava dal porto di Durazzo, io e mia madre venivamo condotti a Saver. Un campo di internamento disperso nelle campagne d'Albania. Ne siamo usciti solo nel 1989, dopo 38 anni. C'erano centinaia di civili italiani. Si erano semplicemente dimenticati di noi... Mi sono sposato in un gulag, ho avuto dei figli in un gulag, mi sono aggrappato all'unica immagine che avevo di mio padre e sono sopravvissuto con un unico obiettivo... riabbracciarlo un giorno. Ho sognato l'Italia ogni notte della mia vita...”"
Papà non torna
Giuseppe Laganà, Pierino Cieno
Libro: Libro in brossura
editore: Hi-QU Books
anno edizione: 2024
pagine: 158
Era sera, la redazione era vuota, squilla il telefono, rispondo, e una voce dice: “Mi chiamo Pierino Cieno, ho 54 anni, sono nato a Tirana nel 1951 ma sono italiano. I miei genitori sono italiani. Mio padre, ingegnere, lavorava per la ricostruzione del paese balcanico. Nel 1951, avevo appena un anno, scoppia una bomba nell’ambasciata sovietica di Tirana. Viene accusato mio padre insieme ad un gruppo di italiani...Vengono rimpatriati dopo un processo sommario. Erano tutti innocenti. Io e mia madre avremmo dovuto seguirli dopo circa una settimana. Invece, mentre il traghetto, con il suo carico umano, si staccava dal porto di Durazzo, io e mia madre venivamo condotti a Saver. Un campo di internamento disperso nelle campagne d’Albania. Ne siamo usciti solo nel 1989, dopo 38 anni. C’erano centinaia di civili italiani. Si erano semplicemente dimenticati di noi... Mi sono sposato in un gulag, ho avuto dei figli in un gulag, mi sono aggrappato all’unica immagine che avevo di mio padre e sono sopravvissuto con un unico obiettivo...riabbracciarlo un giorno. Ho sognato l’Italia ogni notte della mia vita...”
Papà non torna
Giuseppe Laganà, Pierino Cieno
Libro: Libro rilegato
editore: Hi-QU Books
anno edizione: 2024
pagine: 158
Era sera, la redazione era vuota, squilla il telefono, rispondo, e una voce dice: “Mi chiamo Pierino Cieno, ho 54 anni, sono nato a Tirana nel 1951 ma sono italiano. I miei genitori sono italiani. Mio padre, ingegnere, lavorava per la ricostruzione del paese balcanico. Nel 1951, avevo appena un anno, scoppia una bomba nell'ambasciata sovietica di Tirana. Viene accusato mio padre insieme ad un gruppo di italiani...Vengono rimpatriati dopo un processo sommario. Erano tutti innocenti. Io e mia madre avremmo dovuto seguirli dopo circa una settimana. Invece, mentre il traghetto, con il suo carico umano, si staccava dal porto di Durazzo, io e mia madre venivamo condotti a Saver. Un campo di internamento disperso nelle campagne d'Albania. Ne siamo usciti solo nel 1989, dopo 38 anni. C'erano centinaia di civili italiani. Si erano semplicemente dimenticati di noi... Mi sono sposato in un gulag, ho avuto dei figli in un gulag, mi sono aggrappato all'unica immagine che avevo di mio padre e sono sopravvissuto con un unico obiettivo...riabbracciarlo un giorno. Ho sognato l'Italia ogni notte della mia vita...”
Papà non torna
Giuseppe Laganà, Pierino Cieno
Libro: Libro in brossura
editore: Hi-QU Books
anno edizione: 2024
pagine: 158
Era sera, la redazione era vuota, squilla il telefono, rispondo, e una voce dice: “Mi chiamo Pierino Cieno, ho 54 anni, sono nato a Tirana nel 1951 ma sono italiano. I miei genitori sono italiani. Mio padre, ingegnere, lavorava per la ricostruzione del paese balcanico. Nel 1951, avevo poco meno di un anno, scoppia una bomba nell’ambasciata sovietica di Tirana. Viene accusato mio padre insieme ad un gruppo di italiani... Vengono rimpatriati dopo un processo sommario. Erano tutti innocenti. Io e mia madre avremmo dovuto seguirli dopo circa una settimana. Invece, mentre il traghetto, con il suo carico umano, si staccava dal porto di Durazzo, io e mia madre venivamo condotti a Saver. Un campo di internamento disperso nelle campagne d’Albania. Ne siamo usciti solo nel 1989, dopo 38 anni. C’erano centinaia di civili italiani. Si erano semplicemente dimenticati di noi... Mi sono sposato in un gulag, ho avuto dei figli in un gulag, mi sono aggrappato all’unica immagine che avevo di mio padre e sono sopravvissuto con un unico obiettivo... riabbracciarlo un giorno. Ho sognato l’Italia ogni notte della mia vita...”
Chimica e chimici a Firenze. Dall'ultimo dei Medici al padre del Centro Europeo di Risonanze Magnetiche
Marco Fontani, Mary V. Orna, Mariagrazia Costa
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2015
pagine: 166
A Firenze l'unione tra arte e scienza è motivo di ampia riflessione. Firenze ha anticipato l'età presente: la "città d'arte" ha sempre avuto una "mente scientifica". Nel Medioevo, la chimica e le scienze applicate sono state le forze trainanti della crescita economica della città. Partendo dalla scoperta e dall'impiego dell'urina come mordente, l'Arte della Lana di Firenze, al suo apogeo, dava lavoro ad un terzo della popolazione della Città. In tempi più recenti l'interesse scientifico è stato mantenuto vivo dai Medici e in seguito dall'Università di Firenze. Tre figure giganteggiano nella chimica fiorentina: l"emigrante" Hugo Schiff (1834-1915); Angelo Angeli ( 1864-1931), forse il più grande chimico organico che l'Italia abbia mai avuto ed ultimo, in ordine cronologico, Ivano Bertini ( 1940-2012), protagonista di una vera e propria rinascita scientifica a Firenze, nonché fondatore del Centro Europeo di Risonanze Magnetiche.
I segreti dell'acqua. L'opera scientifica di Giorgio Piccardi
Paolo Manzelli, Giancarlo Masini, Mariagrazia Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Di Renzo Editore
anno edizione: 2012
pagine: 184
In ogni epoca storica, gli uomini di scienza sono spesso stati costretti a muoversi in ambiti epistemologici dettati dal paradigma vigente. Solo pochi coraggiosi sono riusciti a percorrere nuove vie e ad avventurarsi negli spazi della conoscenza mediante strumenti più idonei. Questo volume ripropone il pensiero di uno di loro: Giorgio Piccardi, chimico di Firenze scomparso da oltre trent'anni, che ha fornito una particolare chiave di lettura di un aspetto della natura risultata di estrema utilità anche per quanti sono impegnati in discipline differenti. Arricchito dei contributi degli stretti collaboratori e degli eredi di Piccardi presso l'Istituto di Chimica Fisica dell'università di Firenze, il testo presenta nuovi modelli di pensiero non specifici di un unico settore del sapere, ma appartenente a tutto lo scibile, che Giorgio Piccardi ha saputo rendere.

