Libri di Luciano Marrocu
Theodor Mommsen nell'isola dei falsari. Storici e critica in Sardegna tra Ottocento e Novecento
Luciano Marrocu
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2009
pagine: 144
Una ricostruzione della critica storica in Sardegna tra Ottocento e Novecento, partendo dalla vicenda delle Carte d'Arborea, raccontata attraverso i suoi protagonisti: l'archivista cagliaritano Ignazio Pillito che già i contemporanei individuarono come l'autore della contraffazione; Pietro Martini, lo storico cagliaritano, che fu conquistato dalle Carte sino a sognare di riscrivere, attraverso esse, l'intera storia della Sardegna; Theodor Mommsen che, da presidente dell'Accademia di Berlino, ne sentenziò la falsità. C'è un quarto protagonista della vicenda, un protagonista questa volta collettivo. Per quanto le Carte d'Arborea arrivassero a godere di una certa notorietà nazionale e internazionale, è indubbio che fossero rivolte a un pubblico prima di tutto locale. Benché ingenue e fantasiose dal punto di vista della plausibilità storica, ma forse proprio per questo, le Carte si rivelarono in perfetta sintonia con le aspirazioni nazionali alla base della "rinascenza" sarda di metà Ottocento. Nel suo cammino novecentesco, che la vedrà conformarsi agli standard europei, la storiografia sarda dovrà fare i conti con i suoi trascorsi.
Il modello laburista. Struttura organizzativa e distribuzione del potere nel partito laburista inglese tra le due guerre
Luciano Marrocu
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1985
pagine: 224
Viaggio in Sardegna
Charles-Henri Favrod, Luciano Marrocu
Libro: Copertina morbida
editore: Alinari IDEA
anno edizione: 2010
pagine: 176
Da Mosca a Livorno. Alle origini del Partito comunista italiano
Luciano Marrocu
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 128
La vicenda ricostruita nel volume ha inizio a Mosca tra il luglio e l'agosto del 1920, quando delegati di partiti e gruppi politici di tutto il mondo, che guardano alla rivoluzione bolscevica come a un modello vincente, si incontrano per partecipare al ii Congresso dell'Internazionale comunista. Di lì a pochi mesi, nel gennaio del 1921, due degli italiani al centro delle discussioni di Mosca – Giacinto Menotti Serrati e Amadeo Bordiga – si ritrovano a Livorno per il XVII Congresso del PSI. Dal loro confronto e dalla loro lacerante separazione nascerà il Partito comunista italiano. Quella che si gioca tra Mosca e Livorno è una partita a tre, con Filippo Turati, Serrati e Bordiga chiamati a interpretare le anime stori- che del socialismo italiano: la riformista, la massimalista, la rivoluzionaria. Con l'Internazionale comunista nella parte del mozartiano Commendatore. Mentre Gramsci, dall'interno del nascente comunismo italiano, entra nella discussione con una voce tutta sua.
Procurad' 'e moderare. Racconto popolare della rivoluzione sarda
Luciano Marrocu
Libro: Copertina morbida
editore: Aipsa
anno edizione: 2014
pagine: 176
Il libro ricostruisce come in un racconto popolare le vicende militari e politiche del cosiddetto "triennio rivoluzionario" della Sardegna, 1793-1796: la tentata invasione dei francesi e la loro sconfitta, la cacciata dei piemontesi il 28 aprile 1794, i moti antifeudali, la marcia trionfale di Giommaria Angioy e poi l'amarezza della sconfitta, la fine della "Sarda Rivoluzione", il dolore di un esilio.
Deledda. Una vita come un romanzo
Luciano Marrocu
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2016
pagine: 127
In un giorno d'ottobre del 1899, una giovane donna, scrittrice non ancora famosa, arriva a Cagliari, festeggiata ospite della direttrice di una rivista femminile. Nel corso di un blitz durato poche settimane incontra l'uomo della sua vita, lo sposa e con lui si trasferisce a Roma, dove vivrà il resto dei suoi anni. Appena giunta a Cagliari, nessuno sospetta che questa timida ragazza abbia davanti a sé una luminosa carriera letteraria: nel giro di qualche decennio diventerà la prima (e unica) scrittrice italiana a ricevere il Premio Nobel. Così inizia questa biografia di Grazia Deledda, che attraverso la ricerca saggistica e l'evocazione romanzesca trova, tra le pieghe della fitta corrispondenza deleddiana, l'immagine di una donna in continuo movimento tra creazione letteraria, desiderio di autoaffermazione, amori (soprattutto epistolari, ma non per questo meno infelici), tentativi di distacco dalla città dove è nata, Nuoro, e da un ambiente che giudica raggelante e provinciale. Tanti i personaggi che, insieme a lei, incontriamo in queste pagine: da Pirandello, che mostra curiosità nei confronti della scrittrice, a Puccini e alla divina Eleonora Duse, che interpreterà la protagonista di Cenere nell'adattamento cinematografico del romanzo. Diversamente da gran parte dei ritratti biografici della Deledda, dedicati agli anni nuoresi, l'autore si concentra qui sul periodo romano, disegnando la figura di una scrittrice matura e a suo modo integrata nell'ambiente letterario italiano, consapevole del proprio talento e insieme investita dalle ansie e dai dubbi che si accompagnano alla creatività artistica. La vita della Deledda è una storia di determinazione e coraggio; una storia da leggere come un romanzo, per riscoprire la voce di una grande scrittrice, a ottant'anni dalla sua scomparsa.
