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Libri di Ludovica Ioppolo

Onore e dignitudine. Storie di donne e uomini in terra di 'ndrangheta

Onore e dignitudine. Storie di donne e uomini in terra di 'ndrangheta

Sabrina Garofalo, Ludovica Ioppolo

Libro: Copertina morbida

editore: Falco Editore

anno edizione: 2015

pagine: 118

"L'onore è un concetto che ricorre nelle pagine di questo libro. Concetto che nei gruppi di 'ndrangheta assume un significato assolutamente diverso e contrario da quello proprio riconosciuto nella nostra lingua. Non si tratta della virtù delle persone oneste, di quelle che per conquistare la stima altrui rispettano le norme sociali e legali acquistando grande valore e merito. Per gli appartenenti alla 'ndrangheta, onore significa, come rappresentano bene le autrici, il controllo totale sugli individui, che si ottiene attraverso l'esercizio della signoria sul territorio. In Calabria la democrazia non esiste. Le organizzazioni criminali mirano al controllo pieno e totalizzante delle persone, delle istituzioni e della economia del territorio. Uccidendo le persone, facendole scomparire dopo la completa distruzione del loro corpo, affermano il potere - inteso come sostantivo e come verbo imponendo e rafforzando l'esistenza di un sistema giuridico antitetico a quello dello Stato." (dalla prefazione di Marisa Manzini, Procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Cosenza)
13,00

Al nostro posto donne che resistono alle mafie

Al nostro posto donne che resistono alle mafie

Ludovica Ioppolo, Martina Panzarasa

Libro

editore: Transeuropa

anno edizione: 2013

pagine: 128

Sei storie di donne che, in ambiti molto differenti, hanno intrapreso un impegno antimafia, storie molto diverse l'una dall'altra: Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace; Lucrezia Ricchiuti, vicesindaco di Desio;Cinzia Franchini, presidente nazionale di cna Fita (autotrasportatori); Rosaria Capacchione, giornalista de "Il Mattino"; Maddalena Rostagno, figlia di Mauro; Valentina Fiore, direttrice del consorzio Libera Terra Mediterraneo. Donne del nord e del sud, ragazze e signore. Operano in contesti pubblici, abitualmente associati a una gestione maschile, come l'economia, la politica, il giornalismo, o l'autotrasporto. Donne che hanno fatto una scelta, non di "rottura" rispetto a un sistema di appartenenza, ma di "coerenza" con i propri principi e ideali, con le proprie urgenze e i propri desideri. Donne che hanno scelto di fare lavori che amano. In loro il "personale" diventa immediatamente "sociale e politico", senza bisogno di mediazioni. Sia che si tratti del dolore per la morte del padre, del lavoro di giornalista, della passione per la politica, della cooperazione o dell'amore per la propria terra. Non sono attiviste in senso stretto. Ma ciascuna ha deciso ostinatamente "di non stare al suo posto e mettere, finalmente, un po' di ordine". Ciascuna ha rifiutato i ruoli tradizionalmente attribuiti alle donne e ha trovato un modo nuovo, tutto suo, femminile, di cambiare le cose. Non sono rimaste a guardare. Prefazione di Nando dalla Chiesa.
10,00

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