Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Marco Vendittelli

Roma al tempo di Dante. Una storia municipale 1265-1321

Roma al tempo di Dante. Una storia municipale 1265-1321

Marco Vendittelli, Marco Ciocchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Società Romana Storia Patria

anno edizione: 2021

pagine: 491

Dante detestava i romani suoi contemporanei, che considerava «per bruttura di abitudini e costumi … i più fetidi di tutti» gli italiani. Giudizio o pregiudizio? È difficile rispondere, ma forse dobbiamo ritenere che la pessima stima derivasse meno da un'esperienza diretta e più da un preconcetto, fondato su un sentire comune del tempo. Anche la stessa città sembra attrarre il Sommo solo per la sua storia antica, per la sua santità cristiana o per essere la sede del papato, che l'aveva trasformata in «cloaca del sangue e de la puzza». Il silenzio di Dante sulla città riflette in parte una clamorosa lacuna negli studi storiografici, poiché per la Roma dell'età di Dante mancava un'aggiornata ricostruzione degli svolgimenti politico-istituzionali che fosse dettagliata e solidamente ancorata alle fonti. Questa insufficienza di fondo si è ingigantita negli ultimi decenni dal mutare dei paradigmi interpretativi della storia delle città italiane e, precipuamente per Roma, dalle tante nuove ricerche e interpretazioni condotte nell'ultimo sessantennio su molti aspetti della società, economia, struttura urbana, cultura, arte e architettura di Roma nel pieno e nel tardo medioevo.
30,00

Mercanti-banchieri romani tra XII e XIII secolo. Una storia negata

Mercanti-banchieri romani tra XII e XIII secolo. Una storia negata

Marco Vendittelli

Libro

editore: Viella

anno edizione: 2018

pagine: 432

Tra XII e XIII secolo molti esponenti dell'élite cittadina romana si dedicarono ad attività creditizie di rilievo. "Banchieri del papa", creditori e finanziatori di sovrani e principi della Chiesa e della Terra gestirono grandi capitali finanziari; la loro presenza in Europa, e in particolare alle fiere della Champagne, fu precoce e costante, anticipando in molti casi quella di mercanti-banchieri provenienti da altre città dell'Italia comunale. Il loro successo economico dipese molto sia dai rapporti che ebbero con i pontefici e la curia papale, sia dalle favorevoli condizioni che poteva offrire la stessa città di Roma, caput mundi. Ma a differenza degli altri banchieri italiani - ai quali gli storici hanno dedicato numerosi e importanti studi - i mercatores romani sono rimasti nell'oblio, la loro è stata di fatto una "storia negata". Grazie a questo libro, che è soprattutto uno studio di storia sociale che vuole mettere in luce il forte dinamismo della società romana del tempo, i mercanti-banchieri dell'Urbe possono finalmente trovare la meritata collocazione nella grande storia del credito e della banca nel medioevo.
39,00

La mobilità sociale nel Medioevo italiano. Volume Vol. 5

La mobilità sociale nel Medioevo italiano. Volume Vol. 5

Libro

editore: Viella

anno edizione: 2017

pagine: 148

I contributi che compaiono nel volume evidenziano bene, anche attraverso l’analisi di alcuni percorsi individuali, come nella Roma dei secoli XII-XV molti esponenti del clero locale siano riusciti a giovarsi in varia misura dei vantaggi offerti loro dal ruolo di centralità che la città aveva assunto come sede della cristianità. Mettendo a frutto il capitale economico, culturale, sociale e simbolico del quale disponevano, essi compirono la propria ascesa sociale e la riverberarono sulle proprie famiglie, riuscendo in molti casi a garantire ai discendenti ruoli e status di alto livello per più generazioni. Lo stesso riuscirono a fare molti esponenti del clero provenienti dallo Stato pontificio e da più lontano, attratti a Roma proprio dalle opportunità offerte dalla città dei papi.
22,00

Lo statuto del castello di Campagnano del secolo XIII

Lo statuto del castello di Campagnano del secolo XIII

Marco Vendittelli, Cristina Carbonetti Vendittelli

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2006

pagine: 120

Poco prima dell'autunno del 1270, il potente cardinale Riccardo Annibaldi era divenuto signore di Campagnano; gli abitanti gli avevano concesso il castello con il suo territorio, tutti i loro diritti e tutte le loro proprietà, divenendo suoi vassalli. Compiuti gli atti formali che sancivano tutto questo, si procedette a stilare le regole sulle quali si sarebbero dovuti basare i rapporti tra il nuovo signore e i campagnanesi. Non sembra vi siano dubbi sul fatto che Campagnano prima di allora avesse goduto di una piena autonomia comunale e che la vita collettiva fosse regolata da un testo statutario, per l'epoca, ben articolato. Questo testo costituì la base del nuovo ordinamento castellano, privato però di tutti i riferimenti alla struttura politica, amministrativa e giudiziaria antecedente e integrato con nuove disposizioni attinenti alle prerogative del nuovo regime signorile. Il modo di procedere adottato dal rappresentante dei campagnanesi e dal nipote del cardinale, incaricati di riformare e integrare il testo statutario del comune autonomo di Campagnano, ha permesso a quest'ultimo di sopravvivere nella sua struttura portante, anche se alterato e modificato in molte sue parti, e di essere letto e studiato ancor oggi, seppure "in controluce".
20,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.