Libri di M. Luisa De Rita
L'orsetto violoncellista
M. Luisa De Rita, Emiliano Ponzi
Libro: Libro rilegato
editore: Agra
anno edizione: 2020
pagine: 28
Le favole piacciono a tutti, perché in esse può succedere qualsiasi cosa... Persino che un orsetto sappia suonare il violoncello. Autrice e Illustratore de "L'orsetto violoncellista" destinano i loro diritti al sostegno dello straordinario lavoro di Medici senza Frontiere.
Pensieri in poesia sotto il cappello
M. Luisa De Rita, Nicoletta Tarli
Libro: Libro rilegato
editore: Agra
anno edizione: 2012
pagine: 92
Da molto tempo non si sottolinea più che lo sviluppo della mente di un bambino è dovuto anche, se non specialmente, all'esercizio della fantasia e alla coltivazione della vena poetica. Siamo tutti stregati, anche i bambini, dalla capacità di questi ultimi di apprendere velocissimamente la strumentazione informatica e il quotidiano utilizzo del computer con la conseguente possibilità di seguire la dimensione razionale, quasi procedurale del computer, che essi utilizzano. Sembra sacrificato nei bambini il libero svolgersi della loro mente: la favola è lontana, la poesia non interessa, quindi l'immaginazione è tenuta fuori della porta. È probabile però che, sotto il suo cappello, la testa del bambino abbia ancora voglia di vagabondare verso immagini fantastiche e abbia ancora voglia di sentire il ritmo di una poesia, anche di quelle che sembrano nascere dal nulla o al massimo da piccoli stimoli quotidiani. Non è quindi una sfida perduta in partenza quella di una riproposizione dei pensieri e delle immagini che possono toccare ogni mente non ancora prigioniera di uno schermo di computer. Età di lettura: da 8 anni.
Cinquant'anni a Courmayeur
M. Luisa De Rita, Giuseppe De Rita
Libro: Libro in brossura
editore: Liaison
anno edizione: 2010
pagine: 75
Maria Luisa e Giuseppe De Rita raccontano la lunga frequentazione della località ai piedi del Monte Bianco e l'affettuosa amicizia con gli abitanti del luogo. Una frequentazione molto speciale, non solo perché estiva, ma anche perché riguarda l'intera e numerosa famiglia, composta da otto figli e quattordici pronipoti, che si ritrova ogni anno nell'amatissima casa del Biolley. Nell'epoca del turismo mordi e fuggi e delle vacanze "last minute", è un invito ad andare controcorrente, a capire l'importanza dell'attaccamento ai luoghi e alle persone. La casa dei sogni di un'intera famiglia che diventa la casa di tutti noi.