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Libri di Luka Skansi

Le affinità di confine. Architetture tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Catalogo della mostra (Trieste, 3 luglio-12 ottobre 2025). Ediz. italiana, inglese e slovena

Le affinità di confine. Architetture tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Catalogo della mostra (Trieste, 3 luglio-12 ottobre 2025). Ediz. italiana, inglese e slovena

Libro: Libro in brossura

editore: Gaspari

anno edizione: 2025

pagine: 190

Questa mostra nasce da un'idea un po' impervia: far dialogare in uno stesso contesto due mondi che nell'ultimo secolo e mezzo hanno percorso strade diverse. Lo strumento attraverso il quale si è deciso di costruire il dialogo è l'architettura, usando un piccolo escamotage. Le architetture non sono isolate, bensì messe in dialogo - nella forma di dittici fotografici con la loro controparte d'oltreconfine. Ne sono stati allestiti oltre cinquanta, con un criterio semplice, esteso a tutte le epoche di interesse. I dittici affiancano edifici tipologicamente e tematicamente affini, appartenenti alla stessa epoca storica. Per la riuscita di questo esercizio è stato di fondamentale l'occhio fotografico di Roberto Conte e Miran Kambič. La loro pluriennale esperienza nel campo della fotografia dell'architettura - un ramo del tutto peculiare della professione fotografica - ha permesso di immaginare il formato dei dittici, la loro dimensione e le tecniche di accostamento. Invece delle canoniche presentazione di singoli oggetti, Conte e Kambič sono stati chiamati in ogni situazione a ripensare gli scatti, nel contesto del raffronto con l'"altro". Mettendo così da parte l'esclusività di uno scatto (o dell'architettura stessa), privilegiando i dialoghi, sottolineando gli aspetti dialettici.
29,00

Gorizia-Nova Gorica. Architettura e urbanistica del Novecento-Arhitektura in urbanizem 20. stoletja

Gorizia-Nova Gorica. Architettura e urbanistica del Novecento-Arhitektura in urbanizem 20. stoletja

Paolo Nicoloso, Luka Skansi, Ferruccio Luppi

Libro: Libro in brossura

editore: Gaspari

anno edizione: 2024

pagine: 384

Il volume ripercorre attraverso l’analisi di un’ampia documentazione lo sviluppo di un’azienda che avviò la sua attività nel primo Ottocento come piccolo battiferro, evolvendosi fino a diventare dopo la Seconda guerra mondiale uno dei più importanti complessi industriali del Friuli: le Officine Bertoli. La loro storia è anche storia di una famiglia di imprenditori, di alleanze economiche, di scelte politiche, ma soprattutto è la storia del rapporto di un’azienda con il territorio e con la gente del posto, con il sistema industriale udinese, in un contesto sociale ed economico che ha permesso la crescita della fabbrica. Il territorio di Gorizia è protagonista di un drammatico percorso che attraversa tutto il Novecento. A inizio secolo è una città multietnica in cui le diverse aspirazioni nazionali degli italiani e degli sloveni trovano un luogo di convivenza. È poi attraversata dalla tragedia delle due guerre mondiali: trasformata in un campo di battaglia nel 1916, profondamente offesa nel 1945. Inoltre il periodo tra le due guerra è connotato dall’esasperazione nazionalista del fascismo. Dopo il 1945 si accende uno scontro politico-ideologico di altro tipo, tra capitalismo e comunismo. Per oltre 60 anni è rimasta divisa in due da un confine. Nova Gorica, nata in seguito ai trattati di Parigi, diventa sin da subito un poligono simbolico e politico da ostentare nei confronti dell’occidente attiguo. Dopo i primi euforici passi, in pochi anni la centralità del progetto Nova Gorica si tramuta in importanza locale: sia per il cambiamento dei rapporti politici ed economici tra Italia e Jugoslavia, sia per il cambiamento delle strategie nella modernizzazione jugoslava. Qual’è stato il ruolo dell’architettura in questo contesto così travagliato?
39,00

Gino Valle

Gino Valle

Pierre-Alain Croset, Luka Skansi

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2010

pagine: 396

Fin dalle prime opere realizzate negli anni cinquanta a Udine e nel Friuli, Gino Valle (1923-2003) fu riconosciuto dalla critica internazionale come una delle figure più originali e creative dell'architettura europea del dopoguerra. Il suo talento artistico, associato a una grande curiosità intellettuale e a un'autentica passione per la sperimentazione di nuove tecniche costruttive, portò Valle a elaborare un'opera architettonica decisamente aperta e multiforme. Nei centri minori del Friuli e del Veneto oppure nei contesti metropolitani di New York, Parigi e Berlino, case popolari e banche, stabilimenti industriali e uffici, municipi e palazzi di giustizia rimangono oggi non solo solidi esempi di grande attualità, ma sono vere e proprie opere di riferimento per la discussione di temi progettuali significativi che riguardano la relazione tra nuova architettura e preesistenze storiche, tra insediamenti industriali e paesaggio aperto, tra disegno urbano e progetto di architettura. Una parte molto consistente della sua opera fu dedicata al programma tipicamente "moderno" degli spazi del lavoro -la fabbrica e l'ufficio- in risposta ad una committenza prima regionale e nazionale (le industrie Zanussi, Fantoni, Olivetti), e successivamente multinazionale (l'IBM, la Banca Commerciale Italiana, la Deutsche Bank).
75,00

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