La sonnambula. L'Italia nel Novecento
Luciano Marrocu
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: X-481
L'Italia nel Novecento ha spesso camminato come una sonnambula, inconsapevole dei rischi e delle difficoltà a cui andava incontro. Salvo risvegliarsi all'improvviso sull'orlo del precipizio o mentre cadeva. Così anche chi voglia farne il ritratto si trova a inseguire un'ombra sfuggente, affascinante e difficile da definire. Così abbiamo l'Italia di Cadorna a Caporetto che si desta sulla linea del Piave, l'Italia sonnambula sotto il balcone del duce che si sveglia mentre passeggia sui tetti delle città bombardate; l'Italia narcotizzata dalla corruzione che apre gli occhi con l'inchiesta Mani pulite, l'Italia illusa dall'idea di un progresso inarrestabile e di un benessere inattaccabile che si risveglia di soprassalto con la recessione del 2009. E allora, forse, l'unico modo che abbiamo per conoscere e comprendere meglio questa sonnambula è quello di realizzare un grande affresco. Un dipinto, capace di tenere assieme il passo del narratore con l'accuratezza dello storico, in cui i temi più consueti sono affiancati ai grandi avvenimenti culturali e ai risultati più recenti della storia sociale. Ad animare e a ravvivare il racconto troviamo poi i ritratti dei grandi protagonisti, realizzati con la convinzione che una storia d'Italia non possa essere che una storia degli italiani. Un libro destinato a tutti coloro che vogliono riscoprire la storia recente del nostro paese attraverso un punto di vista non convenzionale.
Il quinto passo è l'addio
Sergio Atzeni
Libro: Libro rilegato
editore: Ilisso
anno edizione: 2020
pagine: 162
«Il protagonista di "Il quinto passo è l'addio" si chiama Ruggero Gunale e non è un uomo semplice, come tutt'altro che semplice è il modo che ha di raccontare la sua storia. Per gran parte del romanzo lo accompagniamo lungo una galleria degli specchi che offre di lui immagini variamente deformate. Arrivato alla fine, al passo d'addio del titolo, finalmente si concede a un racconto limpido e in qualche modo rasserenato della sua storia. Che è una storia d'amore, prima di ogni altra cosa. Ma non è solo questo. C'è Cagliari nella parte di "piccola città, bastardo posto". C'è un giovane scrittore che cerca (e non trova) la sua strada. C'è una radio libera, quando le radio libere hanno ancora un po' (ma solo un po') dell'energia irriverente dei primi tempi. C'è una sinistra malamente impiastricciata in faccende sottoclientelari. C'è la droga. C'è l'essere sardo di Ruggero Gunale, oggetto di un sordo e autistico rimuginare...» (Dall'Introduzione di Luciano Marrocu)
Storia popolare dei sardi e della Sardegna
Luciano Marrocu
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 304
Tra 500.000 e 300.000 anni fa i primi, isolati, esseri umani raggiunsero la Sardegna a partire dal litorale toscano. Per migliaia di anni questa presenza fu effimera o occasionale, fino al 5.000 a.C., quando coloni giunti dal mare introdussero l'agricoltura, l'allevamento e la ceramica. A partire da questo momento è possibile raccontare la storia di un'isola che, pur essendo al centro del Mediterraneo, ha sempre tenuto a elaborare un'immagine di sé all'insegna della lontananza e di una spiccata e per certi versi irrimediabile alterità. E proprio con questa alterità dobbiamo fare i conti se vogliamo capire meglio cosa è stata e cosa è quest'isola. Conosceremo meglio la misteriosa civiltà nuragica, le caratteristiche della presenza fenicia e cartaginese, le specificità del dominio romano, le conseguenze dell'arrivo dell'Islam nel Mediterraneo, l'origine e lo sviluppo dei giudicati, l'egemonia di Pisa e Genova, gli effetti della conquista catalano-aragonese tanto spesso sottovalutati. Tenendo conto della memoria collettiva, particolare attenzione è dedicata alla chiave nazionale della storia sarda: dalla posizione della Sardegna nell'ambito della 'monarchia composita' spagnola alla 'questione sarda' nella costruzione dell'unità nazionale italiana, fino alla riproposizione di una 'identità sarda' nel contesto della globalizzazione.