Libri di M. Carboni (cur.)
Oltre la carità. Donatori, istituzioni e comunità fra Medioevo ed Età contemporanea
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 248
Il volume affronta il tema dei donatori, delle motivazioni e delle strategie del dare fra Medioevo e prima Età contemporanea. Per secoli un duplice registro, cristiano e civico, ha ispirato coloro che mettevano a disposizione parte delle proprie risorse economiche e, significativamente, la storiografia più recente ha sviluppato il concetto di religione civica per meglio definire un fenomeno i cui contorni investivano tanto la sfera religiosa della misericordia quanto la solidarietà civica, con una forte componente di reciprocità. Grazie a una pluralità di case studies la ricerca fa luce sulle ragioni, gli scopi e le forme assunte dalle donazioni, cercando di comprendere l'intreccio di relazioni che univa chi dava alla comunità di appartenenza. Evitando generalizzazioni e schematiche semplificazioni i vari capitoli illustrano le pratiche e le intenzioni dei benefattori del passato, approfondendo i diversi contesti comunitari attraverso un'accurata analisi documentaria e l'interpretazione delle fonti.
Reti di credito. Circuiti informali, impropri, nascosti (secoli XIII-XIX)
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 439
Le vicende del credito tra basso Medioevo ed età contemporanea si sono affermate come tema cruciale nella storia europea: gli studiosi infatti convergono nel restituire il quadro di una società legata in modo forte all'attività creditizia. Si è inoltre sviluppata la consapevolezza che gli operatori professionali medievali (banchieri, cambiatori, monti di pietà) non avessero l'esclusiva del settore, poiché le fonti rivelano una catena spesso lunga e imprevedibile di prestiti, in grado di legare le persone più diverse e per le più diverse ragioni. I saggi qui raccolti gettano luce su questo ampio traffico di denaro: da un lato fanno emergere una fittissima trama di relazioni, obblighi e impegni; dall'altro rivelano le molte funzioni creditizie, improprie e inattese, assolte da istituzioni vocate ad altro (i conventi e i luoghi pii) e da figure professionali non specializzate (notai, artigiani, commercianti, etc.). Nell'insieme prende corpo l'immagine di una società in cui il denaro era cronicamente scarso a tutti i livelli della scala sociale e in cui l'inventiva, la capacità e la preparazione tecnica supplivano in molteplici modi a questa drammatica e costante mancanza.
In pegno. Oggetti in transito tra valore d'uso e valore di scambio (secoli XIII-XX)
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2013
pagine: 407
I saggi raccolti in questo volume, frutto di un ciclo di seminari, ruotano attorno al tema e alla pratica del pegno. Spaziando su un fronte cronologico assai ampio, le ricerche mettono a fuoco i molteplici significati e funzioni del pegno tanto dal punto di vista culturale quanto da quello economico. Indissolubilmente legata allo sviluppo della mercatura e del credito, la pratica del pegno fa emergere un mondo sotterraneo poco conosciuto e poco esplorato, l'universo degli oggetti e del loro utilizzo "immateriale". Il negozio delle cose stabilisce legami, evoca relazioni, richiama consuetudini, solleva interrogativi etici. Oggetti preziosi, biancheria, utensili ci riconducono così alle necessità della vita quotidiana, alle abitudini e alle esigenze di consumo e di credito dei ceti meno abbienti. Gli oggetti parlano, generano storie in uno scambio continuo fra cose e monete, fra bisogno e speranza che dura da secoli e continua ancora oggi.
I conti dei Monti. Teoria e pratica amministrativa nei Monti di pietà fra Medioevo ed Età Moderna
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2008
pagine: 261
Il volume raccoglie gli esiti di una ricerca, ideata e promossa nell'ambito del Centro Studi sui Monti di Pietà e sul Credito Solidaristico, dedicata alla contabilità dei Monti di Pietà, alla pratica, ai modelli assunti e alle modificazioni intercorse. I saggi indagano e confrontano le pratiche amministrative e il modo di tenere la contabilità in una pluralità di istituti, da Milano a Napoli, da Bologna a Savona, dai Monti della Terraferma venera a quelli toscani, lungo un arco cronologico che va dalla fine del '400 alla fine del '700, mettendo in luce caratteristiche, specificità ed evoluzione delle tecniche contabili, linee di strategia di gestione, pratiche di reclutamento e preparazione del personale amministrativo, forme di organizzazione e trasformazione delle strutture aziendali. L'attenzione ai medesimi aspetti funzionali consente di cogliere varietà e ricorrenze, di ricavare dalle modalità operative la complessità istituzionale, Ì modelli di riferimento e le specificità locali. In altre parole i conti non sono aridi esercizi aritmetici, ma condensati di informazioni, rivelatori di conoscenze, bisogni e progetti. Contributi di: Maria Giuseppina Muzzarelli, Giampiero Nigro, Armando Antonelli, Mauro Carboni, Paola Massa, Paola Pinelli, Marida Corbo, Emanuela Fraccaroli, Giovanni Silvano, Carmelo Ferlito, Paola Avallone.
Sacri recinti del credito. Sedi e storia dei Monti di pietà in Emilia-Romagna
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2005
pagine: 340
Sedi e storie. Un'endiadi che vuole enfatizzare il nesso fra geografia dei Monti e vicende di questi istituti. La sede scelta fonda la materialità del Monte di pietà che, nel luogo eletto, comincia a svolgere le funzioni che gli sono proprie e cioè di anticipazione di denaro a condizioni solidaristiche a una clientela ben individuata, fatta di cittadini affidabili e poveri ma non indigenti. Si è trattato di una svolta nel campo del credito e soprattutto della concezione di esso. Fino ad oggi la storiografia non si è abbastanza occupata della geografia dei Monti.
Scritti 1946-2001
Ettore Sottsass
Libro
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2002
pagine: 583
Il volume raccoglie gli scritti di uno dei più grandi architetti e designer del mondo: dai primi articoli apparsi su "Il Politecnico" e "Comunità" agli scritti per "Domus" e "Stile Industria" degli anni Cinquanta e Sessanta, a quelli per "Casabella" degli anni Settanta sino a quelli per "Terrazzo" degli anni Ottanta e Novanta. Ettore Sottsass vi illumina il senso della sua opera, offrendo in tal modo un contributo diretto alla già sterminata letteratura esistente sul suo lavoro.