Libri di Maria Grazia Gambardella
Usciamo dal silenzio. Una storia di donne
Maria Grazia Gambardella
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2022
pagine: 107
Il tentativo di sabotare le normative che regolamentano l'interruzione di gravidanza, l'autodeterminazione delle donne e il loro diritto ad un aborto sicuro è, in Europa e nel mondo, una costante che ciclicamente si ripropone. Così anche in Italia, negli oltre 40 anni trascorsi dall'approvazione della legge 194 e dal referendum che l'ha confermata. Nei primi anni Duemila, dopo l'approvazione della normativa sulla procreazione medicalmente assistita, il governo di centrodestra riapre il dibattito politico sull'applicazione della legge, cercando di rimettere in discussione il diritto delle donne a decidere del proprio corpo e della propria vita. E allora il movimento femminista, con le sue eccedenze, alleanze, condivisioni, torna a far sentire la propria voce. Questa volta l'onda parte da Milano, da una mail che la giornalista Assunta Sarlo invia a colleghe e amiche: "Care tutte, ma dove siamo, dove siete? Stanno facendo la guerra alla nostra libertà. Non so come, ma c'è bisogno dei nostri pensieri e della nostra opposizione". In poche ore la rete si riempie di risposte di donne, le più diverse. Partono una serie di iniziative e assemblee, migliaia di donne si rendono conto che la partita dell'autodeterminazione in materia di interruzione di gravidanza è ancora e sempre aperta e riprendono parola contro l'attacco portato dal fronte conservatore e dalla Chiesa. E allora si torna a manifestare. Il 14 gennaio 2006 Usciamo dal silenzio (Uds) porta in piazza Duomo a Milano 200.000 donne e non pochi uomini, in una delle più grandi manifestazioni di donne mai registrate nel nostro Paese. È l'inizio di una storia di movimento lunga dieci anni che qui viene ricostruita, attraverso l'archivio di Uds riordinato e custodito dalla Fondazione Badaracco e con uno sguardo dall'oggi di alcune delle fondatrici su quell'esperienza che si iscrive nella lunga e appassionante vicenda del femminismo italiano. Postfazione di Manuela Cartosio, Maddalena Gasparini, Cristina Pecchioli, Assunta Sarlo.
Sentirsi a casa. I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli
Carmen Leccardi, Marita Rampazi, Maria Grazia Gambardella
Libro: Libro in brossura
editore: UTET Università
anno edizione: 2011
pagine: XVII-238
In un mondo dominato da incertezza, velocità dei cambiamenti, compressione del tempo e dello spazio, il luogo che si considera come "casa" è quello dove appare possibile ricomporre a unità i frammenti dell'esperienza. In questo senso, il sentirsi a casa non si collega soltanto allo spazio fisico dell'"abitazione" tradizionalmente intesa. Soprattutto per i giovani, questa esperienza può passare, oggi, attraverso una relazione soggettivamente significativa con alcuni tempi e spazi collettivi che prendono forma nella città. Vere e proprie "isole di durata", questi spazi-tempi mettono in evidenza i mutamenti che hanno investito la realtà giovanile e delineano nuove reti concettuali necessarie per interpretarla. Il libro ricostruisce questi cambiamenti prendendo le mosse da una ricerca nazionale sulla costruzione dello spazio-tempo nelle pratiche del quotidiano, in particolare dai risultati delle indagini svolte a Pavia e a Milano, rispettivamente sul vissuto degli spazi domestici e sulla nuova relazione con gli spazi pubblici da parte dei giovani. Una guida indispensabile per comprendere i vissuti giovanili e le pratiche di resistenza quotidiane che i giovani mettono in atto, superando le tradizionali dicotomie tra sfera del pubblico e sfera del privato. Ma anche, più in generale, per approfondire la comprensione delle dimensioni e delle dinamiche simboliche che caratterizzano la vita quotidiana nell'epoca della globalizzazione.